V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
Paradisola |
Inserito il - 05/04/2011 : 09:31:48 E cantavamo alla luna Zenia editrice Nuoro
L'Ecomuseo delle Acque della Barbagia Sadali presenta il nuovo romanzo di Pia Deidda Sadali 25 Aprile ore 17,00 presso grotte Is Janas, con l'intervento di Eliano Cau.
Accompagnamento musicale del duo "Spruadentis" Lidia Lai e Roberto Palmas
Airam, ultima sacerdotessa di un antico culto lunare nuragico officiato in Ogliastra, vive il dolore di non aver ancora avuto una figlia femmina alla quale tramandare i suoi poteri divinatori e oracolari. La consapevolezza della fine del suo mondo diventa più concreta all'arrivo dei romani che si impongono come conquistatori e dominatori.
Ispirandosi ai resti nuragici presenti nel bosco Selene di Lanusei in località Genna 'e Cili (Porta del Cielo) l'autrice costruisce, con una narrazione intensa e poetica, un frammento dell'antica storia sarda avvolgendola in un'aura mitica. |
15 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
Pia |
Inserito il - 24/12/2012 : 13:06:22 Grazie Callas! |
callas |
Inserito il - 11/12/2012 : 10:31:41 Commento al romanzo "e cantavamo alla luna" di Pia Deidda
Deidda non scrive: dipinge. Pennellate di quella terra, la sua, piena di magia, di colori, di profumi, che, con dovizia di particolari, non appesantiscono il racconto ma portano il lettore alla scoperta della Sardegna. " e cantavamo alla luna" ...un popolo legata ad essa, un popolo che non vuole perdere la sua identità, che lotta fino alla fine per non cedere al nemico. Una tradizione che non vuole morire, che non deve morire perchè la tradizione, i suoi riti, la sua spiritualità, saranno per i secoli futuri il collante di tutti i sardi. Deidda alterna il racconto con i discorsi dei protagonisti, fitti, ripetitivi,cantilenanti. Quasi come una litania continua che essi ripetono per darsi forza..una preghiera: la Dea ci aiuterà. E una donna, sacra, che dona alla Luna la violenza subita...per avere in cambio la possibilità di tramandare i suoi segreti ad una figlia femmina. Gesto di estremo amore...donna sarda. Non solo un racconto: un insegnamento.
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Pia |
Inserito il - 08/12/2012 : 12:36:40 | lorson ha scritto:
...a fine luglio 2012 non si poteva accedere, sono arrivato solo alle due TdG. Sai se adesso si può? l.
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Ciao Lorson! No, non ancora, perchè è zona di scavo. |
Pia |
Inserito il - 08/12/2012 : 12:10:21 La figura di Airam mi è stata ispirata da questo bronzetto di sacerdotessa officiante una libagione ritrovato dal generale Alberto Ferrero della Marmora nell'area del Seleni. Attualmente il bronzetto è conservato al Museo Archeologico di Cagliari.
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lorson |
Inserito il - 08/12/2012 : 11:56:33 ...a fine luglio 2012 non si poteva accedere, sono arrivato solo alle due TdG. Sai se adesso si può? l. |
Pia |
Inserito il - 08/12/2012 : 11:51:12 Questi sono i resti del nuraghe Genna 'e Cili (Porta del Cielo) nel Bosco Seleni di Lanusei, luogo che ha ispirato la storia di E CANTAVAMO ALLA LUNA.
Foto di La Nuova Luna Parco Archeologico Seleni Nuraghe Gennacili
dal prologo del romanzo:
Airam salì sopra la sacra roccia sporgente sullo strapiombo e gridò con voce alta e potente: «Voglio una figlia!». «Voglio una figlia!» urlò ancora più forte «Voglio una figlia!». Non ci fu eco. La vallata era aperta, senza ostacoli, degradava verso la pianura e il mare. Airam aspettò una risposta che non arrivò. Solo il silenzio l'aveva ascoltata. Un silenzio che soltanto la notte può recare. Ingombrante silenzio portatore di solitudine. Allora Airam prese una lama affilata e incominciò a tagliarsi le trecentoventi treccioline che le ornavano il capo. Una ad una caddero a terra. Il debole vento le faceva danzare in un mulinello ai suoi piedi ma non le disperdeva. Neanche una ne cadde giù dalla roccia. Continuarono a ricordarle, con quel loro vorticare, il tempo della sua vita fertile. Trecentoventi lune erano passate dal suo primo mestruo.
(Pia Deidda, E cantavamo alla luna, Zènìa, 2011)
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Pia |
Inserito il - 08/12/2012 : 11:45:24 In questo spazio vi parlerò del mio romanzo "E cantavamo alla luna". Un caro saluto a tutti voi
Airam, ultima sacerdotessa di un antico culto lunare nuragico officiato in Ogliastra, vive il dolore di non aver ancora avuto una figlia femmina alla quale tramandare i suoi poteri divinatori e oracolari. La consapevolezza della fine del suo mondo diventa più concreta all'arrivo dei romani che si impongono come conquistatori e dominatori. Ispirandosi ai resti nuragici presenti nel bosco Seleni di Lanusei in località Genna 'e Cili (Porta del Cielo) l'autrice costruisce, con una narrazione intensa e poetica, un frammento dell'antica storia sarda avvolgendola in un'aura mitica.
Pia Deidda E cantavamo alla luna Zènìa editore 12,50 euro
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Pia |
Inserito il - 21/03/2012 : 23:27:54 http://www.ogliastratv.it/component...renoble.html |
Pia |
Inserito il - 20/03/2012 : 12:15:47 |
maria |
Inserito il - 20/03/2012 : 12:15:21 Bellissimaaaaaaaaaaaa come sempre Pia |
Pia |
Inserito il - 20/03/2012 : 12:14:06 |
Pia |
Inserito il - 20/03/2012 : 12:09:30 [/center]
Il sindaco di Grenoble Michel Destot e la moglie, Mina Puddu presidente "Sardinia", il presidente nazionale dell'AITEF Abate e il presidente sardo dell'AITEF Tonino Casu.
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Pia |
Inserito il - 20/03/2012 : 12:05:04 Grazie amiche care! Sono stati due giorni stupendi all'insegna della cultura sarda. Ma anche all'insegna di suoni danze profumi sapori... Adesso posto alcune foto...
Ne approfitto per ringraziare Mina Puddu presidente dell'Associazione Regionale Sarda "Sardinia" per avermi dato questa opportunità.
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Gruppo folkloristico di Escalaplano con Jonathan della Marianna (launeddas), Tonino Casu presidente AITEF di Cagliari, Francesco Manca della Cooperativa LaNuovaLuna di Lanusei e Mina Puddu. |
maria |
Inserito il - 19/03/2012 : 07:33:18 E allora Pia com'é andataRiassunto |
Tizi |
Inserito il - 18/03/2012 : 17:18:00 Che bello Pia sono felicissima per te.....poi ci racconti com'è andata.....con fotografie! |