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Agresti |
Inserito il - 24/10/2008 : 10:47:52
QUINTO FORUM DEL LIBRO PASSAPAROLA “il potere delle parole” Cagliari, ex Manifattura Tabacchi, 8 e 9 novembre 2008
Ritorna a Cagliari il Forum del Libro. Sabato 25 ottobre la presentazione alla stampa.
Per il secondo anno consecutivo il Forum del libro “Passaparola” trova casa a Cagliari: l'8 e il 9 novembre, l'ex Manifattura Tabacchi riapre i battenti all'iniziativa nata da una felice intuizione di Giuseppe Laterza, già ideatore della rete nazionale dei Presìdi del Libro. Alla sua quinta edizione, quest'anno il Forum sceglie come tema il potere delle parole e convoca nel capoluogo sardo esperienze e competenze diverse, in arrivo da ogni parte del Paese, per ragionare e discutere su un argomento affascinante e di stringente attualità: scrittori, filosofi, giuristi, editori, lettori, musicisti, librai, giornalisti, politici. Fra i tanti ospiti previsti, Glauco Benigni, Remo Bodei, Felice Casson, Paolo Crepet, Maurizio Cucchi, Piero Dorfles, Lorenzo Fazio, Peter Gomez. Per due giorni, lo spazio dell'ex Manifattura Tabacchi tornerà ad essere teatro di dialogo e di riflessione sulla parola scritta e sulle sue conseguenze, ma non solo: oltre agli incontri e ai dibatti, il programma annuncia infatti letture, momenti di musica e di teatro, una mostra fotografica e, naturalmente, uno spazio dedicato ai libri. Promosso dalla Regione Autonoma della Sardegna, la Compagnia di San Paolo e la Fondazione Banco di Sardegna, e organizzato dai Presidi del Libro della Sardegna, l’Associazione Forum del Libro e i Presìdi del Libro il quinto Forum del Libro verrà presentato alla stampa sabato mattina (25 ottobre) a Cagliari, al Caffè degli Spiriti (sul Bastione di Saint Remy). All'incontro con i giornalisti, che avrà inizio alle ore 11:30, parteciperanno l'assessore al Turismo della Regione Autonoma della Sardegna Luisanna Depau e il presidente dei Presìdi del Libro della Sardegna Giorgio Todde. Trovate l'intero programma sul sito:
http://www.forumpassaparola.org/
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Giovannino |
Inserito il - 08/11/2008 : 11:50:18 Succede che qualcuno dimentichi persino la testa (io) ma l'ho ritrovata in fondo al secchio. Ho scritto un romanzo sardo "da Buio a Buio" di cui ve ne anticipo la prefazione
PREFAZIONE
Una storia vissuta e romanzata. Una cornice di stenti, disgrazie e dolori. Un uomo, una famiglia, e l’angosciante peso di colpe punite dal crudele destino; da una natura selvaggia che non da’ scampo né ai poveri e né ai ricchi. La bicicletta è più dura dei passi verso le sabbie del Sinis, per un poco di pane ed un bicchiere di vino, per una illusoria speranza di un domani migliore. Ed il lavoro non riesce a pagare il dolore di un uomo, la sua disgraziata esistenza annullata ogni giorno dal tempo, e da un ignoto padrone che non fa sconti. Srabadoi è una moltitudine, una folla infinita, nei secoli prima ed in quelli futuri, una figura che si accomuna al vino, al pane e alla terra che si riprenderà quanto gli è stato tolto. Ma tutto l’ambiente di vita contribuisce allo scenario angusto di un paese di terra, di mattoni essiccati al sole e di strade polverose d’estate e fangose d’inverno. Ma neppure Srabadoi meritava tanto castigo in sì tanto disagio, neppure Gregori, Mondicca e Antonicangela. Forse la conseguenza è stata l’esasperata educazione dei padri o un lunario povero e senza speranza. Non possiamo saperlo né ora né mai. Srabadoi non vive, arranca, campa come un insetto nelle sterpaglie, dentro le casette di mattoni crudi, con finestrelle simili ad occhi spenti, ed ai camini dal faticoso respiro. Un paese di vizi e poche virtù. Vite segnate fin dalla nascita dall’intorno brullo, rurale, che si guadagnavano il pane e un bicchiere di vino a seconda del capriccio delle stagioni. Oggi molte cose sono cambiate, dimenticate, lontane, e, forse, questa storia è una testimonianza tutta da ridere.
G. Serra
Sic transit gloria mundi! |
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