Nota Bene:Aritzo - Su Texile (tezile, termine barbaricino di origine preromana che indica un cocuzzolo isolato) sorge a 974 m slm. E' una formazione calcarea del Giurese che sovrasta, con la caratteristica forma di un fungo sbrecciato e le compatte pareti verticali/strapiombanti, un rilievo coniforme modellato nel complesso scistoso del paleozoico.
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V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E
sartinocchja
Inserito il - 01/02/2013 : 09:17:57 Domenico Ruiu “Il fotografo dei rapaci”, Pubblinova Edizioni Negri, 2012
“Questa splendida opera, frutto di quasi 30 anni di attività, testimonia la passione di una vita intera al servizio dei rapaci di un fotografo d'eccezione; nel susseguirsi delle pagine e delle avventure, sono stato spesso tentato di identificarmi con lui. Stessa passione adolescenziale per gli avvoltoi, stesso bisogno viscerale di avvicinarsi ai rapaci, a queste formidabili creature selvagge, stessa ossessione di non disturbare privilegiando l'appostamento in condizioni a volte estreme”. Da: http://www.ilcaprifoglio.it/pdf%20d...t%282%29.pdf
Buongiorno Regione (29/01/13): video con lo speciale girato nelle campagne di Bosa, nel quale Domenico Ruiu presenta il suo ultimo libro “Il fotografo dei rapaci” http://www.tgr.rai.it/dl/tgr/region...o=Buongiorno
15 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti)
sartinocchja
Inserito il - 12/03/2013 : 10:08:08
Adelasia ha scritto:
Ci sono donne e uomini fortunati e coraggiosi che scelgono di inseguire i sogni. Che capiscono che una vita senza emozioni è come una stazione desolata dove non si fermerà più alcun treno.
Domenico Ruiu è uno di essi, e io credo che per questo egli sappia volare: in caso contrario, qualcuno dovrà spiegarmi come fa a immortalare in quel modo i suoi amatissimi rapaci.
Era commosso, stasera, a conclusione di una serata che ha visto l’auditorium dell’Università nuorese gremito all’inverosimile, con un bel po’ di pubblico che, non potendo presenziare in aula, ha affollato il vasto atrio, nella vana speranza che qualcuno lasciasse il proprio posto, poco importa se in piedi.
<Una massiccia partecipazione>: così l’ha definita, stupito, Francesco Petretti, il conduttore di “Geo&Geo”, mentre raccontava gli incanti e gli odori che l’hanno avvolto appena ha toccato il suolo sardo, così vicino eppure così diverso e particolare, dove già spunta il fiore di qualche asfodelo e nell’aria si indovina il profumo dell’elicriso, del cisto, del rosmarino, e si assiste con naturalezza alle evoluzioni del falco pescatore nello stagno che costeggia la strada. Lucido e pragmatico, ha ripetuto ciò che sappiamo ma spesso scordiamo: tutto ciò costituisce una importante risorsa economica.
Chissà se siamo prigionieri della libertà degli uccelli, come è stato detto: quel che è certo è che Domenico Ruiu sa raccontare e trasmettere le proprie emozioni e le proprie passioni, che quando ascoltiamo in limba pare penetrino persino di più. Questioni ancestrali, credo.
La presenza dei magnifici rapaci è stata constante: magistrale- e non solo per il suo ruolo- Attilio Mastino, con il suo excursus nelle pagine della Deledda, di Sebastiano Satta, di Montanaru e di Plinio il Vecchio che descrivono questi uccelli, per planare poi sulla simbologia romana dell’aquila.
Formidabili le immagini dei rapaci proiettate sullo schermo e accompagnate dalle note di Piero Marras: volavano anch’esse, spegnendosi solo al momento dell’abbraccio tra i due grandi maestri, artisti delle immagini e della musica.
… fantastico, grazie Adelasia per il bel report, arriva tutta la passione di questo grande fotografo ... “l’uomo che sussurrava alle aquile” … per questo mondo!
Vi segnalo un altro bellissimo documentario: La Sardegna di Domenico Ruiu. ... " come dire fermi tutti che ora vi faccio vedere io che cosa diavolo di bellezza è la mia terra. Mi sembra di sentire la sua voce ed è un peccato che non conosca il sardo e tanto meno lo parli perché mi affascina sempre l´intercalare barbaricino di un uomo come Domenico, sardo negli occhi celesti e nello sguardo indagatore. Ed ecco allora che apro le pagine e sfoglio andando avanti e indietro, capitolo mare, capitolo montagna, via da una costa all´altrada un paesaggio mozzafiato all´altro. Questa che sfoglio è la summa di un lavoro instancabile e trentennale di un naturalista vero, prima cacciatore di cinghiali, poi scarpinatore di montagne, uomo di aquile, di mufloni, di cervi, di grifoni. (dalla prefazione di Fabrizio Carbone)
@Dedalo al momento non sono segnalati altri incontri, puoi tenerti aggiornato consultando il sito di Ruiu http://www.domenicoruiu.it/ un caro saluto
Anto
Inserito il - 10/03/2013 : 20:30:07 @Adelasia
Adelasia
Inserito il - 10/03/2013 : 10:22:16 Grazie, sei sempre molto gentile.
Il riferimento all'aquila romana non strideva, così come quello a Plinio il Vecchio: non poteva, Attilio Mastino, storico e professore di storia romana prima ancora che Magnifico Rettore, non personalizzare il proprio intervento, peraltro intercalato da frequenti richiami alla sua Bosa e ai suoi grifoni.
Non so se ci saranno altre presentazioni del libro...
DedaloNur
Inserito il - 10/03/2013 : 01:00:13
a presenza dei magnifici rapaci è stata constante: magistrale- e non solo per il suo ruolo- Attilio Mastino, con il suo excursus nelle pagine della Deledda, di Sebastiano Satta, di Montanaru e di Plinio il Vecchio che descrivono questi uccelli, per planare poi sulla simbologia romana dell’aquila.
che bella descrizione Adelasia....mi sarebbe tanto piaciuto esserci... faranno altre prensentazioni in altri posti che voi sappiate?
Ho messo il grassetto di sopra perchè l'aquila romana magari dev'esser apparsa una strana nota in coda all'excursus su Satta e Deledda, mi porta a chiedere cos'abbia detto
Adelasia
Inserito il - 10/03/2013 : 00:09:21 Ci sono donne e uomini fortunati e coraggiosi che scelgono di inseguire i sogni. Che capiscono che una vita senza emozioni è come una stazione desolata dove non si fermerà più alcun treno.
Domenico Ruiu è uno di essi, e io credo che per questo egli sappia volare: in caso contrario, qualcuno dovrà spiegarmi come fa a immortalare in quel modo i suoi amatissimi rapaci.
Era commosso, stasera, a conclusione di una serata che ha visto l’auditorium dell’Università nuorese gremito all’inverosimile, con un bel po’ di pubblico che, non potendo presenziare in aula, ha affollato il vasto atrio, nella vana speranza che qualcuno lasciasse il proprio posto, poco importa se in piedi.
<Una massiccia partecipazione>: così l’ha definita, stupito, Francesco Petretti, il conduttore di “Geo&Geo”, mentre raccontava gli incanti e gli odori che l’hanno avvolto appena ha toccato il suolo sardo, così vicino eppure così diverso e particolare, dove già spunta il fiore di qualche asfodelo e nell’aria si indovina il profumo dell’elicriso, del cisto, del rosmarino, e si assiste con naturalezza alle evoluzioni del falco pescatore nello stagno che costeggia la strada. Lucido e pragmatico, ha ripetuto ciò che sappiamo ma spesso scordiamo: tutto ciò costituisce una importante risorsa economica.
Chissà se siamo prigionieri della libertà degli uccelli, come è stato detto: quel che è certo è che Domenico Ruiu sa raccontare e trasmettere le proprie emozioni e le proprie passioni, che quando ascoltiamo in limba pare penetrino persino di più. Questioni ancestrali, credo.
La presenza dei magnifici rapaci è stata constante: magistrale- e non solo per il suo ruolo- Attilio Mastino, con il suo excursus nelle pagine della Deledda, di Sebastiano Satta, di Montanaru e di Plinio il Vecchio che descrivono questi uccelli, per planare poi sulla simbologia romana dell’aquila.
Formidabili le immagini dei rapaci proiettate sullo schermo e accompagnate dalle note di Piero Marras: volavano anch’esse, spegnendosi solo al momento dell’abbraccio tra i due grandi maestri, artisti delle immagini e della musica.
sartinocchja
Inserito il - 06/03/2013 : 12:55:16
Paradisola ha scritto:
Presentazione del libro di Domenico Ruiu a Nuoro il 9 marzo
... forse Paradisola lo si può segnalare anche nella sezione eventi, grazie
Per l’Aquila del Bonelli (Hieraaetus fasciatus), in Sardegna è ridotta a 3-4 coppie (???)
piange il cuore anche a me Dedalo … non resta che confidare in una reintroduzione delle specie estinte o in via d’estinzione (gipeto, avvoltoio monaco ecc) nel territorio isolano ad opera degli organi competenti.
Anto
Inserito il - 04/03/2013 : 13:54:56 ....grazie Domenico...e informa anche chi vuole comprarsi il libro di portarsi una carriola, pesa una 30tina di chili.....ma è un gran bel libro. Baci anto
Paradisola
Inserito il - 04/03/2013 : 09:30:48 Presentazione del libro di Domenico Ruiu a Nuoro il 9 marzo
Anto
Inserito il - 02/03/2013 : 18:39:10 Da arresto ?......non si capisce Dedalo questo disegno folle. L'Anas deve pulire i bordi strada: non usa operai perchè dicono non ci sono soldi, ma sapendo che è sempre una rogna l'ANAS regionale ha dato in appalto ad una società di fuori (qualcuno dice Società napoletana !!!! visto come stanno massacrando il LORO di territorio !!!) e questi non si limitano a passare sul bordostarda con una pompa bassa ma lanciano diserbanti direttamente dal finestrino lungo tutte le strade della provincia...senza che nessuno muova un dito.....io sono davvero allibita, con il mio gruppo stiamo cercando di informare l'opinione pubblica e i sindaci affinchè muovano ordinanze per VIETARE questo andazzo nei comuni di appartenenza. Ma dopo questa pioggia.....tutto quanto è stato buttato per strada è già finito nelle falde acquifere...stanotte nel nuorese c'è stato il finimondo...Nuoro è ancora allagata. Un forte abbraccio anto
DedaloNur
Inserito il - 02/03/2013 : 13:50:40
Anto ha scritto:
versavano diserbanti con una pompa direttamente dal finestrino del mezzo...con una rosa di materiale con diametro di 2 metri, ben oltre le cunette verso la macchia mediterranea di lentischio mirto e olivastro........mentre pecore , mucche e cavalli pascolavano verso il versante di Monte Pizzinnu (siniscola).Ci stiamo muovendo...ma combattiamo contro le pale dei tanti mulini a vento.AIUTIAMOCI !!!! anto
ma scherzi? è da arresto
puntagiglio
Inserito il - 02/03/2013 : 07:51:53 Grazie prr l'esaudiente risposta sul falco della regina...in passato mi piaceva ascoltare le avventure e le considerazioni di Umberto Graziano,per me uno dei maggiori esponenti sulla cultura faunistica sarda,nonchè bravissimo tassidermista.per quanto riguarda le persone che cospargevano la macchia di diserbante..erano privati o operai comunali?
Anto
Inserito il - 01/03/2013 : 15:43:44 ...e il Monaco va e viene spesso dalla Spagna, si ferma nella colonia degli avvoltoi grifoni di Bosa (esperienza personale di 7 anni fa...sigh), poi va via e per fortuna, potrebbe finire come i dolci e sfortunati gipeti...tra i monti di un popolo che non li merita. L'avvoltoio monaco è davvero maestoso, forse brutto come aspetto...ma a guardarlo è davvero una meraviglia !!!! nero, nero come il mio cuore di ieri e oggi....sulla 131 ieri mattina e anche di pomeriggio (visto e documentato) versavano diserbanti con una pompa direttamente dal finestrino del mezzo...con una rosa di materiale con diametro di 2 metri, ben oltre le cunette verso la macchia mediterranea di lentischio mirto e olivastro........mentre pecore , mucche e cavalli pascolavano verso il versante di Monte Pizzinnu (siniscola).Ci stiamo muovendo...ma combattiamo contro le pale dei tanti mulini a vento.AIUTIAMOCI !!!! anto
Anto
Inserito il - 01/03/2013 : 15:30:22 Il Falco della regina, ringraziando il cielo sta bene...la colonia sul Golfo di Orosei non ha ancora nemici giurati (qualche strunz di arrampicatore...) e la colonia dell'Isola di San Pietro e ancora sottoposta a tutela (almeno spero). Ciao Sartì, dolce Sartinocchja...purtroppo non vi sono stati avvistamenti certi per l'aquila del Bonelli ormai da anni ( vi è qualcuno che spera di averla vista)...magari ci fosse qualcuno che abbia documentato la sua presenza...purtroppo senza fondamento sino ad oggi. Baci anto
puntagiglio
Inserito il - 01/03/2013 : 10:33:05 Ma esiste ancora il falco della Regina?