V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
Marialuisa |
Inserito il - 24/02/2009 : 18:30:55 Martedì 24 febbraio 2009
Quel 24 febbraio in Sardegna
* Il 24 febbraio 1799 , Carlo Emanuele IV parte da Livorno per Cagliari sulla fregata Rondinella , con la regina , il Duca d'Aosta , il duca del Chiablese , il segretario della legazione prussiana , cavalieri , tre Deputati degli Stamenti della Sardegna che erano stati inviati per ossequiarlo .
* 24 febbraio 1793 Nella notte tra il 23 e il 24 febbraio , i Sardi innalzano un'altra batteria sul Palao per bersagliare meglio la corvetta e il rimanente del naviglio francese : sul far del giorno mandano una pioggia di palle arroventate che mettono la nave in un tal pericolo che fu necessario portarla in una cala , anche se fu ugualmente esposta alla tempesta infuocata . Visto che rischiava di rimanere incendiata , fu costretta a riparare a Caprera per dar corso alle riparazioni necessarie .
fonte Pietro Meloni Satta
* Febbraio 1968
Il sessantotto in Sardegna Gia dal gennaio 1967 si era avuto un primo sussulto di contestazione sulla scia delle manifestazioni studentesche all'Università di Berkeley contro la guerra nel Vietnam e in seguito contro ogni forma di autoritarismo . Il 24 gennaio del 1967 viene occupata all'Università di Cagliari la Facoltà di Chimica .Nel giro di quattro giorni vengono occupate quattro facoltà . Il 9 febbraio grande manifestazione degli studenti a Cagliari ,cui si uniscono molti docenti . A maggio comincia anche a Sassari l'occupazione della Facoltà di Farmacia . A partire dal Febbraio 1968 la protesta interesserà tutte le facoltà delle Università sarde e sarà in sintonia col movimento studentesco di tutta Italia .
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Adelasia |
Inserito il - 24/02/2009 : 21:39:37 <<La Sardegna non ha proletari, ha il vanto di non contare fra i suoi abitanti quel gregge umano che noi con beffarda statistica numeriamo tra cittadini; che brulica stupido o inerte sulle glebe delle campagne o s'addensa sudicio e sudato nelle officine delle città.
In Sardegna avete molti poveri, ma son quasi tutti proprietari di capi o di greggi, di una capanna o di un albero; ma questa proprietà, che non li salva dalla fame, basta però per alzarli di cento gradini sul nostro colono....Il pastore sardo rimane più volte uno o due giorni senza cibo, ma è un uomo libero...In Sardegna voi non trovate e poco umani dei nostri contadini...Il pastore della Sardegna non è quello degli idilli di Teocrito o di Gessner, è un uomo risoluto, fiero.....>>
Così scriveva, nel suo libro "Profili e paesaggi" (da non perdere), il lombardo Paolo Mantegazza: medico e antropologo, nonchè deputato, giunse in Sardegna con gli altri membri della Commissione parlamentare d'inchiesta sulle condizioni dell'isola presieduta da Depretis: era il 24 febbraio 1869. |
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