V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
veronzica |
Inserito il - 23/01/2008 : 18:03:50 C'è qualcuno che conosce l'opera Ziu Paddori, di Efiso Vincenzo Melis??
nessuno??
Veronzica
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15 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
yashal7 |
Inserito il - 22/12/2010 : 10:24:19 ahahahahah!!!!!!davvero fantastica!!!!!!!!! |
capitano |
Inserito il - 21/12/2010 : 21:13:07 micidiale, ora capisco da dove proviene il soprannome di uno del mio paese..ziu paddori.. |
Fabiogmg |
Inserito il - 04/08/2010 : 14:03:18 CARO SIGNOR SENIS...SONO UN GUAMAGGIORESE...EFISIO VINCENZO MELIS PER COMPORRE LA COMMEDIA DI ZIU PADDORI PRESE SPUNTO DA GIUSEPPE CARIA.... |
ensenis |
Inserito il - 02/12/2008 : 23:59:38 | Arthacan ha scritto:
| ensenis ha scritto:
Mio padre diceva che il mio bisnonno Salvatore Senis, di Guamaggiore era il personaggio a cui si era ispirato Efisio Melis nello scrivere la celebre commedia sullo ziu Paddori. C'è qualcuno che potrebbe dirmi come fare per procurarmi il testo dell'opera (ci sarà una traduzione in italiano? Da bisnipote degenere non conosco il sardo, anche perchè i miei nonni e i miei genitori non hanno voluto che lo imparassi) o qualche storia a riguardo? Grazie infinite. Enrico Senis Firenze
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La commedia circola in una edizione della Edes. Se tu fossi in Sardegna la potresti reperire facilmente in una qualsiasi biblioteca pubblica. Se vuoi acquistarla, ordinala in questo sito, sperando che sia disponibile:
http://www.librisardi.it/docs/opera.php?opera=2385
Altrimenti prova a richiederla direttamente all'editore:
http://www.edeseditrice.com
Qui in basso si può ascoltare una decina di minuti della commedia in una interpretazione della famiglia Medas. Ziu Paddori è il compianto Antoninu Medas, di Guasila, ritenuto il più grande attore che la Sardegna abbia espresso, e il migliore nterprete di Ziu Paddori.
http://www.sardegnadigitallibrary.i...626&id=37825
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Grazie infinite. Mi dispiace per il ritardo nella risposta, ma ho qualche difficoltà a muovermi nei forum. Cari saluti. enrico |
Arthacan |
Inserito il - 06/11/2008 : 12:19:43 | Nuragica ha scritto:
Grazie Arthacan... ho usufrutito anch'io del tuo consiglio, cosi' ho avuto modo di riascoltare un pezzetto di commedia, ... e son tornata indietro nel tempo..
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tra l'altro è proprio il pezzo iniziale di cui Venonzica aveva postato il testo. Si può leggere e ascoltare! |
Nuragica |
Inserito il - 06/11/2008 : 12:15:47 Grazie Arthacan... ho usufruito anch'io del tuo consiglio, cosi' ho avuto modo di riascoltare un pezzetto di commedia, ... e son tornata indietro nel tempo.. |
Arthacan |
Inserito il - 06/11/2008 : 11:50:26 | ensenis ha scritto:
Mio padre diceva che il mio bisnonno Salvatore Senis, di Guamaggiore era il personaggio a cui si era ispirato Efisio Melis nello scrivere la celebre commedia sullo ziu Paddori. C'è qualcuno che potrebbe dirmi come fare per procurarmi il testo dell'opera (ci sarà una traduzione in italiano? Da bisnipote degenere non conosco il sardo, anche perchè i miei nonni e i miei genitori non hanno voluto che lo imparassi) o qualche storia a riguardo? Grazie infinite. Enrico Senis Firenze
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La commedia circola in una edizione della Edes. Se tu fossi in Sardegna la potresti reperire facilmente in una qualsiasi biblioteca pubblica. Se vuoi acquistarla, ordinala in questo sito, sperando che sia disponibile:
http://www.librisardi.it/docs/opera.php?opera=2385
Altrimenti prova a richiederla direttamente all'editore:
http://www.edeseditrice.com
Qui in basso si può ascoltare una decina di minuti della commedia in una interpretazione della famiglia Medas. Ziu Paddori è il compianto Antoninu Medas, di Guasila, ritenuto il più grande attore che la Sardegna abbia espresso, e il migliore nterprete di Ziu Paddori.
http://www.sardegnadigitallibrary.i...626&id=37825
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ensenis |
Inserito il - 06/11/2008 : 02:11:36 Mio padre diceva che il mio bisnonno Salvatore Senis, di Guamaggiore era il personaggio a cui si era ispirato Efisio Melis nello scrivere la celebre commedia sullo ziu Paddori. C'è qualcuno che potrebbe dirmi come fare per procurarmi il testo dell'opera (ci sarà una traduzione in italiano? Da bisnipote degenere non conosco il sardo, anche perchè i miei nonni e i miei genitori non hanno voluto che lo imparassi) o qualche storia a riguardo? Grazie infinite. Enrico Senis Firenze |
veronzica |
Inserito il - 04/03/2008 : 17:29:27
Mi sa che non funziona così....
Vrnzc...
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veronzica |
Inserito il - 25/02/2008 : 00:48:00 Umm...e come si chiede ?? Basta chiamarlo come ... il genio della lampada....oppure....
Domenicoooooo?????
Magari risponderà domani.....pure i geni vanno a dormire...ed è meglio ci vada pure io!!
Buonanotte!!!
Veronzica |
Nuragica |
Inserito il - 24/02/2008 : 23:53:44 | veronzica ha scritto:
Eh...presto.. ma ho paura di violare qualche copyright!! ci manca solo che mi arrestino per questo!! comunuque.. è davvero carina....com'è che cose così non ne fanno più???????
Vero...
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Chiediamo a Domenico Veronzica ... Non so se in questo caso basti dire che si tratta di una commedia tradizionale e citare l'autore.. |
veronzica |
Inserito il - 24/02/2008 : 23:25:40 Eh...presto.. ma ho paura di violare qualche copyright!! ci manca solo che mi arrestino per questo!! comunuque.. è davvero carina....com'è che cose così non ne fanno più???????
Vero...
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Nuragica |
Inserito il - 24/02/2008 : 23:17:58 Grazie Veronzica.. L'ho letta tutta d'un fiato... ( bei ricordi)
A quando la prossima puntata??? |
veronzica |
Inserito il - 24/02/2008 : 23:04:31 Ziu Paddori (E. V. Melis) La scena ha luogo in una stazione delle ferrovie secondarie sarde (Suelli); vi sono due porte laterali; una a destra: entrata; ed una di fronte: uscita; una panca, di fronte alla quale ci deve’essere lo sportello per i biglietti; alcuni manifesti riguardanti orarai ferroviari, dei reclame; ecc.
SCENA I Gervasio (Ricco commerciante. Seduto all’estremità della panca è tutto intento a leggere un giornale del continente; dopo un po’ di pausa smette di leggere).
Countac! In questa benedetta Sardegna anche i treni sono lenti; è già mezz’ora che aspetto invano questo treno lumaca! Ed ancora, diavolo, non si fa vedere. Oh, se le condizioni del mio stato non m’avessero costretto a venire in questi benedetti paesi, sarei rimasto ben volentieri a Torino. Ah! Torino! Città tutta brio! Tutta movimento!... lì, lì c’è movimento! Lì si sente davvero la vita; non certo in questo luogo, dove spesso s’è costretti a trattare con ignoranti che non si capiscono, con gente rozza, superstiziosa che parla un dialetto buffo ed incomprensibile. (Guarda l’orologio). Eh, countac! Altri cinque minuti e questo treno non si sente ancora; bisogna avere proprio una buona dose di pazienza. Auff! (s’alza impaziente; quindi in iscena entra ziu Paddori “a bertula a coddu e a fusti in manus”; Gervasio, vedendolo, fa un gesto di disgusto e si rimette a leggere).
SCENA II Paddori Ge’ incia’ dua’ ‘maginis! Tottu su logu vrannissau! Ma, anu’anca s’ant’a fai i’ billettusu po essir’a forasa? Accabi app’ a impunnai!... Ch’i incàppasa ddu dimandu a su sennori (S’avvicina a Gervasio e si toglie “sa berritta”) Bona stràdas, su sannori!….Cumpadessada cad di fazzu una proposta…
Gervasio (Che diavolo vuole costui?) Chiedete qualche cosa? Paddori Ahn? Appu nau, annui si faint ‘i billettusu.
Gervasio Volete dire belletti?
Paddori Sissannori, billettusu po essir’ a fòrasa.
Gervasio Ma dite proprio quella sostanza che serve per abbellire il volto alle signore e che si chiama belletto?
Paddori Ca sissi ddi nanta (Inca se’ nasciu conc’ è tottu). (Si accorge che Gervasio ha un biglietto d’ingresso tra il nastro del cappello) Ddu bidi un da cùstusu, mi paridi!
Gervasio Ah! Intendete dire biglietti?
Paddori Éià! Conch’ e quaddu! Ancor’ a ddu crumpedi fudi; un’ ora aboxineddu inguni; cropu de su maumettu!
Gervasio Ecco lì, in quella specie di finestra
Paddori Minestra? (Ita tiau esti imbustichendu?) Minestra! M’appu pappau un mussiedd’e pani immo immoiù; pottu su ‘iddiu che una pezz’atresi! (avvicinandosi). Anui ‘anca si fàint’i billettusu, dd’appu nau; ca deppi benn’Arrafiebi ‘e fai su sodrau!...
Gervasio (Accennandoglielo col dito). In quello sportello.
Paddori Ah! Immoi crumpendu! Inguni… Nasciu! Immipariada un cassadòpisi! Panza’ ca fudi po cassai madronasa! Bah! Andeu’ ddòi (si dirige verso lo sportello).
(...)
Paddori (si sente arrivare il treno, quindi un fischio e alcune voci: “Suelli! Suelli! Partenza per Mandas! Pronti!” fischio). Alla! Santa Ittoria! Benend’Arrafiebi, no m’ad’a parri mancu berus! Fill’ ‘e intragnas miasa!... (Entrano in iscena viaggiatori con bagagli ed escono dalla parte opposta).
Arrafiebi (di dentro). Son diretto de Palermo, perché ero di salvaguardia del terremotto! Scrostatevi concittadini!
Paddori Fill’ ‘e is intragnas mias! Ghettendi a brazzu’ miusu!
Arrafiebi (di dentro). Son diretto del terremotto!...
Paddori Intèn! Arraffiebi!gei ‘ndi eni littarau! Mancai fessi littarau su sannori, ch’ inc’ incapad’ Arrafiebi, gei ‘ndi ddi ogada is arrangiòus!
Arrafiebi (di dentro). Lasciatemi strapotere in dove sono parde e marde (entra).
Paddori (abbracciando il figlio). Fill’ ‘e intragna mias, ita tottu mi kontas? Gei ad’ a tenni dus prexius, Antioga! Fuedda, fillu bellu! Gei sesi un’arroghixedd’ ‘e sannori! Fuedda, fuedda!...
Arrafiebi Ah! Parde mio, di aiuturo le vostre brazze mi sento arrincuncordare tutto il cuoro. Parde! Parde! Parde!
Paddori Ah, fillu miu, gei ddu spoddias s’italianu, comenti chi ‘oghi pabassa! Tontoni, tontoni ca no’ ti crumpendu! Tontoni!
Arrafiebi E come sta la mia marde
Paddori Sa madri, fillu miu, dd’eu’ motta!...
Arrafiebi Oh, parde di tuo figlio, non ammisculliare mia marde con la scrofola!
Paddori Nou fillu miu, non dd’amasculliu sa koffa, cu sa madri.
Arrafiebi Oh parde! Che delizia mento! M’intendo tutto scommosso! Parlar più non posso! Ma dite, parde, e la cara e dolce sparanzia, la furgente stella… come se la passa la mia Pepedda?
Paddori Eh, issa… gei è sanixedda. (No esti infromau). Esti a conca sciotta e de ‘n patt’ in patti e’ sa idda, paridi una kraba senz’ ‘e meri
Arrafiebi Si capisce! S’intende, la ragazza mancare non tengia’ studi, gei tieni intelligenzia; e l’intelligenzia ha bisogno di libertà, aria e luce: i tre fattori dell’umano consorzio.
Paddori (NO esti infromau. All, fillu miu, gei pòttasa una konca pisparrada! Santa Ittoria mia! Gei ‘ndi se’ torrau cum sa konca prena. Po pagu, in bidda, ti fainti sindigu e sarchetariu! Gei tengiu dus prexius, ita kandu t’ad ‘a intendi Antioga!
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Nuragica |
Inserito il - 24/01/2008 : 14:57:18 | Petru2007 ha scritto:
Lo Ziu Paddori che conosco io è quello di una vecchia canzone dei Barritas... è lo stesso?...
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Puo' darsi che abbiano preso ispirazione dalla famosa commedia..
Fui badendi aiscusi cun sa filla de tziu Paddori!!! nd'e beniu su babbu, nde benia sa mamma.. e mi fadianta una castiada de zulù
_________________________________________________ ... vegno del loco ove tornar disio
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