V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
Adelasia |
Inserito il - 15/06/2014 : 15:09:19 E dopo Aru, Sirigu: le u salgono alle stelle tra l’ammirazione generale, confermandosi una sorta di marchio doc della Sardegna, una specie di orgoglio sardo. Prima il ciclismo, poi il calcio...
Manaus, Campionato mondiale di calcio 2014. Come Villacidro qualche settimana fa, La Caletta di Siniscola aveva il fiato sospeso ieri, nell’attesa che Salvatore Sirigu dimostrasse al mondo quello che il suo paese sapeva da tempo: che è un grandissimo portiere, un campione, che non è mica un caso che il Paris Saint-Germain l’avesse acciuffato e se lo tenesse ben stretto. Peggio per il Cagliari che l’aveva scartato. E davvero ieri non ha deluso, Salvatore Sirigu, dimostrando sicurezza, maturità, professionalità, nella partita d’esordio dell’Italia contro l’Inghilterra: oggi lo acclama la stampa internazionale e la sua terra esulta, quella terra che non tralascia mai di evocare in tutte le interviste, come ribadito qualche giorno fa anche da "La Gazzetta dello Sport "<<….radici che Sirigu non manca mai di valorizzare: “Sono fiero della mia terra. I sardi sono gente onesta e semplice, un popolo con le palle e il cuore così”.>> A quei valori continua a fare riferimento: nonostante il successo, non ha mai abbandonato la semplicità e i suoi amici, che ospita con generosità nella sua residenza parigina e che gli sono grati perché è rimasto così com’era quando il pallone era una passione che non si azzardava neanche lontanamente a vestire con i colori dei sogni.
Oggi festeggia, La Caletta. E che nessuno si azzardi a definirla frazione di Siniscola, perché almeno oggi, La Caletta, patria di Tore Sirigu, deve sentirsi un po’ come fosse il centro del mondo.
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