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Nota Bene: La Tomba I o Tomba dei Vasi Tetrapodi di Santu Pedru, nella strada provinciale tra Alghero e Uri , e' il primo ipogeo preistorico Sardo ed il primo del Mediterraneo ad aver restituito una "stratigrafia". Cioè una successionedi strati di riempimento intatti che ne attestano diversi momenti di uso. La tomba , preceduta da un lungo corridoio scoperto, ha un'anticella semicircolare, una grande cella centrale sostenuta da pilastri scavati nella trachite e varie celle secondarie . La cella principale presenta corna taurine scolpite ed una finta porta.
Sino alla scoperte di questo bellissimo monumento , databile alla cultura prenuragica di Ozieri ( 3200 a.C.) , si riteneva che queste grandi tombe fossero nuragiche e fossero contemporanee agli etruschi. La denominazione dell'ipogeo si deve alle grandi ciotole a quattro piedi , della cultura del Vaso Campaniforme , che restitui', i "vasi tetraposi" appunto.



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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
Adelasia Inserito il - 26/08/2009 : 22:18:48
La prima conferenza, sull’alimentazione della Sardegna antica, era praticamente solo…un antipasto.
Infatti, dopo che è stato affrontato anche l’argomento sul perché la Sardegna non è Atlantide, la triade della conferenze previste nell’ambito delle manifestazioni estive “Il pane in festa” e ” Altrimari", organizzate dal Comune di San Vero Milis, si chiuderà toccando un altro tema piuttosto…appetitoso ( o diciamo caliente, in omaggio all’estate 2009???).
Infatti

Venerdì 28 agosto
Nel Giardino del Museo Civico a San Vero Milis
alle ore 21.30
Alfonso Stiglitz terrà la conferenza


“ Sherdana tra realtà e fantasia”



Una bella e intrigante sfida, dimostrarne i confini...
15   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
.machiavelli. Inserito il - 12/09/2009 : 12:20:16
Ritornando in tema...vi posto la mia risposta (e la mia opinione) sul titolo di questo 3d.

http://www.sardegnaculturaescienza....-mare%C2%BB/

Siete ovviamente tutti invitati.

kigula Inserito il - 11/09/2009 : 23:26:09
Ma insomma, ogni volta fuori tema? La discussione su chi costruì nuraghi c'è già, quella sulla loro funzione pure, sulla bandiera coi 4 mori non ricordo ma nel caso si può aprire...
Per favore torniamo al tema !
MirkoZaru Inserito il - 10/09/2009 : 16:01:40
tholoi ha scritto:

Questo intervento Maurizio te lo quoto in toto, solo questo però voglio dire e che quel nome è di comodo, è vero, ma se dobbiamo descrivere quella parte importante della storia dei sardi il nome nuragica mi sembra il solo più appropriato, da "nuraghe" o "runaghe" come lo chiamano in Anglona.


A Paulilatino si chiama Murake... che probabilmente rende ancora meglio l'idea!
.machiavelli. Inserito il - 10/09/2009 : 13:12:53
Stiamo entrando in un discorso delicato e complesso. Non possiamo con certezza stabilire la funzione dei nuraghe (anche perché probabilmente era multipla) ma una certezza l'abbiamo, e la descrivo nelle righe sotto.
Chi costruì questi edifici aveva due obiettivi ben precisi:
1) mostrare la propria importanza (o l'importanza di una certa religione).
2) mostrare l'intenzione di insediarsi (chi costruirebbe simili strutture per poi allontanarsi?).
Presi per buoni questi due parametri si può ragionare sui periodi.
Credo fermamente che i nuraghe abbiano funzione primaria di edifici sacri e mi viene subito in mente l'abbinamento ai simboli della natura: sole, luna, acqua e terra.
L'orientamento la dice lunga sul fatto che i costruttori dei nuraghe (io li chiamo nuragici) conoscessero il posizionamento di molti astri.
Tutte le civiltà legate all'agricoltura venerano il sole.
Tutte le civiltà venerano l'acqua come fonte di vita.
Poche civiltà sono legate alla luna e alla terra...ma quella nuragica parrebbe di sì.
Mi fermo quì perché la voglia di sbottonarmi è grande...ma non ho dati scientifici e preferisco dibattere questi argomenti nei convegni.
Lessa Inserito il - 10/09/2009 : 12:41:51
Se Shardana era il nome con cui venivamo chiamati nel periodo in cui era fiorente in Sardegna la civiltà delle torri, posso anche accettarlo

questa è una possibilità. Oltrettto abbastanza sensata a mio parere.

ma non mi si dica che al di fuori dell'isola abbiamo portato nuraghi, villaggi e simboli perche fino ad ora così come li conosciamo in Sardegna non ci sono da nessuna altra parte.

Queste son altre teorie, posson essere buone o meno, personalmente credo alla prima.
sino a quando vedrò Nuraghi (veramente tali, non che "gli assomigliano") solo in Sardegna per me sarà così.
tholoi Inserito il - 10/09/2009 : 10:55:58
.machiavelli., perchè ti dovrebbero linciare, perchè hai espresso un tuo parere ? Vedi il discorso della bandiera può sembrare delicato, ma ti confesso che il simbolo del nuraghe me lo sono immaginato anche io molte volte, e credo che non possiamo essere i soli ad averlo fatto. Il problema sta nel fatto che fin quando non ci metteremo d'accordo su quello che i nuraghi hanno rappresentato nella nostra storia per almeno 1000 anni, allora non riusciremo a cogliere il significato vero che potrebbero avere nel rappresentarci sulla nostra bandiera. Tornando al topic, mi pare che anche tu in apertura abbia posto in evidenza come il titolo "Sherdana" o "Shardana" possa essere di forte richiamo "mediatico", ma questo a parer mio solo per chi, spinto da un animo magari un pò più "gherradore", vuole vedere/trovare un riscatto alla nostra sempre affannata storia. Certamente l'immagine di un popolo che ha "mostrato i muscoli ?" nel mediterraneo può essere suggestiva e riempire di orgoglio, ma io personalmente essendo di animo "non gherradore", preferisco, e qui mi riallaccio a quello che ho scritto in apertura, orientare l'interesse verso quei 1000 anni e più in cui i sardi hanno costruito torri, sul perchè l'hanno fatto in così gran numero. Ogni volta che visito un nuraghe ne assaporo subito la grandiosità che inevitabilmente attribuisco subito anche a chi l'ha costruito. Ho anche tentato di porre in discussione i vari aspetti che contraddistinguono la civiltà nuragica verso gli Shardana, ma ho ritenuto non sostenibili le tesi che vedono nuraghi in altri luoghi diversi dalla Sardegna, oppure colonne egizie o pseudotali che hanno ispirato i modellini di nuraghe, o ancora villaggi nuragici copiati dai Shardana e costruiti in Israele. Non posso negare l'esistenza dei Shardana, ci mancherebbe, ma proprio non riesco ad inquadrarli nell'ambito della civiltà nuragica. Se Shardana era il nome con cui venivamo chiamati nel periodo in cui era fiorente in Sardegna la civiltà delle torri, posso anche accettarlo ma non mi si dica che al di fuori dell'isola abbiamo portato nuraghi, villaggi e simboli perche fino ad ora così come li conosciamo in Sardegna non ci sono da nessuna altra parte.
.machiavelli. Inserito il - 09/09/2009 : 20:55:49
Vorrei aggiungere un qualcosa e so che mi tirerò addosso le critiche di molti ma...essendo una mia convinzione la dico lo stesso:

La bandiera sarda dovrebbe avere un nuraghe come simbolo perché credo che i 4 mori (bendati o non) pur appartenendo ad un periodo del nostro glorioso passato non rappresentano il più significativo.

Detto questo adesso non linciatemi!
tholoi Inserito il - 09/09/2009 : 15:32:24
Questo intervento Maurizio te lo quoto in toto, solo questo però voglio dire e che quel nome è di comodo, è vero, ma se dobbiamo descrivere quella parte importante della storia dei sardi il nome nuragica mi sembra il solo più appropriato, da "nuraghe" o "runaghe" come lo chiamano in Anglona.
maurizio feo Inserito il - 09/09/2009 : 13:46:37
Benissimo. Nessuno si azzardi a dire cose che non si possono legittimamente dire. O non dire cose che si dovrebbero invece affermare.
Che cosa c'è nel nome?
Che cosa realmente s'intende?
Se lo domandava anche William Shakespeare ("a rose is a rose is a rose: by any other name would smell as sweet"), quando asseriva che per qualsiasi altro nome, la rosa avrebbe lo stesso dolce profumo. Un concetto molto bene espresso...
"Nuragici" è indiscutibilmente un nome di comodo, mai esistito in realtà, tratto dal Nuraghe, che sicuramente anch'esso non si chiamava così. Non sentiremo probabilmente mai il suono del nome originario, degli uni e dell'altro.
Io non avrei alcuna difficoltà ad usare il termine Srdn, ma mi rifiuto di farlo per motivi di puro entusiasmo non giustificato, oppure per l'assonanza della parola con il nome (attuale e più o meno recente) dell'isola e dei suoi abitanti. Non sono argomenti sufficienti.
Per molte altre popolazioni si usano oggi nomi di comodo, anche se sappiamo bene che non sono quelli che essi stessi usavano per definirsi: Villanoviani (che con questo nome non sono mai esistiti, proprio come i Nuragici), Etruschi (nome derivato dalla Tuscia Romana e dai Tusci e niente affatto dal nome che davano a se stessi i Rasenna) etc...
Non mi sembra sia il caso di spettinarsi i capelli (specialmente quelli di noi che ne hanno pochi, ed assumono allora un aspetto esilarante).
Quello che è importante è il trascorso storico, la vicenda reale, il vissuto.
E quello deve essere faticosamente provato, non volenterosamente immaginato: su questo siamo tutti d'accordo, vero?
Saluti MF
.machiavelli. Inserito il - 09/09/2009 : 11:16:28
E' vero Maurizio che non si può dire con certezza Shardana=nuragici. Ma non è altrettanto vero che non si può dire Shardana=sardi. L'unico dubbio riguarda l'epoca nella quale inserire i nuragici...mentre quella degli Shardana e quella dei sardi sono sotto gli occhi di chi vuol vedere.
maurizio feo Inserito il - 09/09/2009 : 08:16:30
Trovo molto bella (anche perché per me inconsueta) l'immagine del nuraghe Gulunìe di Osala, visto dal mare...
Sono d'accordo con altri, intervenuti in questo argomento, circa il fatto che il rigore del metodo dovrebbe condurre a risultati sovrapponibili.
Non sono d'accordo - invece - con le deduzioni che potrebbero essere eventualmente tratte dal ritrovamento qua o là di determinati tipi di ceramica.
Mi spiego, o almeno, tento di farlo: da un solo elemento, a mio vedere, non è possibile dedurre in modo definitivo alcunché. Si possono inferire ipotesi di lavoro per il futuro. Ma nulla di conclusivo circa l'entità, la composizione e l'identità dei locali.
Ad esempio, in campo antropologico, genetico e paleopatologico, Germanà ha condotto studi interessanti. Ma anche lui s'è dovuto fermare a descrizioni intermedie e conclusioni che - per forza di cose (vedi anche l'estrema limitatezza dei campioni) - ammette lui stesso essere discutibili e passibili di future modificazioni. Si è dovuto fermare ad ipotesi, per quanto interessanti.
D'altro canto - come ho fatto notare anche io, più volte - gli aspetti puramente morfologici (dolicocefali, brachicefali etc) altro non sono che un'interfaccia del Genoma con l'ambiente. Non esprimono talvolta differenze reali del Genoma stesso, bensì solamente differenze di frequentazione geografica.
Ma non è giusto allontanarsi troppo dal tema: intendo solamente qui sostenere che
1) Ogni singola Disciplina merita il rispetto della propria dignità (anche se questo non autorizza i ciarlatani a farsene scudo per promuovere "pappecotte" immangiabili),
2) Nessuna singola Disciplina è autosufficiente al punto tale da permettere di svelare completamente alcuni "misteri" di moda da epoche più o meno recenti. Giudicando da un solo aspetto dettagliato e particolare (ad esempio, l'aspetto morfologico), due popolazioni identiche o affini potrebbero sembrare diversissime: analogamente un coccio, di per sé, non dimostra gran che, in fondo...
Purtroppo, ho notato che l'atteggiamento di molti appassionati (non mi riferisco affatto ad interlocutori presenti) è quello di leggere dieci righe, comprenderne si e no tre e trarre da queste indebite ed interessate conclusioni, di fatto - talvolta - attribuendo ad un autore mal compreso da essi stessi tesi che l'autore non si sarebbe mai sognato di formulare.
Credo sia proprio questo fatto a determinare la necessità di conferenze e riunioni in cui si avverta che non è un giusto procedimento quello di "forzare" il senso dei contenuti dei lavori (di quanto prudentemente pubblicato da autori responsabili e precisi) fino a portarlo alle conclusioni desiderate (che invece quanto esiste di scientifico non ammetterebbe affatto)...
Il fatto che esistano numerosi nuraghi costieri, infine, è un fatto reale, posto di fronte ai nostri occhi e sicuramente innegabile...
Ma non ci porta affatto ai guerrieri terribili, che nessuno può vincere, e che - invadendo tutto il Mediterraneo - ostentano copricapi piumati e sgargianti divise multicolori e portano per destino divino la propria Civiltà a tutti gli altri popoli del Mediterraneo, capeggiando di diritto l'armata dei Popoli del Mare.
Anche Germanà - proprio come Cavalli Sforza e tutti coloro che hanno studiato l'argomento - ha dovuto ammettere che i numeri della popolazione Protosarda (mi esprimo così, solo per non dire esattamente "Nuragici" ed entrare nel vincolante ginepraio delle date) sono sempre stati molto ridotti.
Si è andati da un periodo in cui si è realmente rischiata l'estinzione, ad uno successivo in cui (grazie anche a nuovi arrivi, secondo Germanà), una migliore strutturazione sociale ha prodotto un "boom" di popolazione, con miglioramento delle condizioni di nutrizione, di salute e di ricchezza. Personalmente, credo che la popolazione sia notevolmente aumentata, in quel periodo - forse anche triplicata, proprio come è avvenuto altrove tra il Bronzo Antico ed il Finale.
Non so da cosa si possa inferire l'identità Shrdn/Nuragici, ma resto senz'altro molto attento ad ogni novità. Comunque, anche se quest'ultima venisse dimostrata, non ho da parte mia alcun motivo particolare per non darle il benvenuto. Invece, non credo affatto che sarà mai egualmente dimostrato come realmente esistente anche tutto il bagaglio epico che tanto va di moda attribuire agli Shardana ultimamente...
Non so che cosa Alfonso Stiglitz abbia avuto in mente di dire (né so che cosa abbia di fatto detto, perché non ho una relazione della conferenza).
Ma non credo di essere molto lontano dallo spirito della conferenza stessa.
Cari saluti a tutti.
MF
DedaloNur Inserito il - 06/09/2009 : 17:00:21
kigula ha scritto:
Problemi di metodologia? No, io direi approcci, conoscenze e modi di pensare differenti.


Metodologia nel senso di metodo scientifico. nelle altre scienze dato un Metodo uguale per tutti, si devono raggiungere gli stessi risultati. è in soldoni il principio della ripetibilità

ma l'archeologia non ha nulla delle scienze positive..uno scavo per es. non può esser ripetuto 2 volte. ne un dato interpretato e vagliato con un metodo universale...
kigula Inserito il - 06/09/2009 : 13:23:57
So che son la prima a lasciarmi trascinare in questo discorso, ma poniamo un limite alle divagazioni sui nuraghi costieri e sulla navigazione nuragica, sulla quale esiste una discussione apposita.
kigula Inserito il - 06/09/2009 : 13:09:20
DedaloNur ha scritto:

La ceramica nuragica a Cipro non mi stupirebbe proprio per nulla, ma non avrebbe nulla a che vedere con gli Shardana.


quello che dicevi m'andva bene sino a questa frase..; ma come dici (giustamente) che bisogna mantenere aperte e vagliare tutte le ipotesi prima di scartarne alcune, ed escludi a priori che una nuragica nuragica non possa avere nulla a che farecon gli shardana?

ecco perchè io e mack diciamo che (probbilmente e senza fare di tutta l'erba un fascio) alcuna ceramica nuragico-sarda varrebbe a stabilire l'uguaglianza Sardi-shaRDANA come vorebbe Alfonso (che tu, Kigula,dunque contraddici).

insomma esiste un problema di metodologia, se da un unico fatto, due archeologi (in questa fattispecie Kigula e alfonso) traggono due conclusioni divergenti.

d'altrondemi sovviene un altra domanda, le ceramiche nuragiche trovate in spagna, per caso non vengono associate alla navigazionedei fenici piuttosto che a quella dei nuragici?




Dedalo effettivamente hai ragione, non posso dirlo a priori.
Però dal momento che io non riesco ancora a vedere dati sufficienti per identificare Nuragici e Shardana, a me eventuali ceramiche nuragiche a Cipro farebbero pensare a Nuragici e/o Ciprioti. Ma in ogni caso valuterei il tipo di ceramiche e tanti altri fattori.

Non vedo il problema dei pareri differenti fra archeologi, forse dobbiamo ragionare tutti allo stesso modo?

Infine per quanto riguarda le ceramiche nuragiche in Spagna esistono posizioni differenti, c'è chi le associa ai Fenici e chi agli stessi Nuragici, o anche ad imprese marittime congiunte.
Problemi di metodologia? No, io direi approcci, conoscenze e modi di pensare differenti.

Lessa Inserito il - 06/09/2009 : 11:11:26
Non dimentichiamoci dei nuraghi su Carloforte....

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