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 Paese d'ombre - Quarta parte

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
Pia Inserito il - 08/12/2009 : 16:53:50
Agresti mi passa il testimone per continuare a parlare di Paese d' Ombre di Giuseppe Dessì.

Testo affascinante ma ricco di stimoli letterari, storici e sociali, non è stata per noi una lettura facile e scorrevole. Proviamo, con umiltà e passione, a continuare nella nostra lettura e nel commento.

L'ETA' ADULTA/2
Angelo sindaco per venti anni di Norbio - Opere pubbliche fatte grazie al suo intervento: l'abbeveratoio, il lavatoio, i lampioni, il mattatoio - Presenza marginale di Filippo il figlio avuto da Margherita - Maria Cristina e Francesco fidanzati - Carmela fidanzata con un giovane medico - La figura di Sante Follesa e il problema dei minatori dell'Iglesiente - Francesco parte per l'Africa - Angelo amplia i possedimenti terrieri del comune e attiva l'opera di forestazione.
8   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
Pia Inserito il - 19/01/2010 : 18:00:36
Ciao Piratore! Benvenuto fra noi lettori di Paese d'Ombre!
Piratore Inserito il - 18/01/2010 : 22:12:26
Penso che il libro di Dessi sia bellissimo - sia per la narrazione che scorre veloce e piacevole ,sia per la rievocazione storica del periodo e per i personaggi fortemente connotati-Sono vissuto in sardegna da piccolo e mi sono ritrovato immerso in atmosfere conosciute -
Premetto che sono un lettore e non un addetto ai lavori .Ho letto molto di Dessi ,scrittore molto asciutto e amante della sua Sardegna,una Sardegna non mitizzata come fatto dalla Deledda ,ma una Sardegna vera, con tutti i suoi problemi e contraddizioni.Per questo ritengo che la figura di Angelo Uras possa essere reale,,anche se romanzata . I politici veri dovevano ancora ...arrivare-(siamo nell'800).
Uras continua a dover combattere con i maggiorenti per poter fare....
Comunque ,il Dessi potrebbe aver attinto anche da personaggi veri ed il luogo reale dovrebbe essere Villacidro - Alcune cose potrebbe essere verificare tramite gente
di cola' tramite il presente forum -.
Al prossimo giro




santobevitore Inserito il - 04/01/2010 : 16:12:21
forzacommo ha scritto:
l.Insomma io non credo che potesse esistere un Angelo sindaco corretto,giusto e probo.Con questo non voglio dire che l'opera non è bella,ma che secondo il mio punto di vista certe situazioni non rispecchiano il mondo reale del periodo.Che l'autore abbia voluto raccontarci la storia di un mondo vero con un personaggio ideale?
Ogni critica anche feroce è ben accetta



Bè, io credo, per il bene dell'umanità, che qualche persona di questo stampo possa anche esistere, il problema -ammesso che lo sia - è che non si dedicano mai alla politica...
Pia Inserito il - 03/01/2010 : 10:53:58
Interessante la tua "provocazione" Forzacommo. Chissà che non stimoli la curiosità di qualche esperto dessiniano... Mi piacerebbe sentire una risposta.
forzacommo Inserito il - 02/01/2010 : 21:26:45
Mi voglio rinserire nella discussione ,anche cercando di riallacciarmi al giudizio che avevo dato sul personaggio di Angelo nella terza parte.Avevo scritto che secondo me il personaggio aveva avuto una carriera troppo facile per i canoni a qui noi Sardi siamo abituati.Purtroppo non sono riuscito ancora oggi ad incontrare una persona che mi avrebbe chiarito alcuni punti in proposito per capire meglio se i vari personaggi dell'opera , o meglio il loro operato poteva essere inquadrato come il Dessi ci ha voluto raccontare, con quella che è stata la storia del mio paese cioè Baunei.Anche noi abbiamo avuto i nostri boschi sfruttati per la produzione di carbone e per l'utilizzo del legname come traversine dei binari.Questa persona di qui ho accennato sopra mi serviva proprio per chiarirmi alcuni punti,che il "sentito dire"mi ha convinto che sicuramente le cose non erano cosi rose e fiori.Trovare insomma una persona che andasse incontro alle esigenze della gente comune forse non è mai esistito,e anche se una persona comune riusciva ad emergere era grazie alle sue furberie sfruttando e approfittando di questa gente,che andava a lavorare per un sacco di polenta.Ora che siamo arrivati alla quarta parte, dove Angelo diventa sindaco del paese, ancora di più mi sento di criticare l'autore perchè secondo me non racconta in maniera perfetta quella che poteva essere la vera realtà.Oggi la gente sa leggere e scrivere e malgrado tutto i nostri amministratori con furberie "scientifiche" riescono ancora a riservarsi dei privilegi anche a scapito di noi cittadini,figuriamoci all'epoca in qui e inquadrata l'opera cosa poteva succedere.Insomma io non credo che potesse esistere un Angelo sindaco corretto,giusto e probo.Con questo non voglio dire che l'opera non è bella,ma che secondo il mio punto di vista certe situazioni non rispecchiano il mondo reale del periodo.Che l'autore abbia voluto raccontarci la storia di un mondo vero con un personaggio ideale?
Ogni critica anche feroce è ben accetta
Pia Inserito il - 02/01/2010 : 17:17:38
Inizio io con alcune considerazioni.
Questo capitolo è breve ma molto ricco di spunti per diverse discussioni.

Prima di tutto Angelo nella sua maturità si svela per quello che ci ha fatto intuire Dessì dalle prime righe: un uomo corretto, giusto, probo.
Angelo sindaco vuole la giustizia amministrativa, soddisfare i bisogni di tutti, anche delle classi più semplici, e non di pochi "prinzipales".
Egli è veramente il personaggio positivo della storia. Uomo da imitare.

Altre impressioni personali "flash":

- Nel testo abbiamo la descrizione della vita sarda fra l'Ottocento e il Novecento; ma, chi ha vissuto la Sardegna degli anni '60-'70 può ritrovarvi molti personaggi e affreschi di vita quotidiani usuali. A pag. 315 la lettura del banditore mi fa tornare in mente la figura di "su banditori" del mio paese che, con la sua cornetta, passava a piedi fra strade e vicoli a gridare i bandi (li diceva in limba? non ricordo).

- Bella la figura della vecchia zia Marietta ("che aveva l'autorità di un uomo anziano") che si "approfitta" del nuovo progetto per richiedere il lavatoio coperto. Parla a nome di tutte le donne che da sempre lavavano i panni nell'acqua gelida del fiume.

- E che dire della figura di Sante, che politicamente arriva dove Angelo si ferma? Quanti uomini rivoluzionari ha "sacrificato" la Sardegna?
A pag 348: "Io vengo colonizzato qui".
callas Inserito il - 10/12/2009 : 10:26:04
..io pure..
Tizi Inserito il - 09/12/2009 : 09:01:00
Devo ripassare......

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