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Nota Bene: Villa S.Antonio pr. di OR, un altro meraviglioso angolo della Sardegna, situato nell'alta Marmilla a 265 m. sul livello del mare.
Il territorio è prevalentemente collinare e ricco di sorgenti. Fra le testimonianze archeologiche, oltre ai nuraghi e i menhir, meritanto particolare attenzione le necropoli a Domus de Janas situate nelle località "is Forrus" e "Genna Salixi".



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 Mostra - Il Popolo di Bronzo - Cagliari

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
Paradisola Inserito il - 07/04/2010 : 10:34:55
Mostra "Il Popolo di Bronzo"
una ricostruzione a dimensione reale di armi, abiti e utensili dei bronzetti nuragici.




Questa esposizione è il naturale sviluppo dello studio sull'abbigliamento nuragico pubblicato da Angela Demontis nel 2005 (Il popolo di Bronzo, ed Condaghes).

L'inaugurazione sarà giovedì 15 aprile alle ore 17,00 Aula Rossa della Cittadella dei Musei a Cagliari.

La mostra, promossa dalla Provincia di Cagliari, è stata accolta a braccia aperte dalla Soprintendenza e verrà ospitata dentro le sale del Museo Archeologico di Cagliari dal 15 aprile al 15 giugno.
Inserita nel programma del MIBAC per la Settimana della Cultura.
http://www.provincia.cagliari.it/content/
http://www.beniculturali.it/mibac/e...5841950.html

Per ben due mesi, il pubblico avrà l'occasione di vedere i bronzetti a confronto con i manichini che indossano i costumi ricostruiti a grandezza reale. Il popolo di bronzo riprende finalmente vita!
15   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
maurizio feo Inserito il - 02/05/2010 : 18:05:50
Dovrò tornarci, allora.
Lessa Inserito il - 29/04/2010 : 14:17:35
I bronzetti sono al Pigorini Maurizio...stai tranquillo!
maurizio feo Inserito il - 29/04/2010 : 13:45:58
A proposito dei bronzetti sardi del Pigorini: quando ci sono andato (si trova all'Eur, quindi piuttosto "fuori mano") ho chiesto di vederli, terminata un'accuratissima visita, dato che non li avevo visti esposti da nessuna parte, mi hanno riso in faccia.
Quali bronzetti?
Un guardiano mi ha detto che non ci sono mai stati, quei bornzetti al Pigorini.
Certo, io non sono un archeologo e non ho poturo mostrare credenziali Ministeriali.
Ma ci sono rimasto un po' male.
Chissà, quindi dove sono - mi chiedo - visto che le fotografie dei bronzetti esistono e sono state fatte e anche nel testo di Massimo Pittau ci si riferisce ad essi come bronzetti esposti al Museo Pigorini di Roma.

Un saluto a Sarden, a Mirko e a Lessà.

Sarden Inserito il - 29/04/2010 : 09:34:19
Bidus ha scritto:

Ciao Sarden, permettimi di usare il Tu, così come di norma si usa sul forum.

Vorrei chiederti, tu che conosci la Demontis che ne diresti di invitarla a partecipare a questa discussione? Magari risponderebbe direttamente alle curiosità e i dubbi di alcuni di noi e sarebbe una presenza di prestigio in questo forum, così come altri titolati studiosi che vi partecipano.


L'ho conosciuta ad una presentazione del libro e incontrata nuovamente alla mostra.
Mi ha dato un suo biglietto ho visitato il suo sito (www.angelademontis.it) dal quale è possibile mandarle delle mail (ho visto anche una nuova sezione sulla mostra).
Quindi potete tranquillamente invitarla voi al forum (anche se leggendo assurdità come che basta un pò di esercizio per fare i disegni come lei non so se sarà invogliata).
Oppure potete fare come me: le ho chiesto quando l'avrei potuta incontrare alla mostra e lì mi ha fatto da guida, rispondendo cordialmente a tutte le mie perplessità sulle ricostruzioni (risposte che, se non si è prevenuti, vi assicuro che sono molto convincenti).
Questo vale particolarmente per Maurizio che dice di non aver ancora visto la mostra.
Per Maurizio: Non mi sono affatto offeso, semplicemente non ho altro da dire sulla mostra e mi sono fatto un'idea ben precisa leggendo certi commenti...

Ri Adiosu
Lessa Inserito il - 28/04/2010 : 23:44:32
maurizio feo ha scritto:

Qualche immagine è sul sito:
http://www.provincia.cagliari.it/co...20Mostra.pdf
Ma anche cercando "il popolo di bronzo è possibile trovare qua e là qualche cosa.
Se ne ricava una impressione piacevolmente didattica e divulgativa, che è quello che serve ed è utile.
Che poi esistano alcuni palati fini e criticoni (tra cui il sottoscritto), non dovrebbe spaventare troppo la Demontis, visto che il suo testo è realmente stato acquistato da varie università straniere.



ci si deve preoccupare quando la critica manca del tutto....






di foto non ne posso pubblicare perchè era proibito farne.... scelta totalmente insensata a parer mio...
MirkoZaru Inserito il - 28/04/2010 : 21:41:37
SARDEN ha scritto:



Non metto in dubbio che non abbia tali libri, anche perchè se no si sarebbe accorto che il personaggio rappresentato da suo zio (bronzetto esposto al Pigorini di Roma) NON HA LA SPADA!!! (nel senso che probabilmente la persa il bronzetto). Tale particolare non si vede nel libro della Demontis (usato probabilmente come riferimento fotografico)perchè visto nella foto solo di fronte (anche se l'artista lo dice nelle scritte del disegno), mentre nel libro di Lilliu (con foto anche laterale) si vede chiaramente.
Quindi la spada creata, peraltro molto bella e suggestiva, come osservava qualcuno all'inizio del forum, è una pura fantasia artistica.
Non c'è nulla di male, sia chiaro. soprattutto se si disprezza ogni avvallo scientifico (che in questo caso non potrebbe avere); l'importante è chiarire gli intenti: elaborazione solo artistica o riproduzione con base scientifica?

Detto ciò tolgo il disturbo!!!
Ero entrato in questo forum per dire qualcosa sulla mostra e mi sono ritrovato a difendere un lavoro egregio da un attacco per me incomprensibile e poco oggettivo.
Vi lascio alle vostre disquisizioni...

Adiosu


Sono convinto di conoscere quei libri meglio di lei... io dicevo che il libro di Zervos mi manca e lo vorrei!
Posso certamente consultarlo da zio!

Se lei fosse un po più preparato sulle tematiche che sta affrontando non avrebbe neanche lontanamente tentato di imbastire un discorso sul particolare del bronzetto del Pigorini.
Se lei conoscesse bene l'iconografia saprebbe che quei bronzi hanno quel tipo di spada! ha notato o no che quello del Pigorini impugna un manico... pensa che fosse un manico e basta? oppure che l'iconografia fosse la stessa del bronzo di Monte Arcosu? Quindi anche quello di Uta è una pura fantasia artistica?...
Bhe invece, dal canto suo, un avvallo su colori degli abiti è da ritenersi scientifico? Oppure è una semplice interpretazione?


Mha!
maurizio feo Inserito il - 28/04/2010 : 18:03:00
Qualche immagine è sul sito:
http://www.provincia.cagliari.it/co...20Mostra.pdf
Ma anche cercando "il popolo di bronzo è possibile trovare qua e là qualche cosa.
Se ne ricava una impressione piacevolmente didattica e divulgativa, che è quello che serve ed è utile.
Che poi esistano alcuni palati fini e criticoni (tra cui il sottoscritto), non dovrebbe spaventare troppo la Demontis, visto che il suo testo è realmente stato acquistato da varie università straniere.

Pia Inserito il - 28/04/2010 : 17:07:41
Io continuo a fare i complimenti alla Demontis. Il suo libro mi è stato utile per un lavoro che è in itinere...
Sto seguendo questo topic che, come sempre, è molto infervorato. Mi piacerebbe vedere qualche foto della mostra, come già detto. Sarà possibile?
maurizio feo Inserito il - 28/04/2010 : 11:32:04
@ Bidus:
complimenti per la tua maestria!
Vere opere d'arte, anche se dirlo è OT qui.
maurizio feo Inserito il - 28/04/2010 : 11:29:24
Sarden, non ti arrabbiare: non sei tra nemici come credi.
E - per quel che vale - da parte mia ti do ragione in questo: l'argomento è la mostra (che spero anche io di riuscire a vedere: non ne avrei parlato bene in astratto senza conoscerla se non lo pensassi già per principio, come ho detto prima).
Ma cerca anche di capire che qui c'è gente che - per propria deformazione, anche criticabile se vuoi - focalizza la propria attenzione sui bronzetti, sulla civiltà nuragica, sui monumenti, etc. e diventa un po' criticona e talvolta intransigente su certi dettagli.
Anche io, lo confesso serenamente, malgrado i miei convinti inviti alla flessibiltità.
Quindi non fraintendere lo spirito degli interventi: nessuno ti vuole male e nessuno desidera che tu ti offenda e te ne vada.
M.
Bidus Inserito il - 28/04/2010 : 10:11:51
Ciao Sarden, permettimi di usare il Tu, così come di norma si usa sul forum.

Vorrei chiederti, tu che conosci la Demontis che ne diresti di invitarla a partecipare a questa discussione? Magari risponderebbe direttamente alle curiosità e i dubbi di alcuni di noi e sarebbe una presenza di prestigio in questo forum, così come altri titolati studiosi che vi partecipano.
Sarden Inserito il - 28/04/2010 : 10:10:16
MirkoZaru ha scritto:

SARDEN ha scritto:


Io credo che l'avvallo scientifico sia stato dato dalla Soprintendenza e dalla dott.ssa Salvi (ho sentito ciò che hanno detto all'inaugurazione), oltre al fatto che ci sia la consulenza archeologica sia sui modelli che sui colori (con consulenza naturalistica riguardo alle piante tintorie). Non dimentichiamo che è stata ospitata al Museo Aercheologico Nazionale !!!
Tra l'altro mi risulta che sia l'unico lavoro che possa vantare tale avvallo ufficiale.
Il libro, lo so per certo da "contatti"() con i docenti universitari, viene usato abbondamente perchè le immagini dei disegni sono molto più di facile lettura delle fotografie (spesso in bianco e nero) ma come vengono definite dagli studiosi sono fedeli agli originali .
Poi è chiaro che i disegni siano in due dimensioni, ma la mostra mi sembra abbastanza tridimensionale

Comunque il mio parere è solo quello di un docente che a casa non sa più dove mettere i libri di arte e storia antica...

Saludi e trigu !!!



Se mi permette ... il fatto che sia al Museo Archeologico Nazionale non implica la scientificità della cosa!

http://www.archeologiasarda.com/bet..._nuraghi.asp

Poi, vorrei capire che competenze la Salvi ha sulla fusione, sulla realizzazione di armi e indumenti, nel conciare pelli, ecc. per poter avvallare uno studio di questo tipo...
altrimenti per dimostrare per la scheggiatura dell'ossidiana mi rivolgo al mio medico di famiglia?

Nell'eventualità che la Salvi sia padrona di questo tipo di esperienze ... allora sarò il primo a chiedere umilmente scusa!

I disegni della Demontis sono semplici disegni che chiunque con un minimo di pratica riesce a realizzare, NO COMMENTnon per questo è da sminuire il suo lavoro per carità ma i bronzi hanno già tutto senza bisogno di schemini aggiuntivi e rocambolesche interpretazioni che sono state attribuite ad alcuni strumenti.

Se non sa più dove mettere i libri di storia antica sono disposto a comprarmi una libreria nuova...li regali pure a me...
chiaramente è gradito anche quello della Demontis ... come regalo lo gradisco... altrimenti preferisco Statuaria della Sardegna Nuragica di Lilliu ( Da dove la Demontis ha preso ispirazione per i suoi disegni). o quello di Zervos che mi manca!


Non metto in dubbio che non abbia tali libri, anche perchè se no si sarebbe accorto che il personaggio rappresentato da suo zio (bronzetto esposto al Pigorini di Roma) NON HA LA SPADA!!! (nel senso che probabilmente la persa il bronzetto). Tale particolare non si vede nel libro della Demontis (usato probabilmente come riferimento fotografico)perchè visto nella foto solo di fronte (anche se l'artista lo dice nelle scritte del disegno), mentre nel libro di Lilliu (con foto anche laterale) si vede chiaramente.
Quindi la spada creata, peraltro molto bella e suggestiva, come osservava qualcuno all'inizio del forum, è una pura fantasia artistica.
Non c'è nulla di male, sia chiaro. soprattutto se si disprezza ogni avvallo scientifico (che in questo caso non potrebbe avere); l'importante è chiarire gli intenti: elaborazione solo artistica o riproduzione con base scientifica?

Detto ciò tolgo il disturbo!!!
Ero entrato in questo forum per dire qualcosa sulla mostra e mi sono ritrovato a difendere un lavoro egregio da un attacco per me incomprensibile e poco oggettivo.
Vi lascio alle vostre disquisizioni...

Adiosu
Sarden Inserito il - 28/04/2010 : 09:53:37
maurizio feo ha scritto:

Scusami, Sarden.
Non vorrei che tu mi fraintendessi: io non ho nulla contro La Demontis, che peraltro possiede una gran bella mano (per cui l'ammiro): una volta ho visitato un suo sito con le sue creazioni, che adesso non saprei ritrovare. E sono certo che abbia studiato e pensato, prima di completare la sua opera.
Nè desidero polemizzare ad ogni costo.
Ma avvallo scientifico mi sembra eccessivo: perché non si tratta - lo ripeto - di copie fedeli, bensì d'interpretazioni, che tentano di rendere più comprensibili statuette che lo sono poco, non trattandosi, spesso, altro che di arte minore d'ispirazione probabilmente religiosa.
Preziosissime e bellissime per noi, oggi, le statuine bronzee non possiedono tutti i dettagli che tanto vorremmo trovarvi, anche quando le guardiamo dal vero...
Da qui l'interpretazione grafica, lodevole, ma discutibile proprio perché non scientifica, con buona pace della dott.Salvi e delle carezze sul capino che può avere magnanimamente dispensato.
Il che non intende affatto sminuire la validità o la necessità - perfino - della mostra, in alcun modo. E con questo torno al mio concetto della necessità della flessibilità: tutte le discipline aiutano e tutte sbagliano, sempre a modo loro (quindi tutte sono utili).
Esiste un periodo della produzione abbondante di idee e di proposte, cui deve obbligatoriamente seguire il periodo della scelta - nell'abbondante messe - solamente delle idee e delle proposte giuste. O meno sbagliate. O semplicemente più verosimili.


[Ma spero che tu abbia parlato di piante tintorie e consulenza naturalistica così, tanto per aggiungere un ulteriore dettaglio (che possiede attinenza zero con i "bronzetti" in sé).]

I colori dei bronzetti quali sarebbero secondo la dott.sa Salvi?


E' ovvio che mi riferivo ai colori usati per le stoffe (visto che la MOSTRA dovvrebbe essere l'argomento di questo forum): leggevo che si sono basati sui colori estraibili dalle piante tintorie presenti all'epoca in Sardegna (lì la consulenza naturalistica) e sui colori usati dai popoli che hanno lasciato testimonianze a riguardo (dipinti di Tarquinia e Micene). Ma credo che Lei avesse compreso benissimo...
Bidus Inserito il - 28/04/2010 : 00:15:31
Eros ha scritto:

Bidus ha scritto:
Molto umilmente anch'io mi sono cimentato con l'illustrazione del periodo nuragico, lo faccio da un punto di vista diverso: nessuna pretesa di scientificità assoluta, solo tentare di narrare qualche scena di vita seguendo l'esempio del maestro Angus McBride pur con la distanza siderale che c'è tra lui e me.


E' possibile vedere i tuoi disegni on-line? Dove?

Ho qualcosa qui, acquerelli e cose varie : http://www.flickr.com/photos/43776175@N07/

I disegni più "seri" per ora restano chiusi in cartella, li mostro a chi è interessato.
maurizio feo Inserito il - 27/04/2010 : 19:37:14
Scusami, Sarden.
Non vorrei che tu mi fraintendessi: io non ho nulla contro La Demontis, che peraltro possiede una gran bella mano (per cui l'ammiro): una volta ho visitato un suo sito con le sue creazioni, che adesso non saprei ritrovare. E sono certo che abbia studiato e pensato, prima di completare la sua opera.
Nè desidero polemizzare ad ogni costo.
Ma avvallo scientifico mi sembra eccessivo: perché non si tratta - lo ripeto - di copie fedeli, bensì d'interpretazioni, che tentano di rendere più comprensibili statuette che lo sono poco, non trattandosi, spesso, altro che di arte minore d'ispirazione probabilmente religiosa.
Preziosissime e bellissime per noi, oggi, le statuine bronzee non possiedono tutti i dettagli che tanto vorremmo trovarvi, anche quando le guardiamo dal vero...
Da qui l'interpretazione grafica, lodevole, ma discutibile proprio perché non scientifica, con buona pace della dott.Salvi e delle carezze sul capino che può avere magnanimamente dispensato.
Il che non intende affatto sminuire la validità o la necessità - perfino - della mostra, in alcun modo. E con questo torno al mio concetto della necessità della flessibilità: tutte le discipline aiutano e tutte sbagliano, sempre a modo loro (quindi tutte sono utili).
Esiste un periodo della produzione abbondante di idee e di proposte, cui deve obbligatoriamente seguire il periodo della scelta - nell'abbondante messe - solamente delle idee e delle proposte giuste. O meno sbagliate. O semplicemente più verosimili.


[Ma spero che tu abbia parlato di piante tintorie e consulenza naturalistica così, tanto per aggiungere un ulteriore dettaglio (che possiede attinenza zero con i "bronzetti" in sé).]

I colori dei bronzetti quali sarebbero secondo la dott.sa Salvi?

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