Forum Sardegna

adelasia ha scritto:

Messaggio di Kim

Ciao!
Avrei bisogno di un consiglio. Vorrei trascorrere una settimana in un campeggio sulla costa est e una più a sud
Mi hanno detto che a est è pericoloso perchè ci sono i briganti, è vero?

Ti hanno informato male: perché da noi, in Sardegna, i briganti non solo ci sono….ma non si trovano solo ad est, purtroppo: ci sono infatti dovunque, all’est come all’ovest, al nord come al sud, e pensa, pure al centro. Dovunque, una vera e propria calamità. E’ da millenni che la nostra isola ne è infestata, e non pare diminuiscano con il tempo. Ma il fenomeno, attualmente, è ben diverso da quello espresso dalla questione meridionale in quelle impegnative pagine di storia che tu certamente conoscerai, visto che le hai evocate, e saprai anche che da noi è più propriamente denominato banditismo.
Comunque, quelli che tu chiami i “briganti" , in Sardegna attualmente si celano sotto le spoglie più disparate: sono quelli che ci calano d’alto scelte che magari non condividiamo, quelli che fanno finta di investire nei nostri territori realizzando attività fasulle che poi, incassati i finanziamenti, non avviano le produzioni e dichiararono fallimento, quelli che pretendono che la nostra regione finanzi industrie con sedi legali in continente …Sono gli speculatori di ogni ordine e grado, quelli che cementificano le nostre coste, che stravolgono il nostro ambiente, che pretendono di mandarci le loro scorie e i loro rifiuti, che utilizzano la nostra isola per le loro feste, i loro inutili rituali estivi, con i loro codazzi patetici e ridicoli di ballerine e adulatori, che inquinano i nostri mari e che pretendono di insegnarci come dobbiamo vivere a casa nostra. Sono i turisti di qualsiasi “casta” e “tasca” che si inventano a loro uso e consumo una Sardegna tutta sole, caldo, spiagge bianche, mare di cristallo e abitanti servizievoli (che a volte se non ci fossero sarebbe pure meglio) e ospitali nel senso che intendono loro, che come intendo io è invece essere un po’ cretini.
Quelli che dicono di adorare la Sardegna senza cercare di conoscerla e di capirla (non gliene importa proprio niente), che ne hanno un’immagine patinata e irreale, quasi fosse una terra senza storia, senza sofferenze, senza emigrazione e immigrazione, senza problemi o tutt’al più quella dei sardi “venales”, da vendere a poco prezzo, come i loro territori.
Quella dei turisti che vogliono venirci perché è out chi non c’è mai stato (ovviamente in estate), che si informano solo delle spiagge “più belle”(ma cosa vuol dire??) dei ristoranti dove si mangia benissimo e “a buon mercato”, che non cercano di capire chi siamo e come la pensiamo, cosa c’è al di là della costa e della crosta dorata, come si vive nei paesi dell’interno, com’è la Sardegna sotto la pioggia, con la nebbia, quale è la nostra economia, la nostra identità, la nostra storia, la nostra cultura, quali sono i nostri problemi, le nostre difficoltà, le nostre lacrime, le nostre speranze, che non cercano di entrare nell'anima della nostra straordinaria isola.
Che ci pongono domande senza neanche chiedersi se siano poco rispettose o addirittura offensive. Quelli che non sapranno mai quale è l’odore del lentischio e del mirto, inebriati di quello delle creme solari e dall’ascolto, pure superficiale, del ritornello Cremoniniano <<Oh qua in Sardegna splende sempre il sole, anche quando è il caso di far piovere sul cuore! Qua in Sardegna regna il buonumore, anche quando è il caso di nascondere il dolore.>>

Quelli che, pseudo ammiratori distratti e disattenti della nostra isola, qui vogliono cercare e trovare una Sardegna fasulla da cartolina, da consumare e da bere.
Non sarò io a porgere loro il bicchiere.