V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
Grodde |
Inserito il - 02/07/2009 : 19:32:25 Costruita in epoca Bizantina, nel VI° secolo d.C. e poi ampliata dai monaci Camaldolesi nel XI° secolo
Santa Maria Iscalas
Cossoine (SS)
|
9 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
sartinocchja |
Inserito il - 18/02/2013 : 19:45:59 Basilica di Sant’Antioco Martire
L'edificio è piuttosto complesso, sviluppato attorno a un nucleo centrale costituito dal primitivo martyrion risalente a non prima del IV secolo, dove si conservarono le spoglie del santo patrono del sulcis Sant'Antioco appunto, la chiesa fu successivamente restaurata da un certo vescovo Pietro nel VI secolo in seguito a un crollo della cupola.
Dopo il VI e fino al XII secolo non si hanno più notizie storiche in merito al luogo per mancanza di documenti, si possiede solo qualche notizia per via di festeggiamenti sulla liberazione dalle scorrerie vandaliche avvenuti a Cagliari e a Porto Torres, dove furono mandati due magnati da Sulci, Guantino e Truisco. Altre notizie si hanno da un certo Bellieni che descrive epici scontri avvenuti nel 941-42 tra arabi e la marina sarda lungo le coste di Sant'Antioco e di San Pietro.
Le prime notize dopo questo periodo di buio storico, risalgono al 1089 quando la cattedrale di Sant'Antioco fu affidata ai monaci Vittorini dal papa Urbano II. L'edificio doveva essere allora danneggiato a causa dell'abbandono durato sei secoli, ma non lo si sa con certezza. Certo è che nel 1102 la chiesa fu riconsacrata come attestato in una pergamena ritrovata sotto la pietra sacra dell'altare maggiore. Ci si può comunque immaginare che i monaci presero in consegna una chiesa che dovaeva avere un impianto a croce allungata con l'abside centrale e in cui erano probabilmente crollate parte della volta del transetto sinistro, di quella del presbiterio nonchè la parte sommitale della cupola. Ricostruite le parti crollate con le stesse pietre originali, vennero aggiunti probabilmente l'ambiente absidato a sinistra del presbiterio e il basso ambiente voltato a sinistra della navata centrale.
Oggi la basilica è inglobata dall'edificio ex municipale a nord e a est, dalla casa parrocchiale a est e a sud e a ovest resta la facciata ottocentesca che si affaccia sulla Piazza di chiesa. L'impianto attuale deriva dai lavori di restauro dei monaci Vittorini e dall'ampliamento settecentesco. La facciata principale, il tratto di navata e gli ambienti minori relativi al primo fornice sono aggiunte risalenti al XVIII sec., come dimostra la tessitura muraria diversa e disordinata rispetto al resto della basilica. ...
da:http://www.santantioco.it/Info%20Sa...e/index.html
|
sartinocchja |
Inserito il - 27/01/2013 : 12:36:50 … qualche altra immagine dell’interno della chiesa di San Giovanni di Sinis
|
Adelasia |
Inserito il - 24/01/2013 : 23:48:55 Rileggo con piacere questo vecchio post: qualcuno ha ulteriori immagini di chiese bizantine?
Magari dello splendido, minuscolo Santuario della Madonna di Bonacatu...o dell'oratorio delle Anime a Massama... |
Asinella80 |
Inserito il - 08/07/2009 : 12:56:10 Interessante post... tra le chiese postate particolare quella di Siligo.. che ho sempre e solo visto dall'esterno.... Santa Maria Iscalas.. suggestivo paesaggio cossoinese... |
Grodde |
Inserito il - 08/07/2009 : 12:09:56 Santa Sabina
costruita in un epoca non ben precisata, forse nel VIII° o IX° secolo, (come suggerisce lo stile della cupola tipico dell'architettura Bizantina di quel periodo), edificata con materiali in parte provenienti dal vicino nuraghe, e in parte da rovine romane preesistenti sul luogo, e in seguito ristrutturata dai soliti monaci provenienti dal continente nel XI° secolo
Silanus (NU)
Immagine:
81,92 KB
p.s. piccolo off topic, se volete lustrarvi gli occhi, date uno sguardo qui per vedere che ha fatto un genio della grafica 3D, ha ricostruito basandosi sugli studi i monumenti di Costantinopoli tuttora esistenti, e scomparsi, cosi come apparivano in origine
http://www.byzantium1200.com/contents.html
per la cronaca, i cavalli che vedete sui box dell'ippodromo, oggi stanno sulla facciata della basilica di San Marco a Venezia, cosi come tutti gli ori e i marmi della basilica, anche i cavalli vengono da Costantinopoli, dove furono depredati durante la terza crociata capeggiata dai Veneziani, i Veneziani nella crociata fornirono le navi, e i crociati avrebbero pagato il trasporto, al momento della partenza però i crociati erano di meno di quanto previsto, e quindi i Veneziani per rientrare nelle spese pensarono bene di utilizzare i crociati per assalire Costantinopoli, la città rimase sotto il controllo dei latini per 60 anni, durante i quali fu spogliata di tutte le sue ricchezze; date un'occhiata inoltre al palazzo del Boukoleon, e da li si capisce da dove hanno copiato i Veneziani il loro stile architettonico |
Grodde |
Inserito il - 08/07/2009 : 11:48:11 Santa Maria di Bubalis, più nota come Nostra Segnora de Mesu Mundu (per via della cupola centrale semi sferica, mezzo mondo appunto)
Siligo (SS)
Edificata in epoca Bizantina nel VI° secolo d.C. sulle rovine di un preesistente impianto termale Romano, fu poi ristrutturata nel XI° secolo dai monaci Benedettini
Immagine:
81,95 KB |
laier |
Inserito il - 08/07/2009 : 09:41:38 San Salvatore - Iglesias
La chiesa di San Salvatore trae la sua importanza dal fatto d'esser compresa nel ristretto gruppo di chiese cruciformi sarde inquadrabili nell'età bizantina. Per via della prossimità di forme con la chiesa di Santa Croce a Ittireddu, può collocarsi nel IX-XI secolo. La pianta cruciforme si sviluppa per una lunghezza di 25 m. La navata principale interseca il transetto con un angolo solo apparentemente retto; in realtà, i corpi di fabbrica si incrociano con un angolo di cento gradi. Nella facciata si apre un portale del tipo architravato semplice con architrave gravante sulla murature perimetrali. Il secondo accesso all'edificio è tramite un portale del tipo centinato a tutto sesto, nella testata del braccio destro del transetto. Un terzo accesso alla chiesa è stato di recente identificato lungo il lato s. del transetto. Dalla parte opposta alla facciata la navata principale si chiude con un muro che mostra evidenti segni di ammorsatura di un'abside. La presenza dell'abside ha trovato definitiva conferma durante gli ultimi lavori di restauro quando è emerso il perimetro di fondazione, in perfetta corrispondenza con i conci di ammorsatura. Nella stessa occasione sono state riportate alla luce anche le fondazioni di altre due absidi, orientate come la principale ma posizionate ai lati del transetto. I bracci sono voltati a botte, mentre nel punto di incrocio si innalza un tiburio coperto da tetto a spioventi, ma originariamente concluso anch'esso con una volta a botte. La tecnica edilizia è piuttosto curata, con uso di grandi blocchi ben squadrati negli angoli esterni dei bracci e di pietre di dimensioni inferiori nella tessitura dei paramenti murari. Dall'analisi della muratura, classificabile come"opus incertum", emerge anche il largo uso di mattoni in cotto di almeno due tipi: il più antico rispetta l'unità di misura bizantina, il cosidetto piede bizantino, l'altra risulta di origine e realizzazione autoctona. Molto è irrimediabilmente perduto, purtroppo anche le pitture murali che ornavano l'interno della chiesa.
|
Tharros |
Inserito il - 07/07/2009 : 19:43:56 Sa Giovanni di Sinis Cabras
Risale probabilmente al IV° secolo e forse è la chiesa più antica della Sardegna ancora in uso.
Interno
|
Adelasia |
Inserito il - 07/07/2009 : 19:30:28 Chiesa suggestiva dove in santa pace si può meditare e godere, nelle belle giornate, persino della vista della catena dal Gennargentu.
Per inaugurare questo post, Grodde, non potevi scegliere di meglio! |
|
|