V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
giuserra95 |
Inserito il - 07/04/2011 : 18:36:34 CASTELSARDO. Bob e Mary hanno resistito abbracciati a tre secoli di disinteresse. Dai loro scheletri inaspettatamente preservati dal tempo in una cripta troppo a lungo intatta, medicina e archeologia potrebbero ricostruire a braccetto brandelli di storia della Sardegna sette-ottocentesca, di Castelsardo e di tutto il nord dell'isola. Finanziamenti permettendo, perché l'operazione partita dalla cattedrale in riva al mare, rivoluzionaria proprio perché interdisciplinare, per far dialogare storia ed epidemiologia ha bisogno urgente di fondi.
Quando Franco Campus, Luca Sanna e Maria Antonietta Demurtas, il pool di archeologi dell'ateneo sassarese che lavora al restauro di Sant'Antonio Abate (finanziato a inizio 2000), dieci giorni fa hanno rinvenuto tra mucchi di ossa quelle mummificate dei due soggetti che il codice internazionale chiama B e M, Bob e Mary per l'appunto, il loro sguardo di studiosi si è spinto ben oltre: «La decomposizione è inesistente - dice Campus, direttore del cantiere - e lo stato di conservazione eccezionale». Ogni cosa al suo posto, i tessuti intatti: nella piccola stanza sotto il pavimento della chiesa, il microclima ha preservato questi due sardi di fine settecento, gettati nella cripta insieme e così ritrovati.
Praticamente abbracciati, forse legati da vincoli di sangue o matrimonio. Gli ultimi, secondo le prime analisi, ad essere sepolti in questa chiesa prima che l'editto di Napoleone vietasse quest'uso. E in un periodo interessato dall'ennesima epidemia di peste. Abbastanza da mettere in moto almeno tre categorie di studiosi e far brillare gli occhi di don Francesco Tamponi, direttore dell'ufficio beni culturali della diocesi di Tempio-Ampurias.
La macchina è partita subito: dallo studio biomedico sui campioni di tessuto si capirà quanto eventuali agenti patogeni abbiano concorso alla morte dei due, quindi una ricerca sugli antichi registri ritrovati in cattedrale aiuterà a capire chi erano, come si chiamavano, quanti anni avevano. Nel frattempo saranno andate avanti la ricerca epidemiologica di una studiosa della Health Network University di Toronto e quella di David Kelvin, direttore dell'International Center Infection Immunity dello stesso ateneo e a capo di un pool che del caso Castelsardo potrebbero fare una miniera di scoperte.
Bob e Mary, romanticamente avvinti in una delle quattro «capsule del tempo» di Sant'Antonio Abate, se tutto andrà come i soggetti interessati si augurano (il rettore Attilio Mastino, il responsabile di Scienze Biomediche Salvatore Rubino, quello dei Beni archeologici e monumentali della Soprintendenza Giuseppe Pitzalis), diventeranno i nocchieri di un cambiamento di rotta.
Dal museo degli orrori che ieri, giorno della presentazione pubblica della scoperta, qualcuno prefigurava, è partito in realtà un cammino che fa venire l'acquolina in bocca: il sindaco Matteo Santoni vedrebbe piovere turisti e finanziamenti, biomedica ed etnoantropologia delineerebbero un quadro più preciso degli ultimi secoli sardi, del nord in particolare, gli archeologi potrebbero ricostruire la chiesa preesistente a quella attuale, edificata dopo oltre un secolo di lavori a inizio '700.
E le mummie di Castelsardo, colte da improvvisa celebrità, oltre a riacquistare il loro nome diverrebbero i ciceroni di un percorso che qualche anno fa pareva irrealizzabile. Da oggi, superata la prova dell'assalto di taccuini e telecamere, staranno in una più comoda stanza dell'università di Sassari. |
8 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
Forrighesos |
Inserito il - 10/04/2011 : 23:07:43 Ho seguito con interesse il servizio mandato in onda da RAI 3 Sardegna del mattino, scoperta di grande interesse archeologico. |
drFolk |
Inserito il - 08/04/2011 : 08:00:22 Chiamiamoli Bobbore e Mariedda, va'! |
Janahome |
Inserito il - 08/04/2011 : 04:03:52 | Jolao ha scritto:
Quelle esposte al Museo di Bonaria sono mummie naturali, ma non capisco come si faccia a definire mummie gli "scheletri" ritrovati a Castelsardo. Tulle le mummie che conosco, per averle viste in TV o nelle riviste, non somigliano per niente a questi scheletri. Vedi mummie andine, mummie delle torbiere, l'uomo dei ghiacci (Similaun), egizie e non ultime le già citate del Museo di Bonaria.
|
Ho visto quelle egizie, quelle andine e quelle di Bonaria, la differenza è tanta confrontate fra di loro... queste non saprei dire, non le ho viste "live" forse non hanno tenuto tutto ma se sono presenti i tessuti della pelle sono corpi mummificati, dovuti a fattori naturali ovviamente: dalle foto si nota che ve ne sono solo alcune parti "mummificate", la scoperta comunque è interessante
|
Jolao |
Inserito il - 07/04/2011 : 23:16:09 Quelle esposte al Museo di Bonaria sono mummie naturali, ma non capisco come si faccia a definire mummie gli "scheletri" ritrovati a Castelsardo. Tulle le mummie che conosco, per averle viste in TV o nelle riviste, non somigliano per niente a questi scheletri. Vedi mummie andine, mummie delle torbiere, l'uomo dei ghiacci (Similaun), egizie e non ultime le già citate del Museo di Bonaria. |
Janahome |
Inserito il - 07/04/2011 : 22:47:31 Interessante, si vanno ad aggiungere a quelle di Bonaria! http://www.bonaria.eu/public/index.php?pid=29
Sono mummificazioni casuali, ovviamente.
|
ziama |
Inserito il - 07/04/2011 : 18:58:50 Ecco le foto:
http://lanuovasardegna.gelocal.it/m...o-29075954/1 |
maurizio feo |
Inserito il - 07/04/2011 : 18:47:28 Che imbressione! Mamma mia! Foto! Vogliamo le foto! Lo scoobbe non vale guasi niende senza le fodogravie! E non si deve parlare di Sand'Anduono! Metti più l'envasi sull'abbraccio, ma non barlare di niende di romandigo, sennò il bubbligo berde inderesse!!
Sgherzo, naduralmende! E' tutto molto interessante: se puoi, per noi che siamo lontani, facci sapere qualche cosa di più Ciao! MF |
ziama |
Inserito il - 07/04/2011 : 18:40:19 Ho appena letto questa notizia su un link di Paradisola su FB....
BOB e MARY?
Ma Gavino e Salvatorica suonavano troppo 'sardi'?? |
|
|