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Nota Bene: La più antica attestazione delle launeddas ( il tipico strumento a tre canne della Sardegna) risale ad età nuragica.
Il notissimo "Suonatore Itifallico" ritrovato a Ittiri , oggi esposto al Museo Archeologico di Cagliari, infatti, suona un flauto a tre canne.
Questo fa presumere che i nuragici possedessero un sistema musicale che prevedeva l'accordo di tre note. Si pensi che il sistema musicale dei greci antichi accordava soltanto due note!



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Paradisola Inserito il - 13/03/2008 : 21:08:19
Settimana Santa a Galtellì






In merito segnalo anche questo articolo de "La Nuova Sardegna" di oggi

Galtelì. Settimana santa e turistica
«Pasqua a Galtellì», pacchetto unico del Comune

ANGELO FONTANESI

GALTELLÌ. Pasqua e Pasquetta a Galtellì, tra gli antichi riti della settimana santa, i tesori artistici e architettonici custoditi nelle sue chiese medioevali e i tradizionali e genuini prodotti della sua gastronomia. Il tutto offerto in un unico pacchetto promosso e diffuso su tutto il territorio regionale dal Comune, dalla Pro loco, e dal centro commerciale naturale “Galtellì borgo ospitale”.
Con una operazione mediatica mirata, Galtellì cerca ancora una volta di sfruttare al meglio quello che il suo territorio offre: da ieri i depliant con il pacchetto “Pasqua a Galtellì 2008” riempiono i banconi e le reception di tutti gli scali aeroportuali della Sardegna con una offerta che abbina ai riti sacri della settimana santa il profano delle tradizioni popolari semplici e genuine. Ricca di appuntamenti dal grande e suggestivo fascino, sa chita santa galtellinese inizierà la duminica de prama con la benedizione in parrocchia della palme e degli olivi e lo scambio de sos passios tra i priori delle due confraternite locali: santa rughe e sas animas.
Proseguirà il jovia santa con la messa in coena domine e il rito de su lavabis per concludersi la sera con la processione de sas ecresias accompagnata dal suono martellante delle antiche metraculas. Venerdì santo, chenapura de passione, processione mattutina lungo le antiche chiese del paese mentre la sera, dopo la celebrazione de sa mesu Missa, avverrà la vestizione de sos Nicodemos e il rito de s’interru de Zesu Cristos. Duminica de Pasca infine appuntamento clou in piazza Parrocchia con la celebrazione de s’incontru. Ma dopo il sacro quest’anno a Galtellì si festeggia anche il profano: lunedì dell’Angelo, paschisedda, sarà infatti una giornata dedicata all’ospitalità con degustazioni di prodotti tipici locali presso il Museo etnografico e la porta del Parco Grazia Deledda, con visite guidate nel centro storico e negli ambienti deleddiani, con tutte le antiche chiese medioevali che rimarranno aperte ai visitatori per esporre i loro tesori di arte sacra mentre le vie del paese saranno animate da gruppi folk e cori di canti sacri popolari. A contorno anche una mostra di pittura di Zizzu Pirisi dal titolo “L’arte religiosa”. Non mancheranno ovviamente in tutti i ristoranti e gli agriturismo agnelli e porcetti arrosto e tutte le prelibatezze della squisita gastronomia locale. Perché dopo la Quaresima far festa e banchettare non solo è consentito ma anche auspicato.
3   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
Toto Inserito il - 15/03/2008 : 21:10:01
Riti della Settimana Santa

I riti della Settimana Santa conservano ancora oggi elementi suggestivi che mettono ben in risalto la religiosità popolare, interprete, talvolta in maniera originale e autonoma, dei misteri principali della religione cattolica. Non è facile capire, da semplice spettatore, la complicata dialettica che si instaura tra le tre confraternite: insegne, simulacri, canti, posizione assunta nelle processioni non sono casuali, ma rispondono a un preciso cerimoniale tramandato a voce da secoli. Le cerimonie più spettacolari si hanno in tre processioni, che prendono il nome da sos sepurcros, su brossoin, s’incontru e che si svolgono rispettivamente il giovedi, il venerdi e la mattina di pasqua. La drammaticità degli avvenimenti raccontati viene sottolineata momento per momento dal canto melanconico dei gosos (specie di inni sacri in lingua sarda), eseguito dal coro dei confratelli, mentre la gioia per la resurrezione esplode, al momento de s’incontru, con le salve di fucile. Stessa funzione si coglie nell’abito tradizionale delle consorelle: gonna e corsetto neri in segno di lutto, e gonna marrone e corsetto in velluto verde e viola o cremisi in segno di festa.

Santa Lucia

Toto Inserito il - 15/03/2008 : 21:07:52
Bellissimo il programma dei nostri cugini di galtelli, ma anche da noi a Orosei, questi riti non sono da perdere, sopratutto s'incontru della domenica di pasqua.
margherita66 Inserito il - 14/03/2008 : 12:20:50
ti ringrazio per avermi ricordato questi momenti

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