V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
pollo mannaro |
Inserito il - 09/10/2011 : 11:38:48 Un saggio di S. LeBlanc intitolato Constant Battles: Why we Fight, propone una lettura curiosa dello sviluppo sociale umano. Secondo l’autore (che non è un matto scatenato ma un archeologo di Harvard http://en.wikipedia.org/wiki/Steven_A._LeBlanc ) la costante del genere umano è sempre stata la guerra. In due parole, sostiene come la continua dialettica ambiente/crescita demografica abbia da sempre costretto l’uomo a lottare per sopravvivere a spese dei vicini, sottraendo loro le risorse necessarie a sopravvivere quando l’ambiente non era più in grado di sostentarlo. È interessante, a partire da questa lettura, domandarsi allora come leggere lo sviluppo della sedentarizzazione, che in genere si considera legato, in qualche modo, al fenomeno dell’avvento della transizione neolitica (in proposito è interessante il dibattito in atto sulla sedentarizzazione nelle aree teatro di neolitizzazione primaria). Come conseguenza logica della visione di LeBlanc, l’avvento della sedentarizzazione sarebbe prima di tutto legato alla necessità di difendersi con maggiore efficacia e dunque la neolitizzazione andrebbe ascritta alla necessità di sostenere gli agglomerati umani, questi ultimi causa e non conseguenza dello sviluppo di tecniche di sostentamento differenti dalla caccia-raccolta. Ciò rappresenta naturalmente un inversione di paradigma rispetto a quanto comunemente si accetta. Insomma, la sedentarizzazione sarebbe iniziata dallo stadio di caccia-raccolta (elemento confermato da molti dati stratigrafici nelle aree di sviluppo di neolitizzazione primaria) per poi procedere verso l’agricoltura-allevamento per ovvia necessità di sostentamento dell’agglomerato urbano, funzionale questo alla difesa. Altra conseguenza dell’ipotesi di LeBlanc, è che lo stato di conflitto si attenua quando vi è maggiore disponibilità di risorse (e quindi minore necessità di sottrarle ai vicini). In questo (per quanto possa apparire bizzarro, vista la storia umana) le città hanno svolto (e svolgono ancora oggi) un ruolo positivo. È curioso considerare che, se LeBlanc avesse ragione, sarebbe naturale ritornare al bronzo medio sardo considerandolo un periodo di forte conflittualità che rese necessarie le torri. Nel caso, lo sviluppo logico potrebbe essere: arrivo di coloni neolitici in una nuova area “vergine”, crescita demografica indotta dalla disponibilità di risorse, stato di crisi e aumento della conflittualità al momento in cui densità di abitanti e risorse non sono compatibili (periodo delle torri) attenuazione delle conflittualità nel bronzo finale-ferro seguito dallo sviluppo urbano. Per quanto possa sembrare strano, periodi di guerra come quelli storici sono percentualmente assai meno cruenti (in termini numerici relativi) dei conflitti tribali tipici delle comunità di cacciatori-raccoglitori. Insomma LeBlanc, proponendo un nuovo paradigma, sarebbe d’accordo con coloro che sostengono una funzione eminentemente difensiva della torre nuragica.
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15 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
maurizio feo |
Inserito il - 16/10/2011 : 15:26:04 E allora apro il topic. Chiedo solamente di dividere bene i Dati oggettivi, dalle Teorie di autori noti e dalle Proprie Deduzioni o domande. Linguaggio quanto più possibile freddo e neutro, ma anche comprensibile, senza sottointesi, sospensioni e mezze frasi.... Così, forse, sarà utile per tutti. |
Trambuccone |
Inserito il - 16/10/2011 : 15:15:57 Sì, comincio a pensarlo anche io...Mi sa che c'è qualche problema sulle funzioni della dendrocrononogia... Magari più tardi, se non ci arriva prima qualcun altro... Ora devo fare una cosa entro mezz'ora...Altrimenti perdo sacco e sale... T. |
pollo mannaro |
Inserito il - 16/10/2011 : 11:36:31 | maurizio feo ha scritto: Però, forse, si potrebbe fare un post sul C14?
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Mi pare un'ottima idea (intendi un topic, vero?)!! Potrebbe essere la volta buona che si può parlare (poco) del perché abbia poco senso scagliarsi contro Lilliu pretendendo che abbia detto "falsità". Mi piace. |
maurizio feo |
Inserito il - 16/10/2011 : 09:25:13 Peccato che le tecniche (scientifiche, ma costose: DNA, dendrocrono, C14, termo e foto luminescenza, idrataz dell'ossidiana, es osteochim etc etc) non siano o non possano essere bene applicate in Sardegna. Però, forse, si potrebbe fare un post sul C14? |
risosardonico |
Inserito il - 16/10/2011 : 01:19:10 Dunque se la dendrocronolgia da sola non basta per datare i coproliti, ma bisogna incrociare i dati con l'analisi al C 14, si potrebbe ritenere che le analisi non siano corrette, nonostante gli altisonanti ragionamenti tipici dei polli. |
Trambuccone |
Inserito il - 16/10/2011 : 00:39:18 No, naturalmente. I vermi mangiano solo la mela.I polli anche i semi.Ed è per questo che se ne possono datare i coproliti.Quindi i polli sono nati prima dei vermi mangia-mele che moriranno perchè i polli non solo mangiano le mele, ma anche i semi.E i vermi andranno in estinzione... Quindi è possibile datare solo i coproliti dei polli con C 14 incrociato con dendrocronologia.E i vermi sarà come non siano mai esistiti: non ne resta traccia.Specie se li vedono in giro i polli: pare ne vadano pazzi... ;) T.
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risosardonico |
Inserito il - 16/10/2011 : 00:18:42 Che ragionamenti raffinati, comunque continuo a non comprendere ma per accertarsi che i vermi hanno mangiato i semi di mela, si deve ricorrere alla dendrocronologia? |
risosardonico |
Inserito il - 16/10/2011 : 00:17:53 Che ragionamenti raffinati, comunque continuo a non comprendere ma per accertarsi che i vermi hanno mangiato i semi di mela, si deve ricorrere alla dendrocronologia? |
Trambuccone |
Inserito il - 16/10/2011 : 00:08:43 Maurizio è riuscito ad analizzare i coproliti di pollo (minuscolo!). La mela non produce coproliti se mangiata da vermi, i cui copro si disfano immediatamente senza trasformarsi in liti. Mentre invece i polli se mangiano mele li producono, perchè troviamo traccia dei semi nei copro che stavolta sì, possono trasformarsi in liti. In pratica, ciò che si può datare al C14 sono le buccette dei semi di mela. Spero di essermi spiegata e aver giustamente interpretato il pensiero di Maurizio...
T. |
risosardonico |
Inserito il - 15/10/2011 : 23:29:06 Non riesco a seguire il ragionamento, che attinenza può mai avere la dendrocronologia per comprendere se è nato prima il pollo o i polli? La discussione non verteva su chi fosse nato prima i vermi o la mela?
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maurizio feo |
Inserito il - 15/10/2011 : 20:49:48 Dalle Datazioni C14 in mio possesso, calibrate con la dendrocronologia a disposizione attualmente, e considerato quindi il punto d'intercettazione della linea dendrocronologica con la suddetta datazione, con un livello di "confidence" di 2 sigma, posso affermare che è nato prima il pollo! |
Trambuccone |
Inserito il - 15/10/2011 : 20:43:09 | è nato prima il verme o la mela?
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T. |
pollo mannaro |
Inserito il - 15/10/2011 : 19:00:29 | maurizio feo ha scritto:
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Hai dimenticato qualcosa
http://it.wikipedia.org/wiki/Mela
da cui l'interrogativo esistenziale: è nato prima il verme o la mela? |
maurizio feo |
Inserito il - 15/10/2011 : 18:35:30
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risosardonico |
Inserito il - 15/10/2011 : 18:04:33 Per jomaru, da dove arriva la citazione che utilizzi nella tua firma? Il mare l'abbraccia divina impronta del regale sandalo... Vorrei sapere, se esiste, a quale opera appartiene. |