Forum Sardegna - Preghiere e pratiche contro il malocchio
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Nota Bene: In alcuni paesi dell'OGLIASTRA , in un passato non tanto lontano, si confezionava e mangiava un raro PANE DI GHIANDE.
Le ghiande, opportunamente tostate e macinate, erano mescolate con argille, che ne moderavano l'acidità ed il sapore allappante. Questo tipo di pane viene collegato da alcuni studiosi a riti magico-propiziatori che prevedevano la "geofagia", ovvero l'ingerimento di terra, ma e' stato probabilmente conservato anche per l'atavica penuria alimentare che affliggeva i poveri delle popolazioni dell'Interno.



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ampuriesu

Utente Attivo



Inserito il - 06/01/2009 : 21:20:25  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ampuriesu Invia a ampuriesu un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
miss diamante ha scritto:

La penso anch'io come te. Pensa che al mio paese (non so che metodo usi tu) quelle poche persone che lo fanno, vanno in chiesa a prendere l'acqua benedetta.
Io credo come ho già detto, se esistono persone come te, e fanno star bene nello spirito e nella mente....ben vengano queste persone...mai dire mai nella vita.
io la faccio secondo la tradizione anglonese e vale a dire che uso due pietre raccolte negli scogli di Balai a Porto Torres vicino alle chiese di San Gavino e dell'olio. Non trovo lecito ne corretto andare in chiesa a rubare l'acqua per questi riti anche perchè l'acqua benedetta è un sacramentale della relione cristiana e li si ha la certezza che quell'elemento è benedetto da dio attraverso la figura del sacerdote. Nella pratica contro il malocchio si prega, si chiede la grazia di guarigione e con la fede tutto è possibile ma visto e considerato che la chiesa vieta in un certo qual modo queste pratiche, bisognerebbe astenersi dal prelevare qualunque cosa dal luogo di culto.




  Firma di ampuriesu 
Non importa quanto si da, ma quanto amore si mette nel dare!

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Sassari  ~ Città: valledoria  ~  Messaggi: 897  ~  Membro dal: 16/10/2008  ~  Ultima visita: 14/11/2024 Torna all'inizio della Pagina

Albertina
Salottino
Utente Mentor


Poetessa Paradisolana


Inserito il - 06/01/2009 : 22:14:09  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Albertina Invia a Albertina un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
ampuriesu ha scritto:

miss diamante ha scritto:

La penso anch'io come te. Pensa che al mio paese (non so che metodo usi tu) quelle poche persone che lo fanno, vanno in chiesa a prendere l'acqua benedetta.
Io credo come ho già detto, se esistono persone come te, e fanno star bene nello spirito e nella mente....ben vengano queste persone...mai dire mai nella vita.
io la faccio secondo la tradizione anglonese e vale a dire che uso due pietre raccolte negli scogli di Balai a Porto Torres vicino alle chiese di San Gavino e dell'olio. Non trovo lecito ne corretto andare in chiesa a rubare l'acqua per questi riti anche perchè l'acqua benedetta è un sacramentale della relione cristiana e li si ha la certezza che quell'elemento è benedetto da dio attraverso la figura del sacerdote. Nella pratica contro il malocchio si prega, si chiede la grazia di guarigione e con la fede tutto è possibile ma visto e considerato che la chiesa vieta in un certo qual modo queste pratiche, bisognerebbe astenersi dal prelevare qualunque cosa dal luogo di culto.


Ma...io non sarei così drastica. Lascerei convivere sacro e profano nelle credenze depositate nella nostra tradizione. E non mi pare che la chiesa sia poi tanto severa. L'impressione è che lasci fare.





 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Villamar  ~  Messaggi: 3638  ~  Membro dal: 29/06/2006  ~  Ultima visita: 31/07/2012 Torna all'inizio della Pagina

Giuseppe

Utente Attivo



Inserito il - 07/01/2009 : 16:49:58  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Giuseppe Invia a Giuseppe un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Albertina ha scritto:

ampuriesu ha scritto:

miss diamante ha scritto:

La penso anch'io come te. Pensa che al mio paese (non so che metodo usi tu) quelle poche persone che lo fanno, vanno in chiesa a prendere l'acqua benedetta.
Io credo come ho già detto, se esistono persone come te, e fanno star bene nello spirito e nella mente....ben vengano queste persone...mai dire mai nella vita.
io la faccio secondo la tradizione anglonese e vale a dire che uso due pietre raccolte negli scogli di Balai a Porto Torres vicino alle chiese di San Gavino e dell'olio. Non trovo lecito ne corretto andare in chiesa a rubare l'acqua per questi riti anche perchè l'acqua benedetta è un sacramentale della relione cristiana e li si ha la certezza che quell'elemento è benedetto da dio attraverso la figura del sacerdote. Nella pratica contro il malocchio si prega, si chiede la grazia di guarigione e con la fede tutto è possibile ma visto e considerato che la chiesa vieta in un certo qual modo queste pratiche, bisognerebbe astenersi dal prelevare qualunque cosa dal luogo di culto.


Ma...io non sarei così drastica. Lascerei convivere sacro e profano nelle credenze depositate nella nostra tradizione. E non mi pare che la chiesa sia poi tanto severa. L'impressione è che lasci fare.


A questo punto della nostra (amichevole) discussione a me pare che - fra i tanti quesiti possibili - si possano porre due o tre domande o, se preferite, due o tre osservazioni:
1) La convivenza delle due medicine (scientifica e popolare), in Sardegna, ha una ruolo, una funzione, un significato, e quale? Identitario, folkloristico, culturale, comunitario? Economico, educativo?
2) La medicina popolare ha una reale (non fittizia, non apparente, non suggestiva, non presunta...) attività curativa, inaccessbile o sconosciuta alla medicina ufficiale? In questo caso, contribuisce al progresso e alla conoscenza dei fattori morbosi? Anticipa le future conquiste della scienza? Funge da cavia utile e involontaria?
3) Poiché in realtà, in un'isola dalle molte lingue e dai molti costumi e dai tanti isolamenti preclusivi, esistono anche molte medicine popolari frutto di tanti precedenti tentativi fruttuosi e infruttuosi, la loro pratica (non codificata e mutevole) è causa di possibili danni - magari anche gravi - alla salute? Basterebbe il ritardo o il rifiuto (o la semplice non conoscenza) delle corrispondenti terapie scientifiche.
Attorno a questi temi si sono esercitati e impegnati i principali intellettuali della Sardegna.
Salute a tutti.




Modificato da - Giuseppe in data 07/01/2009 16:52:01

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Cagliari  ~  Messaggi: 593  ~  Membro dal: 09/11/2008  ~  Ultima visita: 20/02/2012 Torna all'inizio della Pagina

Albertina
Salottino
Utente Mentor


Poetessa Paradisolana


Inserito il - 07/01/2009 : 18:00:29  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Albertina Invia a Albertina un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
La conoscenza e l'attenzione verso la medicina popolare può servire a recuperare il patrimonio delle culture subalterne che possono custodire conoscenze che magari non sono state ancora utilizzate dalla medicina scientifica ( es. proprietà curative di certe erbe ecc. ).
Però bisogna vigilare perché la medicina popolare non sia d'intralcio a quella scientifica. Insomma le due culture devono convivere con la funzione di arricchirsi vicendevolmente.





 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Villamar  ~  Messaggi: 3638  ~  Membro dal: 29/06/2006  ~  Ultima visita: 31/07/2012 Torna all'inizio della Pagina

santobevitore

Utente Medio


Inserito il - 07/01/2009 : 19:16:28  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di santobevitore Invia a santobevitore un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
é possibile che la sussistenza delle forme di medicina tradizionali possa essere sia un fattore identitario -chi ne fa uso dimostra di credere nelle stesse cose in cui hanno creduto i suoi avi- sia culturale -la consapevolezza di recuperare ciò che sembrava definitivamente perduto, oggi interessa un certo numero di Sardi. Tuttavia, è anche possibile che in alcuni casi, possa trattarsi di un recupero folkloristico, il più deleterio credo, e mi riferisco a certi balletti inscenati per i turisti oad alcuni amuleti sfoggiati come gioielli senza che se ne conosca il valore magico/apotropaico.
Infine, nelle convinzioni di molti, trattandosi di rimedi naturali, credo che valga il concetto "male non fa, bene non si sa", per cui vale la pena di provare anche questo, oltre i rimedi della medicina ufficiale.




 Regione Sardegna  ~ Prov.: Oristano  ~ Città: Cabras  ~  Messaggi: 443  ~  Membro dal: 25/08/2008  ~  Ultima visita: 20/07/2012 Torna all'inizio della Pagina

ramon_65

Nuovo Utente


Inserito il - 08/01/2009 : 16:46:15  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di ramon_65 Invia a ramon_65 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Una domanda.
E' possibile che il malocchio sia stato fatto ad una squadra di calcio? Sono anni che siamo sfigatissimi. Ci sono rimedi? Rispondetemi pure a ramon_65it@yahoo.it
Grazie




 Regione Lombardia  ~  Messaggi: 1  ~  Membro dal: 08/01/2009  ~  Ultima visita: 08/01/2009 Torna all'inizio della Pagina

Albertina
Salottino
Utente Mentor


Poetessa Paradisolana


Inserito il - 08/01/2009 : 18:23:43  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Albertina Invia a Albertina un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
ramon_65 ha scritto:

Una domanda.
E' possibile che il malocchio sia stato fatto ad una squadra di calcio? Sono anni che siamo sfigatissimi. Ci sono rimedi? Rispondetemi pure a ramon_65it@yahoo.it
Grazie


Penso che il rimedio sia quello di allenarvi di più. Troppo semplice dare le colpe al malocchio!!!





 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Villamar  ~  Messaggi: 3638  ~  Membro dal: 29/06/2006  ~  Ultima visita: 31/07/2012 Torna all'inizio della Pagina

Giuseppe

Utente Attivo



Inserito il - 08/01/2009 : 19:19:17  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Giuseppe Invia a Giuseppe un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Albertina ha scritto:

La conoscenza e l'attenzione verso la medicina popolare può servire a recuperare il patrimonio delle culture subalterne che possono custodire conoscenze che magari non sono state ancora utilizzate dalla medicina scientifica ( es. proprietà curative di certe erbe ecc. ).
Però bisogna vigilare perché la medicina popolare non sia d'intralcio a quella scientifica. Insomma le due culture devono convivere con la funzione di arricchirsi vicendevolmente.


b]Scrive SANTOBEVITORE:[/b]

Infine, nelle convinzioni di molti, trattandosi di rimedi naturali, credo che valga il concetto "male non fa, bene non si sa", per cui vale la pena di provare anche questo, oltre i rimedi della medicina ufficiale.[

Affermazioni che condivido, con una sola modesta riserva:
"Male non fa"

Siamo sicuri?
Sicurissimi?
Chi e quando se ne accorge, se fa male?
E se per questa medicina "che non fa male" sto trascurando l'altra medicina, quella scientifica e sperimentata? quella che probabilmente "fa bene".
Che la medicina popolare abbia fornito materiale (non solo per la fitoterapia) alla medicina ufficiale credo che non ci siano dubbi. Alcune pratiche popolari, del resto, sono entrate per qualche tempo anche nella medicina ufficiale, ad esempio il salasso e le sanguisughe.
Grazie per i vostri contributi.






Modificato da - Giuseppe in data 08/01/2009 19:19:55

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Cagliari  ~  Messaggi: 593  ~  Membro dal: 09/11/2008  ~  Ultima visita: 20/02/2012 Torna all'inizio della Pagina

Albertina
Salottino
Utente Mentor


Poetessa Paradisolana


Inserito il - 08/01/2009 : 19:27:11  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Albertina Invia a Albertina un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Giuseppe ha scritto:

Albertina ha scritto:

La conoscenza e l'attenzione verso la medicina popolare può servire a recuperare il patrimonio delle culture subalterne che possono custodire conoscenze che magari non sono state ancora utilizzate dalla medicina scientifica ( es. proprietà curative di certe erbe ecc. ).
Però bisogna vigilare perché la medicina popolare non sia d'intralcio a quella scientifica. Insomma le due culture devono convivere con la funzione di arricchirsi vicendevolmente.


b]Scrive SANTOBEVITORE:[/b]

Infine, nelle convinzioni di molti, trattandosi di rimedi naturali, credo che valga il concetto "male non fa, bene non si sa", per cui vale la pena di provare anche questo, oltre i rimedi della medicina ufficiale.[

Affermazioni che condivido, con una sola modesta riserva:
"Male non fa"

Siamo sicuri?
Sicurissimi?
Chi e quando se ne accorge, se fa male?
E se per questa medicina "che non fa male" sto trascurando l'altra medicina, quella scientifica e sperimentata? quella che probabilmente "fa bene".
Che la medicina popolare abbia fornito materiale (non solo per la fitoterapia) alla medicina ufficiale credo che non ci siano dubbi. Alcune pratiche popolari, del resto, sono entrate per qualche tempo anche nella medicina ufficiale, ad esempio il salasso e le sanguisughe.
Grazie per i vostri contributi.





Grazie a te, Giuseppe per la tua grande apertura; sempre un piacere leggerti.





 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Villamar  ~  Messaggi: 3638  ~  Membro dal: 29/06/2006  ~  Ultima visita: 31/07/2012 Torna all'inizio della Pagina

Tizi
Salottino
Utente Virtuoso



Inserito il - 08/01/2009 : 20:18:14  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Tizi Invia a Tizi un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Santobevitore ha scritto:
Leggendo tutti questi diversi punti di vista mi sono accorto che tanti hanno riportato fatti, sensazioni e opinioni che ho già sentito quando mi è capitato di ascoltare persone che discutevano di questi fenomeni.
Personalmente non credo a queste cose ma ci credeva mia nonna, come una cosa normale che faceva parte della vita. E mi accorgo che nonostante il passare degli anni anche al mio paese non diminuisce l'interesse e la fiducia verso queste pratiche. Credo che coloro che si dedicano a questo genere di pratiche -spesso persone buone che agiscono veramente senza fini di lucro, col solo intento di fare del bene- abbiano lo speciale dono di saper ascoltare le esigenze della persona malata, cosa che invece manca a molti medici. Queste persone agiscono con tempi che non sono quelli della medicina moderna, propongono delle soluzioni meno invasive, si prendono cura della persona malata. Tutto questo non può che far bene al "paziente" migliorando la sua situazione psicologica e quindi creando un clima favorevole per la guarigione. In altre parole, in alcuni casi, anche l'acqua e zucchero, se data con umanità, può incoraggiare a lottare per guarire. Spero di aver spiegato quello che intendevo dire... Saluti a tutti.

Anch'io non credo al mal'occhio, sono d'accordo con quanto scrivi...,
penso che sia molto importante saper ascoltare il malato, in molti casi non basta solo prescrivere la medicina ma l'umanità con cui questa viene data è importantissima, incoraggiare il paziente a lottare credo sia vitale e soprattutto è neccessario credere in se stessi, molto conta il fattore psicologico.
Credo alla medicina popolare e al potere curattivo delle erbe, molto meno invasiva di quella tradizionale, ma comunque penso che le due devono convivere.





  Firma di Tizi 

Panorama

Villa Sant' Antonio (Or)

..un altro meraviglioso angolo di Sardegna

 Regione Sardegna  ~ Prov.: Oristano  ~ Città: Villa S. Antonio/Orbassano  ~  Messaggi: 4943  ~  Membro dal: 10/09/2008  ~  Ultima visita: 01/06/2020 Torna all'inizio della Pagina

santobevitore

Utente Medio


Inserito il - 08/01/2009 : 20:28:53  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di santobevitore Invia a santobevitore un Messaggio Privato  Rispondi Quotando


Siamo sicuri?
Sicurissimi?
Chi e quando se ne accorge, se fa male?
E se per questa medicina "che non fa male" sto trascurando l'altra medicina, quella scientifica e sperimentata? quella che probabilmente "fa bene".
Che la medicina popolare abbia fornito materiale (non solo per la fitoterapia) alla medicina ufficiale credo che non ci siano dubbi. Alcune pratiche popolari, del resto, sono entrate per qualche tempo anche nella medicina ufficiale, ad esempio il salasso e le sanguisughe.
Grazie per i vostri contributi.

[/quote]
Bè no, non sono proprio certo che non possa fare male...Penso che in questo caso sia una questione di scelte che scaturiscono dalle convinzioni di ciascuno. Chi è assertore convinto della medicina naturale respinge con forza qualsiasi forma di medicina tradizionale perchè probabilmente la percepirà come una sorta di veleno, un prodotto sintetico estraneo all'organismo; al contrario chi opta per le cure tradizionali lo fa convinto di scegliere ciò che è più moderno, e che per questo dovrebbe essere più efficace. Io penso che, risalendo indietro nel tempo, alla base della medicina attuale ci sia per forza la medicina naturale. Sanguisughe e salassi sono stati, almeno fino all'800 credo, medicina ufficiale. Molti rimedi, superati dalle nuove sperimentazioni, sono poi rimasti a livello popolare, senza che se ne capisse fino in fondo l'efficiacia (penso a certe erbe il cui valore terapeutico è riconosciuto per trasmissione orale, senza che si conoscano veramente le loro proprietà).
Grazie a te Giuseppe, è un piacere leggere ciò che scrivi e chiacchierare con te!




 Regione Sardegna  ~ Prov.: Oristano  ~ Città: Cabras  ~  Messaggi: 443  ~  Membro dal: 25/08/2008  ~  Ultima visita: 20/07/2012 Torna all'inizio della Pagina

Giuseppe

Utente Attivo



Inserito il - 09/01/2009 : 09:29:50  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Giuseppe Invia a Giuseppe un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Durante una trasmissione radiofonica, dialogando a distanza con un profondo conoscitore della Sardegna (bravissimo nel suo campo!), mi è capitato di sentire ancora l'identificazione (quasi o del tutto esclusiva) della medicina popolare con la fitoterapia, con l'erboristeria ecc. ecc.
Capita anche ad altri. Capita, come si suol dire, nelle migliori famiglie...
Capita, ad esempio, di dimenticare l'imposizione delle mani e le manipolazioni, la ricerca delle fasi lunari, is affumentus, le date fatidiche (San Giovanni!), su trumentu o turmentu de pipa (la morchia), s'unguentu de cera noa, lo zolfo e il salnitro, su poddineddu (il cruschello), su luzzu (!), sa timongia, s'ollu de trigu (olio di grano), su ferru (rovente!), s'ollu de margiani/mraxani (olio di volpe), e si potrebbe continuare con i controveleni e le corna di cervo, di bue, di muflone (de murva), per finire con gli amuleti e i nastrini colorati.
Tutto questo (e altro) significa che occorre ancora conoscere e discutere, senza preconcetti, senza dimenticare cosa hanno scritto Giulio Angioni, Bachisio Bandinu e altri.
Saluti a tutti voi.




 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Cagliari  ~  Messaggi: 593  ~  Membro dal: 09/11/2008  ~  Ultima visita: 20/02/2012 Torna all'inizio della Pagina

Tzinnigas
Salottino
Moderatore




Inserito il - 09/01/2009 : 10:07:45  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Tzinnigas Invia a Tzinnigas un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Premessa: Io su queste cose sono alcuanto scettico.
Nel libro "Is mexinas Antigas" che ho letto e che ogni tanto mi capita di riguardare ci sono l prghiere per ogni sorta di male; ben 36 preghiere per guarire altrettante malattie...
Che senso può avere e come può essere esaudita una preghiera rivolta ad un Santo perchè si è ricevuto un'offesa con queste parole...
" ...A N.N. (nome della persona che ha fatto l'offesa)
Poniddi fogu in su coru,
e in sa menti,
chi no potzat riposai,
ne sezzendi, ne pappendi e ne dormendi,
basciu chi bessat a pillu,
ca m'at fattu cust'offesa....
A me sembra "leggermente" in contrasto con i cardini della rligione cristiana...





  Firma di Tzinnigas 


... Este de moros custa bandera ki furat su coro...(Cordas & Cannas)


"Ci sono due cose durature che possiamo sperare di lasciare in eredità ai nostri figli: le radici e le ali” (Hodding Carter)

 Regione Trentino - Alto Adige  ~ Prov.: Trento  ~ Città: Predazzo /Villa S. Antonio  ~  Messaggi: 4940  ~  Membro dal: 27/08/2008  ~  Ultima visita: 04/06/2020 Torna all'inizio della Pagina

Albertina
Salottino
Utente Mentor


Poetessa Paradisolana


Inserito il - 09/01/2009 : 15:07:23  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Albertina Invia a Albertina un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Tzinnigas ha scritto:

Premessa: Io su queste cose sono alcuanto scettico.
Nel libro "Is mexinas Antigas" che ho letto e che ogni tanto mi capita di riguardare ci sono l prghiere per ogni sorta di male; ben 36 preghiere per guarire altrettante malattie...
Che senso può avere e come può essere esaudita una preghiera rivolta ad un Santo perchè si è ricevuto un'offesa con queste parole...
" ...A N.N. (nome della persona che ha fatto l'offesa)
Poniddi fogu in su coru,
e in sa menti,
chi no potzat riposai,
ne sezzendi, ne pappendi e ne dormendi,
basciu chi bessat a pillu,
ca m'at fattu cust'offesa....
A me sembra "leggermente" in contrasto con i cardini della rligione cristiana...


Queste non sono invocazioni per la guarigione, e chi augura il male non può essere in grazia di Dio. E' naturale che ci sia la disapprovazione della Chiesa.





 Regione Sardegna  ~ Prov.: Cagliari  ~ Città: Villamar  ~  Messaggi: 3638  ~  Membro dal: 29/06/2006  ~  Ultima visita: 31/07/2012 Torna all'inizio della Pagina

Amon
Salottino
Utente Medio



Inserito il - 09/01/2009 : 16:06:17  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Amon Invia a Amon un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Forse non sono propriamente in tema, ma a proposito di paranormale, il CICAP ( Comitato Italiano per il Controllo delle affermazioni sul Paranormale ) ha diramato i risultati del controllo degli oroscopi del 2008, cioè le previsioni fatte a fine 2007.
Meditate gente, meditate...........
http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=273743





Modificato da - Amon in data 09/01/2009 16:06:55

  Firma di Amon 

Su Nuraxi

Barumini (Ca)

..un altro meraviglioso angolo di Sardegna

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