V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
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Inserito il - 30/05/2007 : 17:44:09 L'Associazione "Amici del giardino di Sardegna"
ha il piacere di invitarvi alla presentazione del libro
S'ORTU MANNU GLI OLIVI MILLENARI di Rosy Sgaravatti
che si terrà a S'ORTU MANNU presso VILLAMASSARGIA DOMENICA 3 GIUGNO 2007
Programma ore 10.00 VISITA GUIDATA AL SITO ore 11.00 SALUTO DELLE AUTORITA' ore 11.30 PRESENTAZIONE DI GIORGIO PELLEGRINI
INTERVERRANNO Luisa Plaisant Giovanni Bandino Felice Di Gregorio Pasquale Cossu Martino Dessì
Partecipa il gruppo folk Pilar di Villamassargia
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15 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
ondarock |
Inserito il - 08/06/2007 : 23:44:16 ciao, Paradisolani tutti! Per il momento in rete sull'evento circola questo: http://www.sardynianews.it/parasofi...torescelto=4 ma non prendetevela con me: questo passa il convento!
C'è in giro nell'aria qualcosa che si chiama.....cyberfolk!!! |
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Inserito il - 02/06/2007 : 19:22:00
Pranzi, B&B in campagna e nelle case Per Visitare S'Ortu Mannu -ma anche Orbai e i dintorni -ci si può rivolgere al Gruppo ecologico Villamassargese (Gev), associazione che per anni si è battuta per salvare lo storico oliveto dei pisani (078175099) o alla Pro loco (078174856). I soci delle due associazioni sono sempre disponibili ad accompagnare i gruppi che ne fanno richiesta. Mario Carta in testa, grande esperto della storia di Villamassargia, oggi pensionato per anni responsabile della fonderia di Franco D'Aspro (da cui sono uscite le statue della Madonna del Carmine e di Fra Ignazio a Cagliari, la barca di Bonaria, le riproduzioni dei bronzetti nuragici). A richiesta, si organizzano pranzi anche all'aperto.
OSPITALITA’. Per soggiornare a Villamassargia ci si può rivolgere a tre bed and breakfast. Il castello di Gioiosa Guardia(uno dei primi nati in Sardegna, circondato dagli ulivi, 078175011), A casa di nonna(un'accogliente casa tipica in paese, ben restaurata, 3 camere con bagno, 3280678022), Casa Manca (078174332). Vicino a S'Ortu Mannu, l' agriturismo Casa mia (078174140 -3475705348), in posizione panoramica. In paese il ristorante Piccolo mondo (078174453). COME ARRIVARE. S'Ortu Mannu si trova a pochi chilometri dal paese: prima dell'abitato per chi arriva dalla pedemontana, subito dopo per chi proviene dalla statale 130. Per raggiungere la vecchia miniera di Orbai, ristrutturata ma purtroppo chiusa da anni, occorre percorrere una strada. sterrata di cinque chilometri m buone condizioni.
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Inserito il - 02/06/2007 : 19:16:21 LUOGO DEL CUORE. S'Ortu Mannu è un luogo del cuore. Per tutti, per gli appassionati e i turisti attratti da quest'oasi di silenzio, profumi e verde. Ma in particolare per i massargesi, legatissimi a questo gioiello storico-ambientale. Ogni albero ha la sua carta d'identità: una targhetta, una scritta, a volte solo le iniziali; che richiamano il nome dei proprietari che per secoli il giardino degli ulivi e stato caratterizzato da un singolare regime giuridico. Quasi ogni famiglia di Villamassargia possiede almeno uno dei grandi ulivi, ma non il fondo, circa 15 ettari. Le proprietà dei giganti verdi e del terreno sono separate. Una sorta di comproprietà che risale al periodo pisano, quando i conti concedevano ai sudditi di innestare gli olivastri, diventandone magari proprietari, seppure con l'obbligo di versare la metà del raccolto. La separazione si è conservata nei secoli ma ha prodotto negli ultimi decenni un vero disastro: litigi, pascolo abusivo, incendi, tagli dissennati. S'Ortu mannu era diventato terra di nessuno. Si deve alla mobilitazione delle associazioni (in particolare il Gruppo ecologico massargese) e all'impegno di alcuni amministratori se a metà degli anni Novanta il giardino degli ulivi è stato salvato espropriato,oggi è di proprietà comunale. Al riparo, si spera, da nuove devastazioni. I vecchi ulivi, nel rispetto della tradizione, sono stati affidati in comodato ai vecchi proprietari per 99 anni. LA REGINA. Una protezione più concreta anche per il re degli ulivi, anzi per Sa Reina, come è stata sempre conosciuta. Isolato, quasi ai margini dell'orto, si può ammirare quello che viene considerato l'ulivo più grande del Mediterraneo. Oltre nove metri di circonferenza, dieci di altezza, un'età che si perde nella notte dei tempi (si stima mille anni almeno), un tronco- scultura segnato da rughe e ferite. Meravigliosa creatura della natura, nata come olivastro, come tutti i vegliardi dell'orto. Un pezzo d'arte, come la composizione che l'ogliastrina Maria Lai ha dedicato all' albero biblico -Sa matta 'e s'olia -nella Stazione dell’arte di Ulassai. ERA UN PARADISO DI ULIVI. Oggi sono ridotti a settecento, ma fino a cinquanta anni fa questa era una sterminata distesa di giganteschi alberi. «Non sappiamo con esattezza, ma certo non erano meno di diecimila, tutti possenti», dice Mario Carta, esponente del Gruppo ecologico massargese, grande conoscitore e appassionato del territorio e della storia di Villamassargia. «Si estendevano in una zona vastissima, da Santa Maria Mararenni,cioè Maddalena, fino a Arriagorò, Fruisceddu, Piarrubia, Pruppedda, Medau abbruxiau. Ora è rimasto solo S'OrtuMannu. La causa? Incendi e disboscamenti». SCARSA CURA. Ora che la grande impresa di salvare l'orto degli ulivi è riuscita, occorrerebbe prestare maggior cura a questo patrimonio. Se avesse messo radici in Toscana o in Umbria, due regioni dove l'ulivo è sacro più agli uomini che agli dei, S'Ortu sarebbe custodito e valorizzato a dovere. Il terreno andrebbe pulito, la recinzione sistemata;servirebbero cartelli e indicazioni per 1 visitatori (che invece si devono arrangiare). Che dire poi di quel rudere in blocchetti al centro dell'orto? Si decida cosa farne: abbatterlo (sarebbe meglio) o completarlo. LE SETTE CHIESETTE. Sulla strada per Orbai la vecchia miniera trasformata a suon di miliardi in struttura ricettiva(chiusa) -gli ulivi lasciano il posto a un rigoglioso bosco di lecci. Millecinquecento ettari acquistati dal comune, prezioso polmone verde che circonda il paese. Da qui si può salire a Santa Mariedda, vecchia struttura rurale e a sa Frucona manna, la grande falesia di roccia amata dagli arrampicatori, da lì un sentiero si inerpica fino al nuraghe di Monte Scorra. Lungo la strada asfaltata che costeggia il castello di Gioiosa guardia si arriva al pianoro di AS1ia, oggi terra di pascoli e allevamenti. Mario Carta racconta dei ruderi delle sette chiesette (tra le altre, San Giorgio, San Vito, Santa Maria Orrù) che servivano una comunità di 400 persone in periodo medievale. Anche quì c'è la storia di Villamassargia. Non lontano c'è Su Concai de Corongiu Acca, dove in una grotta Carta trovò un vaso nuragico a botticella, che consegnò all’acheologo Enrico Atzeni e che oggi è custodito nel museo archeologico di Cagliari. Rientrando verso Villamassargia. si può salire al castello di Gioiosa Guardia. Della signoria dei conti della Gherardesca restano i ruderi ma il panorama è incantevole. La piana del Cixerri, Marganai, le vette del Linas, il Camipidano, un pezzo di Sardegna verdissimo. Sotto gli Ulivi sacri di S’Ortu Mannu, giganti invincibili tra gli asfodeli e la borragine.
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Inserito il - 02/06/2007 : 19:05:57 Un articolo di Lello Caravano (l'Unione Sarda) come biglietto da visita per l'incantevole Orto degli Ulivi di Villamassargia.
Nell’Orto degli Ulivi dei giganti S’Ortu Mannu a Villamassargia, Getsemani sardo e santuario verde di origine pisana. Alberi plurisecolari e fantastiche sculture naturali con il gigante Sa Reina.
L'orto degli ulivi si apre come un santuario tra fiori bianchi di asfodelo e turchini di borragine. Un giardino di monumenti verdi, di giganti frondosi che sfidano i secoli. Rugosi, contorti, piegati, cavi. E possenti. Sculture della natura create da quest' albero biblico che ha fatto la storia di tutto il Mediterraneo, sacro agli dei e prediletto di Atena, simbolo m pace e fratellanza, preziosa e insostituibile riserva alimentare per i popoli che si affacciano sul grande bacino. Anche nel nome, Olea europaea, tradisce una vocazione internazionale, anche se a farlo conoscere furono i popoli che abitavano la Fenicia, la Palestina, l’Asia minore. Gli storici dicono che non si può immaginare la civiltà greca senza l'ulivo. E senza quelle olive e quell'olio che servivano per sfamare, per condire i cibi, per illuminare la notte, per profumare, per onorare divinità e profeti, per curare il corpo, per plasmare i muscoli degli atleti e dei principi-guerrieri cantati da Omero. I PISANI. E forse, anche nell'Isola dei nuraghi, senza quell'albero tante piccole comunità non sarebbero neppure nate o non sarebbero sopravvissute. Un fatto è certo: gran parte della storia di Villamassargia è custodita e scritta tra gli ulivi di S'Ortu Mannu, il grande orto impiantato dai Pisani a partire dalla metà del Trecento nella valle del Cixerri. Settecento vegliardi, superbi esemplari di archeologia botanica in una piana a pochi chilometri dal paese, alle pendici della collina che ospita i ruderi del castello di Gioiosa Guardia, un tempo dimora di Bonifacio della Gherardesca. Quasi un bosco sacro, un Getsemani di casa nostra, al centro del Mediterraneo, inondato dal sole di maggio che scalda la terra gonfia d'acqua. Settecento ulivi giganti e segnati dai secoli. Vivi, nonostante il tempo trascorso, dopo 500 o 700 anni danno ancora frutti e olio. Un miracolo. Le forme dei tronchi sembrano uscite da una favola, da quelle leggende nordiche che trasformano i giganti verdi in esseri animati. Passeggiare all’ombra di questi rami è come fare un salto indietro nel tempo. Sono sopravvissuti alle guerre, ai conquistatori, alle carestie, agli incendi. All'uomo. Hanno accompagnato le storie di tante generazioni di questo centro del Sulcis Iglesiente, fino li sembrare patriarchi invincibili, inesorabili. Per loro si adattano bene le parole che lo scrittore tedesco Hermann Hess dedicò ai grandi vecchi della montagna nel suo Cantico degli alberi: eremiti e combattenti. O quelle che Giuseppe Dessì, Grazia Deledda, Michelangelo Pira hanno scritto per celebrare i fusti verdi delle nostre montagne.
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Inserito il - 02/06/2007 : 19:03:55 | ondarock ha scritto:
ho visto la luce!!! ehehehehh (non sono impazzito, forse qualcuno mi capirà! ) Beh, come al solito tziu Rais ha cucinato il minestrone..dopo un suo intervento sulle ultime dichiarazioni di Montezemolo è partito un filmato sui fenicotteri! Per il resto si è parlato anche di botanica e sopratutto di valorizzazione della flora endemica...Rosi Sgaravatti ha ovviamente presentato il libro, inquadrando bene gli aspetti magici de S'Ortu mannu...(ma qui non dateci peso perchè sono un partigiano, eheheheh). Ma sia lei che Prof. Ballero (che a sua volta presentava un suo recente lavoro) hanno insistito sulla impellente necessità di intervenire non solo sulla forestazione, favorendo gli impianti a olvi, lecci, carrubi - ed eliminando anzitutto le specie depauperanti come gli eucalipti - ma anche sui piccoli appezzamenti, conservando o reimpiantando, ad esempio, le siepi a specie autoctone (lentisco, mirto ecc), al fine di ripristinare l'originario aspetto dei nostri ambienti rurali...
C'è in giro nell'aria qualcosa che si chiama.....cyberfolk!!!
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Spero di vedere la replica di questa puntata, perchè l'argomento è molto interessante.. io sono per gli eucalipti... da eliminare!!
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ondarock |
Inserito il - 30/05/2007 : 23:52:05 ho visto la luce!!! ehehehehh (non sono impazzito, forse qualcuno mi capirà! ) Beh, come al solito tziu Rais ha cucinato il minestrone..dopo un suo intervento sulle ultime dichiarazioni di Montezemolo è partito un filmato sui fenicotteri! Per il resto si è parlato anche di botanica e sopratutto di valorizzazione della flora endemica...Rosi Sgaravatti ha ovviamente presentato il libro, inquadrando bene gli aspetti magici de S'Ortu mannu...(ma qui non dateci peso perchè sono un partigiano, eheheheh). Ma sia lei che Prof. Ballero (che a sua volta presentava un suo recente lavoro) hanno insistito sulla impellente necessità di intervenire non solo sulla forestazione, favorendo gli impianti a olvi, lecci, carrubi - ed eliminando anzitutto le specie depauperanti come gli eucalipti - ma anche sui piccoli appezzamenti, conservando o reimpiantando, ad esempio, le siepi a specie autoctone (lentisco, mirto ecc), al fine di ripristinare l'originario aspetto dei nostri ambienti rurali...
C'è in giro nell'aria qualcosa che si chiama.....cyberfolk!!! |
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Inserito il - 30/05/2007 : 23:38:43 | ondarock ha scritto:
Per la cronaca...In questo momento l'autrice del libro - Rosi Sgaravatti - è ospite a Videolina nel programma "Le feste", di Enrico Rais...
C'è in giro nell'aria qualcosa che si chiama.....cyberfolk!!!
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Qual'era l'argomento trattato? Purtroppo non ho potuto vedere nulla, a meno che non becco la replica
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ondarock |
Inserito il - 30/05/2007 : 22:23:14 Per la cronaca...In questo momento l'autrice del libro - Rosi Sgaravatti - è ospite a Videolina nel programma "Le feste", di Enrico Rais...
C'è in giro nell'aria qualcosa che si chiama.....cyberfolk!!! |
kigula |
Inserito il - 30/05/2007 : 20:29:12 Che bello! |
ondarock |
Inserito il - 30/05/2007 : 20:10:27 ciao, bellixedda! vi aspetto, allora...sarà un piacere!
C'è in giro nell'aria qualcosa che si chiama.....cyberfolk!!! |
Barbaricina |
Inserito il - 30/05/2007 : 18:43:23
ciao ondarock....
è un piacere rivederti!!!! .....questa volta....s'Ortu Mannu me lo guardo tutto...con agresti se mi accompagna.... e come può non venire....ormai è la mia guida principale in Sardegna!!!!
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Agresti |
Inserito il - 30/05/2007 : 18:39:15 bah... ho degli informatori con un fiuto eccezionale
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ondarock |
Inserito il - 30/05/2007 : 18:31:40 ehi, Moderatrice-detective...dove l'hai scovata questa notizia? giusto per dare qualche info sulla località e su come arrivarci rispolvero un vecchio post...http://www.gentedisardegna.it/topic...&whichpage=1
C'è in giro nell'aria qualcosa che si chiama.....cyberfolk!!! |
Barbaricina |
Inserito il - 30/05/2007 : 18:27:33
Bellissimo Agrè....
questa volta.....a costo di saltare la recinzione.....vado a vederli da vicino tutti gli ulivi!!!!
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maragda |
Inserito il - 30/05/2007 : 18:14:42 iiiiiiiiiihhhhhhhhhhh...ta cosa bella...ci vorre tanto andare...l'ulivo millenario...che emozione!!!Grazie Agresti!!! |
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