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Nota Bene: Il tesoretto di manufatti bronzei da località Camposanto di Olmedo recuperato nel 1934, ha restituito un modellino di nuraghe complesso quadrilobato che fornisce l'immagine ideale di come dovevano essere le torri nuragiche nel momento del loro massimo splendore. E' conservato presso il museo Sanna di Sassari.



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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
MirkoZaru Inserito il - 30/04/2011 : 01:27:59
Non si avvicina neanche lontanamente ai pozzi sardi:

un contributo
http://www.youtube.com/watch?v=lhFV...eature=share

Io lo inquadrerei decisamente nella categoria degli HolyWELLS
15   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
maurizio feo Inserito il - 31/05/2011 : 19:35:37
Faccio alcune considerazioni generiche, al riguardo, senza pretendere che ti servano in modo conclusivo...

Credo che - quando si parla di "somiglianza" si espone il risultato di una suggestione, un impressione d'insieme, che è qualche cosa di molto simile ad uno stato d'animo e scientificamente non vale molto di più.

Diverso è - invece - quando si accostano le caratteristiche edilizie e strutturali, tecnicamente intese.

La Dimitrina Dzonova in massima parte non ha studiato i pozzi sacri della Sardegna, anzi, non li ha neppure visti, fidandosi dei rilievi scritti di altri ricercatori (degni di ogni rispetto, per carità: ma il rilievo sul posto in prima persona è un'altra cosa).

Il pozzo di Garlo è stato molto rimaneggiato (come ammette e riferisce anche Massimo Rassu, che è un tecnico innanzitutto, essendo un ingegnere).

Credo che si debba essere prudentissimi in assoluto, quando si fanno affermazioni su strutture antiche che sono state rimaneggiate.

La Dimitrina fa un parallelo cronologico temporale tra Garlo e Cuccuru San Pietro, ma ne produce anche uno funzionale tra Ballao e Garlo. Inoltre li inserisce in una tipologia che lei definisce "Sumero Accadica", senza meglio spiegare la cosa, né giustificarla. Fa un po' di pasticci, specialmente quando aggiunge che Garlo non poteva assolutamente essere una fonte (Ballao lo era, oppure no? Lei mostra di credere che sì, lo era)

Non è un modo di fare che condivido, come non condivido mai quello che non capisco non per colpa mia (come potrei?) fino a quando non me lo si spiega in modo chiaro.
Le dimensioni di Garlo e Ballao sono simili, ma questo - è noto - non significa alcunché, checché alcuni autori abbiano riportato al riguardo.
Montearcosu Inserito il - 30/05/2011 : 20:29:07
L'esempio più simile ai pozzi sardi, per dimensioni e morfologia, va però cercato in Bulgaria, a circa 200 km a nord dalle coste della Tracia, nei pressi del minuscolo abitato di Gârlo, frazione di Breznik. Questo monumento bulgaro corrisponde in particolare, nella struttura e nella forma, alla Funtana Coberta di Ballao.

http://www.ingegneri-ca.net/informa...fo101-f.html

quindi la somiglianza del pozzo sacro di funtana coberta di ballao e quella di Garlo in Bulgaria non è corretta? o si tratta di un altro pozzo?
il pozzo bulgaro somiglia invece a quella di settimo san pietro? o neppure a quello in realtà?
maurizio feo Inserito il - 25/05/2011 : 16:16:02
albertune ha scritto:

Vi dicevo poc'anzi di quell'articolo che spero servirà a spezzare le reni a Semito- e Bascofili; benché non ne abbia ancora gli estratti, ho visto che è uscito, dunque ve lo segnalo.

saluti e volatemi alto

http://www.google.it/url?sa=t&sourc...PhCw&cad=rja



Speravo in qualche cosa di più del solo indice: e non riesco a tirare fuori né un testo né un riassunto, da quello che ci hai postato. Ma l'argomento è interessantissimo: non potresti dirci qualche cosina di più?

Oppure - in seconda scelta - come procurarci quel numero dei quaderno bolotanesi?
Spero che non risponderai che si trovano solamente in Sardegna, perché per un po' non potrò andarci...
Ciao,
grazie.
albertune Inserito il - 11/05/2011 : 17:30:59
Vi dicevo poc'anzi di quell'articolo che spero servirà a spezzare le reni a Semito- e Bascofili; benché non ne abbia ancora gli estratti, ho visto che è uscito, dunque ve lo segnalo.

saluti e volatemi alto

http://www.google.it/url?sa=t&sourc...PhCw&cad=rja

Trambuccone Inserito il - 11/05/2011 : 13:31:20
Ribadisco quanto detto in altra sede......
In estrema sintesi, la Dimitrina mi pare troppo caotica...
Questa è la ragione per cui sommando quanto udito in videoconferenza e quanto sbirciato nel libro alla fioca luce dei miei minimi "strumenti" non valeva la pena di acquistare il libro.

T.
maurizio feo Inserito il - 11/05/2011 : 07:36:25
DedaloNur ha scritto:

“Se le ossa del dromos possono essere sacrificali, in onore di una particolare divinità, le ossa della tholos rivelano quali fossero gli animali totem di quella divinità”.

L'animale totem è tabù, quindi non può essere toccato o mangiato. Salvo nel c.d. pasto magico comune, dove il tabù può essere infranto. quindi in effetti esiste questa possibilità. Però allo stesso tempo il totem può essere:
- di genere (maschile o femminile)
- individuale
- di una tribù

io credo che il monumento facesse riferimento ad una comunità piuttosto ampia. Quindi plausibilmente (se c'era il totem, piuttosto che un signore o signora degli animali a cui si riferiscono tutti gli animali del creato) esso doveva essere tutelato e sede, di un unico totem "tribale" o di clan.
Ne consegue che l'animale totem, presente nei resti del pasto magico comune, dovrebbe essere solo uno, e non diversi.

In più non abbiamo rappresentazioni di tale totem.

sicchè, mi pare più verosimile parlare di sacrifici senza fare alcun collegamento con gli animali totemici.

mia personalissima idea, s'intende.




Accettabilissima, ne convengo.
Neanche io sono d'accordo con la Dzonova in molte cose.

La Dzonova continua con una serie di considerazioni che prima o poi "partono per la tangente". Non potrò riferirle subito, perché devo assentarmi per un po'.
Ma - forse - è un discorso che vale la pena fare, per completezza (anche se io non ne condivido i contenuti), perché parte da Garlo e pretende di riguardare anche la Sardegna.
E non parlo solamente di strutturwe (CuccURu S. Pietro e Ballao, ad esempio), ma anche di considerazioni e deduzioni sulla religione delle popolazioni passate della Sardegna.
Può essere sempre e comunque utile, anche se - secondo me - in qualche punto ci farà scoppiare a ridere...
Mi riservo di scriverne, quando potrò accedere ad un computer nuovamente...
Saluti a tutti.
DedaloNur Inserito il - 11/05/2011 : 01:03:20
“Se le ossa del dromos possono essere sacrificali, in onore di una particolare divinità, le ossa della tholos rivelano quali fossero gli animali totem di quella divinità”.

L'animale totem è tabù, quindi non può essere toccato o mangiato. Salvo nel c.d. pasto magico comune, dove il tabù può essere infranto. quindi in effetti esiste questa possibilità. Però allo stesso tempo il totem può essere:
- di genere (maschile o femminile)
- individuale
- di una tribù

io credo che il monumento facesse riferimento ad una comunità piuttosto ampia. Quindi plausibilmente (se c'era il totem, piuttosto che un signore o signora degli animali a cui si riferiscono tutti gli animali del creato) esso doveva essere tutelato e sede, di un unico totem "tribale" o di clan.
Ne consegue che l'animale totem, presente nei resti del pasto magico comune, dovrebbe essere solo uno, e non diversi.

In più non abbiamo rappresentazioni di tale totem.

sicchè, mi pare più verosimile parlare di sacrifici senza fare alcun collegamento con gli animali totemici.

mia personalissima idea, s'intende.


maurizio feo Inserito il - 10/05/2011 : 19:36:49
Il pozzo di Garlo – secondo la scavatrice – è simile al pozzo di CuccURu (lei lo scrive sempre così, anche in Bulgaro) di Settimo San Pietro, anzi: sarebbe l’unico pozzo sacro analogo e sincronico con esso… Il che significa lei che data Settimo S.Pietro al XIV-XIII sec a.C.
Riporta che la ceramica dell’epoca del Bronzo rinvenuta a Garlo è simile a quella sarda (per confronto, porta un immagine simile, tratta dal libro di Christian Zervos).
L’opeion nella tholos è stato allargato e vi è stato costruito sopra “un pesante ed alto anello di pietra”. La scala del dromos è stata ricostruita e molti gradini originali sono stati sostituiti con nuovi. Lo stesso dromos è stato allungato e – con una deviazione a sinistra – ospita oggi una scala interna moderna.
Non scendo nei dettagli costruttivi, che lei riporta con noiosa precisione… Salvo dire che la tholos è costruita con pietre di dimensioni relativamente piccole, in tecnica che definisce “opera incerta” (laddove altre parti sono costruite con megaliti).

Circa il materiale archeologico rinvenuto all’interno degli ambienti del pozzo, la Dzonova ammette che siano scarsi reperti.
- Uno è un “frammento di ascia o di aratro” (le piccole dimensioni non permettono una migliore interpretazione: 7 centimetri per 3 centimetri).
- Numerosi sono frammenti di tronchi di quercia di pezzatura differente: dai 6 ai 20 centimetri di lunghezza ed uno spessore dai 5 agli 11 centimetri. Il modo in cui i tronchi sono tagliati e quello in cui sono appuntiti “fa presumere l’uso di strumenti di pietra”.
- Anche ramoscelli sono stati rinvenuti: questo lo mette in relazione con il culto di Enki, di cui esistono rappresentazioni sotto forma di Dio della Vegetazione, al quale gli offerenti portano fronde, aratri e piante.
- Ossa animali sono state rinvenute nel dromos: arti di vitelli, di buoi, corna e parte del teschio di un toro.
- Nella tholos sono state trovate ossa di tipo completamente diverso, tutte raccolte in un mucchio. Lo specialista paleozoologo Stojan Ivanov ha riconosciuto: tre tipi differenti di cane; un tipo di lupo; un toro; un gatto selvatico ed uno domestico; una volpe; una lepre; una tartaruga acquatica.

L’interpretazione che ne dà la Dzonova, nel 1983-84 (pag 41) è la seguente: “Se le ossa del dromos possono essere sacrificali, in onore di una particolare divinità, le ossa della tholos rivelano quali fossero gli animali totem di quella divinità”.
maurizio feo Inserito il - 09/05/2011 : 15:42:17
Non so affatto quale sia la quotazione delle Dimitrova nella valutazione dei colleghi archeologi ancora in attività. Aveva certamente una sua personalissima visione delle cose sarde, che io non riesco a condividere, ad essere sincero...
Comunque, ella classificava due tipi di "pozzi sacri": quelli che definiva pozzi sumeri (esempi: Santa Vittoria, Sant'Anastasia, Su Tempiesu, Matzanni, Canopoli) e quelli che definiva pozzi sumero- accadici (esempi:Sa Testa, Noddule,Ballao, Cuccuru Nuraxi). Ella ritiene che i due tipi architettonici facciano capo realmente e direttamente alle due principali religioni orientali mesopotamiche sumera e sumero-accadica.
Le differenze architettoniche non sono ben tradotte, nell'articolo in italiano: Distingue tra il tipo con tholos sotterranea e cupola sotterranea o in superficie (come sarebbe, secondo lei, unicamente il S. Vittoria). In entrambi i tipi il dromos che permette l'accesso all'acqua è sotterraneo, con scala ed interamente o parzialmente coperto.
Cosidera i pozzi un enigma etnoculturale, essendo essi unicamente edificati - a suo parere - unicamente a scopo cultuale.
maurizio feo Inserito il - 09/05/2011 : 14:55:14
Se ne occupò anche l'ing Massimo Rassu:
http://www.ingegneri-ca.net/informa...fo101-f.html
Anche il pozzo di Garlo è stato restaurato in tempi recenti: nella prima figura schematica, la parte in grigio chiaro è proprio il restauro.

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maurizio feo Inserito il - 09/05/2011 : 10:03:44
Dimitrina Mitova Dzonova, nel suo libro: "Origine e natura dei pozzi sacri protosardi" (2007), data il pozzo di Garlo al XIV - XIII secolo a.C., mentre data quello di Ballao al X- XI. Ha riferito delle sue ricerche, dal 1972 al 1980, anche in Sardegna,, al congresso di Selargius del 1987.
Riferisce che i fossili, resti di legno di quercia ed un frammento di ascia "le hanno rivelato l'origine sacrale" del manufatto. Ritiene che fosse legato al culto Sumerico di Enki, signore dell'Oceano sotterraneo chiamato Apsu.
Esclude che fosse una fonte, data la grande abbondanza d'acqua intorno: esistono attualmente addirittura nove sorgenti. Pertanto esclude che siano paragonalbili alla fonte Perseia di Micene, oppure alle fonti Palestinesi, tutte destinate a fornire d'acqua gli abitati. Inoltre, queste sono tutte colossali e prive di tholos e di opeion. Semmai, vedrebbe qualche affinità con un Asclepeion nel Cheroneso (Crimea), datato VI -V secolo a.C.
Ella vede il pozzo sacro sardo come appartenente ad un "anomalo tipo architettonico sacrale" costruito da "un'alta enigmatica cultura isolana di chiara provenienza orientale".
Ella dichiara che l'isola sarda sarebbe uno straordinario emporio archeologico delle grandi e sincretiche civiltà dell'Asia Anteriore e della Mesopotamia, di cui avrebbe conservato nella forma originaria l'architettura religiosa. Che i portatori della cultira isolana del IV-I millennio a.C. sarebbero non solo i Sardi ed i Semiti Occidentali Monoteisti, ma anche Iafeti - Tirreni e Sardi, Camiti - Cabiri ed Iliensi.

DedaloNur Inserito il - 08/05/2011 : 10:21:59
No Feo, non mento affatto. Ti ho accomunato a "chi sai" perchè so bene dei tuoi messaggi talvolta offensivi sia pubblici che privati. E non l'ho fatto nascostamente, ma in modo franco e diretto: infatti hai recepito benissimo, vedo.

Va da sè che se quei messaggi non ci fossero stati, non avrei avuto nulla da rimproverarti, ma solo da criticare ciò che dici.

Anche io ho gente che mi scrive di te, e qualcuno di questi mi rimprovera di essere persino troppo tollerante ed educato. Altro non aggiungo. Prenditi pure l'ultima parola.
maurizio feo Inserito il - 07/05/2011 : 12:41:46
Mi limiterò a questo OT.:

In parte menti.
In parte sei in errore, ma convinto di conoscere sempre la Verità, tu solo, dall'alto della tua cultura monotematica.
E nel frattempo, però, continui a darti l'aria di essere un integerrimo malcompreso ed offeso. Persinoil tempo che ti sei preso per rispondere alle mie verità, la dice lunga su quanto io abbia ragione...
E'' un arte, la tua: ma proprio tu mi hai accusato su queste pagine di fare parte di "una mia cricca" ed in seguito mi hai accusato d'essere amico di a persone che non conosco affatto, denunciandone apertamente l'arroganza ed i metodi deteriori, precisi ai miei. Un signore è chi non offende. Non chi offende sempre ed in modo nascosto: costui rientra in un'altra categoria.

Ne consegue il giudizio su di te, che formulano i fatti e non io: e se ne sono accorti anche gli altri, oramai.

Comunque, finalmente concordo su una cosa almeno, con te: è meglio che non ci scambiamo più pareri reciproci.


Per questo non raccolgo le numerose inesattezze di contenuto sulle quali tu insisti a perseverare: ci sono libri interi che ti smentiscono, caro "Non Servium" lettore assiduo di Wikipedia, una delle fonti meno attendibili del Web...


DedaloNur Inserito il - 07/05/2011 : 11:27:08
trovo che ci sia veramente poco da commentare.......
Ma come mai critichi anche questa idea? Non può essere che anche questa l'ho riferita io? Noooo! impossibile! E' sicuramente un caso, è sicramente una mia mania di persecuzione, che tu intervenga su ogni mia frase)


esatto, è mania di persecuzione, perchè io semplicemente penso (posso?), che l'idea di convergenza tecnica sia errata; di conseguenza, l'avrei criticata anche se non l'avessi esposta tu.

sul totem sbagli o sbagliavi, perchè essendo quella voce wikipediana alquanto imprecisa e raffazzonata era ancor più, sbagliato, riportarla in modo incompleto come hai fatto estrapolando l'incipit dal resto.
Anche in questo caso giudico in tal modo non perchè sei stato tu a postarla, ma a causa di certe fonti che tra l'altro ho parzialmente citato (Durkheim) nei messaggi cancellati, proprio per argomentare la mia obbiezione. Dunque di che si discute?

Fattene una ragione, o vivi pure questo caso come un atto di feroce persecuzione.
è certo che io ti critichi (solo sull'archeologia, per il resto non ti cerco mai: strana persecuzione), ma altrettanto certamente non ho mai definito ne te ne nessun altro con epiteti quali "bird brain" come invece, tu, hai più volte fatto con me e moltissimi altri: quindi chi è villano?

anche qui, scripta manent. accusi me di villania solo per evitare le critiche.

pertanto, quando e se commenterò, non mi rispondere, non m'importa sia per il tenore dei tuoi messaggi pubblici sia per quello di certi tuoi messaggi privati (io ai vaffa...non rispondo mai). sono d'accordo sul fatto che questo sia un penoso - più che tedioso - o.t.


maurizio feo Inserito il - 06/05/2011 : 11:25:50
"è un pozzo diverso dai nostri. a parte il particolare del concio a chiave, vorrei anche ricordare la presenza di una sovrastruttura nei pozzi sardi, che a garlo non è documentata". (vuoi farci davvero-davvero credere di pensare che tutti gli altri se ne fossero dimenticati, delle sovrastrutture? Certamente no: questa parte serve solo a menare il can per l'aia per quello che viene dopo...)
"però non so se condividere l'osservazione per cui il pozzo di Garlo sarebbe più rozzo dei nostrani".
(Strano: è proprio un'osservazione che ho fatto io! Mi domando come mai tu possa criticare proprio questa! E' certamente un caso!)
"Non tutti sono come il S. Cristina"
(che cosa c'entra? Pensi davvero-davvero che ci sia anche un solo forumista che si occupi di archeologia, che ha visto solo quello? No, sicuramente: serve solo ad introdurre il secondo concetto importante)
"Anche da noi esistono pozzi alquanto "rozzi" o meglio, dall'aria alquanto arcaica". (anche questo è un chiodino fisso: "alquanto arcaico" ce lo dovevi proprio mettere, vero? Non è per niente indottrinato, non è affatto ideologico, è strettamente e rigorosamente scientifico...)
"vorrei poi ricordare che il paragone che si è avanzato - no so quanto correttamente - è quello con il pozzo di Ballao, che ovviamente diverge per la parte aerea".
(E va bene: vuol dire che le parti aeree ti interessano particolarmente, ma allora, perché tenti sempre di tirare colpi bassi?...)

"L'idea della convergenza tecnica (? ...mi pare che s'intenda questo, corregetemi se sbaglio) per spiegare la somiglianza almeno della parte ipogeica coi nostri pozzi, non mi convince ugualmente del tutto".
(Ma come mai critichi anche questa idea? Non può essere che anche questa l'ho riferita io? Noooo! impossibile! E' sicuramente un caso, è sicramente una mia mania di persecuzione, che tu intervenga su ogni mia frase)
"Se accettiamo l'dea che il pozzo di Garlo come quelli sardi è in realtà un tempio, allora si ha sì un fenomeno di convergenza ma non dovuto alla mera funzionalità (i pozzi possono esser costruiti in molti altri modi), quanto piuttosto alla ritualità.
Questo non dovrebbe sorprendere, ne per la realtà dell'epoca, ne per i contatti dei nuragici con l'egeo: anche se va dimostrato e argomentato meglio, ovviamente".

Allora: "convergenza" è quando io costruisco una scala esattamente come fanno dall'altra parte del mondo, pur non avendo avuti contatti culturali con quelle persone che ci vivono.
Perché ho due gambe che funzionano meccanicamente nello stesso modo e che richiedono gradini fatti esattamente nello stesso modo: è proprio per questo che i Broch scozzesi sono così simili ai i nuraghi sardi, pur essendo di molto posteriori e pur servendo una funzione chiaramente espressa dalla loro posizione.
Analogamente con gli occhiali: se hai un naso e due orecchie, per convergenza farai gli occhiali in modo che si sostengano nello stesso modo. I lavori intrecciati in yukka degli indiani Anasazi sono precisi identici ai cesti fatti dai sardi con l'asfodelo, in tutti i tempi. Quindi convergenza non s'identifica con motivi religiosi, come mostri d'interpretare ed infatti non era inteso così, da chi ha usato il termine per primo.
Forse è possibile che tu non sia d'accordo perché non hai capito? No, impossibile.
Dev'esserci un altro motivo.

E - ti faccio presente - non ho raccolto molti altri tuoi attacchi, per semplice quieto vivere...
Un esempio?
quello sul totem, in cui mi hai accisato di copiare da Wikipedia e di non saperlo neanche fare.
T' informo adesso - perché non ne posso proprio più della tua villania - che il primo significato di totem è quello che ho dato io, da cui derivano estensioni e traslazioni, tutte successive. Il significato che gli attribuisci tu è solo, per l'appunto, uno dei successivi e derivati dal primo.

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