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annika
Nuovo Utente
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Inserito il - 22/11/2007 : 16:32:10
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Risorgerai sempre piu bella ! tante ne hai viste, tante ne hai passate Predoni,Pirati,guerrieri ladri,incendiari, stupratori ,imbroglioni, la tua radice forte li ha cacciati, Respira bene dai.. io sono con te.. unica rimarrai...
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John tutor
Salottino
Utente Senior
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Inserito il - 22/11/2007 : 17:17:57
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... e lucciole luminose tutte insieme rischiareranno la crescita dolorosa dei ginepri, la soglia nuova dei quercieti,
tutte insieme, saluteranno di nuovo cuori che nel petto ci donasti con memorie sotterranee e stelle.
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lydiemaria
Salottino
Utente Medio
Nota:
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Inserito il - 02/12/2007 : 20:58:12
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Il mio cuore è triste e l’alma mia è morta O Sardegna mia che sei volata nell’azzurro. Ho nostalgia di te del tuo dolce viso dell’oro scintillante del tuo mare sognato del tuo dolce incanto del profumo della tua terra Ho bisogno di te, elisir d’amore Tu sei svanita e con te anche la mia felicità La mia memoria è l’unico rifugio Dei miei tanti momenti di tristezza E piango.
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francesco44
Salottino
Utente Medio
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Inserito il - 09/01/2008 : 01:56:04
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Con gran fatica ho raccolto in un unico documento tutti versi scritti nelle 7 pagine. Provo a postarli tutti assieme, sperando che il programma lo consenta. Avvertenza: il trattino tra un gruppo di versi ed un altro indica che questi gruppi di versi sono di un unico autore. Le parentesi (( )) racchiudono temi che forse non rispondono molto a quello lanciato da Tranquillo. Al quale va il massimo apprezzamento per questa splendida iniziativa.
TERRA MIA
Graniti scolpiti dal silenzio osservano, maestosi e fieri, il nostro incerto camminare.
Pensieri raccolti nei nuraghi rispondono, testimoni della storia di tempi arcani.
Genti silenziose osservano apparentemente diffidenti ma pronte per fiducia a donare il cuore...
Cuore e silenzio, ogni tanto infranti, da gesti barbari di indegni figli tuoi.
Sì, anche questo è vero, ma lacrime amare di madri hanno pagato doppiamente gli errori del tempo.
E per questi errori hai pianto anche tu, madre, terra sensibile prosciugata dalle lacrime.
Possano quelle lacrime un giorno lenire l'arsura della terra arida della solitudine del tempo.
Terra, a volte arida a volte generosa riempi i nostri cuori che da te sono lontani.
Tu ci richiami da paesi lontani, in te si nasconde il segreto delle nostre speranze.
Il tuo silenzio ci ha inebriato di forza, forza per subire, forza per reagire, forza per allontanarci.
La lontananza ci ha pervaso di nostalgia e il bisogno di te irradia i nostri giorni.
L'averti sempre accanto ci lasciava quasi indifferenti, la lontananza ha partorito in noi la passione.
Come quel canto di chi aveva girato il mondo e non aveva visto il sorgere del sole.
Come la tristezza di chi aveva girato il mondo, rimpiangendo la serenità che tu gli davi.
Vorrei ancora respirare i tuoi colori di farfalla, librandomi come un grifone, vigile sul tuo candore.
Porterò nel cuore il verde dei tuoi campi, i canti delle messi, i pampini rossi e le storie al focolare.
E, nella solitudine, mi ciberò di essi, dolci ricordi incastonati nell'amarezza quotidiana.
Nei colori mutevoli delle tue acque rivedo me bambino gioioso ed impetuoso... ora i tuoi flutti sommuovono i ricordi
tra i profumi di ginepro di mirto e lentisco ti lasciavo, terra mia con il desiderio di presto tornare
Ti ho abbandonata , ma del tuo amor ho continuato a nutrirmi, Un dì come il figliol prodigo tornerò da te.
E tu, per perdonarmi, ti vestirai di primavera, di fiori e profumi, che avvolgeranno il mio rimorso.
Torna e sulle bianche scogliere scriveremo le poesie nate dal cuore progetteremo insieme un mondo d'amore.
Quell'alba lenirà il lungo silenzio ed i nostri bimbi impareranno ad amare il suono dolce di una lingua antica...
... "o ninniu bellu, sesi sa vida mia, isposu de mama, fillu de Maria, candu t'appu fattu, apu biu sa luxi, candu t'apu biu, mi seu fatta sa gruxi"
Quella nenia riecheggerà nel lungo silenzio ed anche i loro bimbi impareranno ad amare il suono dolce di una lingua antica.
Ricuciremo lo strappo del tempo, ci riapproprieremo dei nostri canti, nostre saranno le albe, nostri i tramonti, i colori dei campi e i sussurri del mare.
Donne vestite di nero sussurrano rosari preghiere che il tempo inesorabile non cancella dagli animi in pena...
Il tempo non cancella, ma in una nuova realtà si scoprirà il senso del soffrire e il dolore sarà elevato a dignità suprema.
E tu, Terra mia, continuerai a sorridere con noi, davanti al sole, a piangere con noi, davanti alla luna, ad amare noi, le tue stelle.
Ci sentiremo tutti fratelli, scopriremo d'avere un Dio per padre, Egli tergerà ogni nostra lacrima, trasformerà il nostro lutto in danza.
E riconoscero' di te i profumi trasportati dal vento, che dolci ricordi riportano alla mente.
L'ombra del nuraghe nel suo silenzio maestoso gigante d'un passato antico, di sofferenti,indomite genti...
ogni giorno, intimamente, le mie radici crescono dentro te, sento il battere del mio cuore nel suono dei tuoi silenzi
con ali di grifone attraverso verdi distese con l'occhio atterrito del cerbiatto vedo il fuoco arrivare altri esseri con me corrono verso il mare...
...ma non dobbiamo aver paura, non abbiamo paura, non avremo mai paura, il tuo silenzio, arcigno scudo contro il rumore degli invasori.
donami il tuo silenzio... non sussurrare al vento quello che non mi puoi dire ma cogli dai miei scogli...il rumore....
... il rumore di battaglie passate, che il tempo ha trasformato in sussurri di memoria, sempre più leggeri e lontani.
Un jour je t'emmenerai là bas... là ou notre amour grandira... la ville est faite de lumières... tu verras comme la mer est belle.....là bas...
Là bas j'ai laissé mon enfance... pour mieux vivre ma vie en France.... je n'ai fait que suivre mes parents.... ...mais Dieu ...que la vie etait belle .....en ce temps là.....
Ma l'infanzia ha lasciato in me il segno di canti e balli colorati e gai che oggi rinnovano una tradizione nobile ed antica
Nobile ed antica terra di poeti da te non ho avuto questo dono provo a poetar per te donandoti solo ciò che sono
Sono tua figlia nell'azzurro che sussurra sfiorando il mare nei campi di grano percorsi dai brividi del vento...
Pouvoir t'offrir des coquillages... du sable fin le gout de la nuit.. pouvoir voler sur les nuages... sur les vagues faire l'amour de minuit...
Andare avanti gli occhi spenti oramai... ....per solo luce ho il tuo amore.... ....ti dico addio ma non piangere per me... ....ti lascio una canzone....il cuore..
Nel cuore si custodisce ogni palpito d'amore, sarà la tua canzone a far tornare la vita.
E tu vedrai....vedrai...il sole... ....senza di me...senza di me.. ....e tu nel buio resterai da sola.. senza di me ..senza di me...
Una canzone d'amore... di me ti resterà....... ......una canzone sul cuore..... ....solo per te ...io solo con te...
n giorno laggiu...ti portero... .....là dove il nostro amore crescerà.. ......la città é fatta di mille luci... ....vedrai come é bello il mare..... ............................................................laggiu...
...laggiu ho lasciato la mia infanzia... ....per poter vivere meglio qui in Francia.. ...ho soltanto seguito i miei genitori.... ....ma Dio...come la vita era bella....in quei tempi..beati..
Il tempo si ferma per un attimo stupefatto di come i millenni non cancellino nell'animo il canto ascoltato e sono i gialli della ginestra il cupo verde del ginepro il tenue profumo della rosa canina a riempire gli occhi, in un sospiro di nostalgia
Sogno onde impetuose, che carezzando i tuoi fianchi, spargono nell'aria lacrime di nostalgia.
il blu dei fondali si spezza in affioranti scogli tra l'azzurra immensità cerca riposo l'inquietudine antica
di popoli lontani e navigatori che in questa terra trovarono riposo,gloria,sconfitta.
Il filo della storia lega aspirazioni e speranze di antiche genti, i sogni si rincorrono alla ricerca di un paradiso perduto.
L'alba annuncia lo splendore di un nuovo giorno. Sono passate le nubi tempestose come un fiore è sbocciato l'amore.
E nella serenità del sole che nasce, i rintocchi del tempo scandiscono i ricordi. - Ricordi di giochi nelle aie rumorose, ricordi inquieti nelle sere silenziose - Di persone andate, scolpite nell'anima che non ci abbandoneranno mai, mai, mai.... - E il ricordo di te, mistica terra di emozioni, mi rasserena nella grigio dei temporali.
Nei pagliai, fra le montagne di paglia imballata noi giocavamo liberi. Non sapevamo che il mondo ci avrebbe diviso fra emigrazione, politica, lotta di classe.
E il sole sorge ancora proprio come ieri, l'orizzonte ce lo dona e poi ce lo ce lo riprende. - Quando chiudiamo gli occhi, nel cuore la stanchezza, nei sogni il tuo orizzonte, intriso di speranza.
a lontananza è dura, per questo sono tornata, solo fra le tue braccia, sento d'essere amata
e ne sei andato da me lontano dopo che io ti ho insegnato a vivere, dopo che io ti ho insegnato ad amare. - Senza di te io mi sento terra arida e a nessuno mai più insegnerò a vivere, a nessuno mai più insegnerò ad amare.
....SI...ma ......una canzone d'amore.. .......di me ti resterà.... ....una canzone sul cuore....solo per te ...io solo con te..
Se sono stanca mi canti una nninnia, Se son felice canti a durusia, fra le tue braccia tienimi, cara terra mia.
E anche se non uso il verbo della tua storia, tu mi ascolti e capisci, comunichiamo in silenzio, io e te. - Il silenzio che mi hai donato perchè udissi suonare il vento, il silenzio che mi hai insegnato perchè capissi gli altri. - Il silenzio che mi hai lasciato perchè apprezzassi i battiti della mia vita, il silenzio che mi hai tolto perchè apprezzassi il silenzio.
Nella solitudine del mio cuore in tumulto, nell'arido deserto del mio nulla, misteriosa e discreta scendeva la tua presenza. - E per me dipingevi albe e tramonti e ti sentivo nella brezza del mattino, nello splendore del sorgere di ogni nuovo giorno. - E a dispetto della porta chiusa a spranghe dal destino, tu me ne aprivi mille, terra mia, verso una nuova aurora di vita. - E mie diventavano le tue albe, miei i tuoi tramonti e sentivo nel cuore, dolcissima, la musica del tuo canto
E con la complicità del vento si piegarono in un grande inchino, come per darmi il benvenuto ed i miei occhi s'illuminarono dall'emozione.
In questo giorno di affetto e ricordi la mia gratitudine silenziosa vola, attraversa il mare e va da voi, amate e onnipresenti madri.
Madre che ti sei trasferita dalla tua casa al cuore dei tuoi figli adorata presenza sempre sarai pace vera nel tuo ricordo.
Dolce pianura da nord verdeggia, maestosa montagna da est troneggia, da ovest visioni di luce fra i monti, rubo a Dio i suoi tramonti.
L'occhio si perde tra questa immensità ed il cuore ha un battito più intenso, - perso vaga il pensiero con nuvole tanto leggere...
Al di là dei monti, al di là del mare un sogno nascosto ci sarà; - i miei sogni e i tuoi sogni un cuor solo e un'anima sola.
E quando il sole cesserà di essere e la luna non potrà più giocare a nascondino, tu sarai lì, terra mia, in trepida attesa di un nuovo sole che ti ridia vita.
Tra gli strati della terra scura un seme d'ulivo sprigiona la sua forza sarà tronco e rami - quando un giorno questa bimba vi salirà avvistando da terra il tuo ritorno
Or penso che anche tu nel cuor tuo sia conscia di aver tradito alcuni figli tuoi... - e imprechi perdono aiutata dal vento piegando le fronde che sfioran la terra.
Madre serena, madre paziente, raccontami ancora della tua gente. -Ti racconterò un giorno di vita vera, uno dei tanti… in primavera: Il canto del vecchio giù nel cortile, il cuculo il sole saluta gentile, carezza di tortora fruscio di piume …e alla sera… concerto di rane ascolto dal fiume.
Ed ora che le lacrime strozzate si mostrano indifese alle ingiustizie della vita, imploro un briciolo della tua forza per cercare di ingoiarle, benchè amare.
[Baroniesa ha scritto:
da una "Disisperada" di Maria Carta
Fizos mios chi sezis a istolu partidos pro suerare in terra anzena, mai sos cantos bos morini in sas venas e pedides a ognunu consolu pesade bogh'e rundine simbolu, torrade... deo puru sò in pena... ------------------------------------------------------ Cantu t'appo intendiu mia cando in pizzinnìa sa ghiterra de Cabitza e sos cantos de Zizi e Pazzola iscultaia.
Cantu t’appu intendiu mia cando in Logudoro dillos dae su coro e ballos dae sa oghe de Maria.
Cantu t’appu intendiu mia cando enia in sa cavalcada in processione sos costumes de sos sardos cun ziu Padore.
Sos crabittos de sa Jara su turrone de Tonara barone sa tirannia libera sa zente tua.
..........]
Nelle tue orme e nell'eco di antichi canti trarremo linfa vitale per i nostri giorni; - un nuovo virgulto spunterà dal tuo tronco e tu l'alimenterai con le tue radici.
Che tristezza vederti vestita di lutto, con le vesti bruciate dai figli assassini. - La coltre di cenere soffoca il tuo urlo di dolore, le nostre lacrime faranno germogliare nuove vesti. - Perchè li perdoni, madre? Perchè li chiami sempre figli tuoi? E' forse questo l'amore? Perdonare chi ti uccide?
Staccati dalle loro radici i figli non faranno molta strada e ogni mamma sa che torneranno al vecchio casolare. - Coltiveranno di nuovo il grano, pianteranno le vigne, vivranno in terra libera che non bruceranno mai più.
Da tanto non sentivo la Tua sinfonia d'autunno: il frastuono del mare che respira, il sibilo del maestrale che lo incita, questo è il Tuo cuore che pulsa.
((Bisogna tornare bambini per riscoprire il senso vero delle cose, per ritrovare integra la realtà nella purezza della sua essenza.))
((bisogna tornare bambini per assaporare l'antico per rimembrare la spensieratezza per accoccolarsi nelle sere di tormenta bisogna tornare bambini per comprendere meglio il presente e guardare allo stesso modo tutto ciò che racchiude la parola amore))
((Non si deve tornare bambini bisogna rimanerci bambini !!!! bisogna continuare a giocare bisogna continuare a sognare bisogna continuare a ridere !!! La vita lo pretende !!!! ))
...e non stancarsi mai nel contemplare l'alba che rifiorisce ogni mattina leggiadra danzatrice colorata ambrosia profumata.
Non stancarsi mai di tutto il vero che ci resta velo a volte e muse: bianche nubi argentate vuoti che ritornano senza far rumore, come un profumo.
..come un profumo ritorni a me isola d'oro come graal ritrovato mionido di bene e di male. Tornano tenui pensieri, quieti, come il ritorno del cuore.
E i sospiri allontanano il grigio pensiero del tempo passato ad inseguire le cose che vane hanno pur ferito tanto a fondo. - Allora si libra l'immagine gioiosa,ridente del tempo che ancora pian piano ci sfiora per regalarci sussurri nuovi.
Mia terra, Madre amica, sorella, sento solo voci lontane a volte profumi di pane tra mirti, ginepri ed ulivi contorti; madre, dammi un pertugio, tu ti prendesti tutte le stelle, dimmi del ..sole.
Dimmelo qui, qui sul greto ormai vinto che scoiattola amori confusi e confitti. - Si, dimmelo qui, in questo scialle di stelle.
Sarda,o mia sarda in questo mare che è troppo mare in questo sole che è troppo sole in questa terra che è troppo terra in questo amore che è troppo amore per te ,mai più starò senza di te o mia terra meravigliosa,arida e splendente,con paesaggi di infinito cielo con scorci di nuvole che si nascondo negli alberi ingialliti dal sol. dove vorrei se non in questo mare in questo sole in questa terra sarda come l'anima dei suoi nuaghi....
Risorgerai sempre piu bella ! tante ne hai viste, tante ne hai passate Predoni,Pirati,guerrieri ladri,incendiari, stupratori ,imbroglioni, la tua radice forte li ha cacciati, Respira bene dai.. io sono con te.. unica rimarrai...
... e lucciole luminose tutte insieme rischiareranno la crescita dolorosa dei ginepri, la soglia nuova dei quercieti, - tutte insieme, saluteranno di nuovo cuori che nel petto ci donasti con memorie sotterranee e stelle.
Il mio cuore è triste e l’alma mia è morta O Sardegna mia che sei volata nell’azzurro. Ho nostalgia di te del tuo dolce viso dell’oro scintillante del tuo mare sognato del tuo dolce incanto del profumo della tua terra Ho bisogno di te, elisir d’amore Tu sei svanita e con te anche la mia felicità La mia memoria è l’unico rifugio Dei miei tanti momenti di tristezza E piango.
mie poesie tradotte in sardo da tante/i care/i amiche/ci c/o: Tutti i Forum -> Cultura in Sardegna -> Scrittori di Paradisola -> Traduzione in sardo di poesie ----------------- ICHNUSA LIBERA!
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UtBlocc
Utente Bloccato
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Inserito il - 09/01/2008 : 11:32:26
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Francesco, ma sono bellissime!!! Mi sono commossa davvero. Complimenti. Sei un grande poeta.
C'è una storia nella vita di ogni uomo.
Shakespeare
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francesco44
Salottino
Utente Medio
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Inserito il - 09/01/2008 : 18:18:40
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ALT ALT Fermi tutti!!
Non è roba mia, neppure una riga! Ho solo raccolto tutti versi scritti da tutti i partecipanti a questa discussione.
Merito e responsabilità loro:
_________________________ mie poesie tradotte in sardo da tante/i care/i amiche/ci c/o: Tutti i Forum -> Cultura in Sardegna -> Scrittori di Paradisola -> Traduzione in sardo di poesie ----------------- ICHNUSA LIBERA!
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John tutor
Salottino
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Inserito il - 09/01/2008 : 19:08:35
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Bravo!!! potevi però chiedermi il permesso!!! scherzo!!!! bel collage, ciao
NDA HUGO
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francesco44
Salottino
Utente Medio
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Inserito il - 10/01/2008 : 02:05:27
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Una volta mi dissero un detto siciliano che fa più o meno così:
"Una volta che una parola ti è uscita di bocca non è più tua".
Una volta che scrivete sul forum non è più roba vostra ma di tutti noi. Quindi non ci sono permessi da chiedere!!
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Albertina
Salottino
Utente Mentor
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Inserito il - 10/01/2008 : 08:11:18
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| francesco44 ha scritto:
Una volta mi dissero un detto siciliano che fa più o meno così:
"Una volta che una parola ti è uscita di bocca non è più tua".
Una volta che scrivete sul forum non è più roba vostra ma di tutti noi. Quindi non ci sono permessi da chiedere!!
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Beh, io non stabilirei regole sui detti siciliani. Non perché abbia qualcosa contro i siciliani, ma perché è più semplice affidarsi al buon senso. E buon senso è "a ciascuno il suo". E la roba scritta nel forum rimane di chi l'ha scritta.
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francesco44
Salottino
Utente Medio
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Inserito il - 10/01/2008 : 13:17:38
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Se qualcuno vuol scopiazzare una mia idea o una mia frase o un mio verso,
io me ne infischio.
Non ci tengo al copyright, forse perchè non sono possessivo.
Al punto che le traduzioni in sardo di certe mie poesie le considero un prodotto più di chi le ha tradotte che mie. Pensa un po'. Ed infatti ho aggiunto sotto la poesia tradotta il nome del traduttore, non il mio.
Se qualcuno ricorda una cosa scritta da me mi fa piacere, ma non mi interessa se non si ricorda che l'ho scritta io. Tanto meno gli correrei dietro per ricordarglielo.
Se qualcuno copiasse e pubblicasse a proprio nome una cosa scritta da me, la figuraccia la farebbe lui, non io che mi limiterei a sorridere compassionevole. Poi gli chiederei i danni per punire la sua stupidità e darli in beneficenza.
Che tipo strano che sono!
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francesco44
Salottino
Utente Medio
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Inserito il - 10/01/2008 : 13:21:57
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Vi regalo queste due scritte ieri mentre rispondevo ad una email di un caro amico, poeta ma di professione, non dilettante come me.
sono secondo lo stile Haiku del XVII secolo.
Haiku 4
Lo sparviero piega la testa guarda la pernice che corre tra l'erba alta.
Haiku 5 L'usignolo trilla il suo canto dal ramo di ramo in ramo sale alle nuvole il canto si compone al mio ascolto.
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bonsai
Nuovo Utente
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Inserito il - 28/01/2008 : 17:53:28
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Sono commossa...scrivete della vostra terra con una passione non comune é bello"leggervi" un saluto da Cuneo
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bonsai |
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bonsai
Nuovo Utente
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Inserito il - 29/01/2008 : 07:32:22
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Ho scritto tutta la poesia e la farò leggere ai miei amici...grazie
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