V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
antonellocor |
Inserito il - 23/06/2011 : 14:10:57 Oggi é d'attualità parlare di flotta sarda ma forse non tutti sanno che c'é stato un precedente negli anni '60. E' interessante notare quali furono alcuni dei motivi che portarono alla chiusura di questa compagnia.
Copio un atricolo tratto dal sito www.naviearmatori.net
TRAGHETTI SARDI (TS) e SOCIETA’ NAVI TRAGHETTO (SNT) (1964-1982) Nel 1964 venne costituita la Società Navi Traghetto. Vennero ordinate due navi traghetto gemelle denominate “Canguro Rosso” e “Canguro Azzurro”. Nel 1965 venne inaugurato il collegamento giornaliero con la rotazione tra Napoli-Palermo–Napoli (con viaggi anche per Cagliari partendo da Napoli), furono le prime navi progettate per il trasporto passeggeri e veicoli.
La Traghetti Sardi fu invece costituita il 24 novembre 1964 con l’acquisizione della cessata Società Elettrica Sarda e della Regione Sardegna con concorso della ISA del Gruppo Bastogi, dalla Società Strade Ferrate Sarde e dalla Regione Sardegna con capitale di 500.000.000 elevato il 28 settembre a 1 miliardo e 500 milioni e il 9 aprile 1968 a 2 miliardi e 500 milioni. Sede legale e di esercizio a Cagliari. Venne ordinata la costruzione di tre navi-traghetto gemelle da 5223t.s.l. denominate “Canguro Verde”, “Canguro Bianco” e “Canguro Bruno”.
Le società Navi Traghetto e Traghetti Sardi, durante il loro servizio, antepongono l’interesse delle Regioni cui intendono servire, constatando che questo importante settore deve favorire lo spostamento dei passeggeri sia a scopo commerciale che soprattutto anche a scopo turistico, con diretto riflesso per lo sviluppo economico regionale.
Nel novembre del 1965 faceva la sua prima apparizione la nave traghetto “Canguro Rosso”, stazza lorda di 7000 tonnellate. La nave svolgeva due volte la settimana la linea Genova–Cagliari e una volta la settimana la linea Genova–Olbia. L’introduzione di questo servizio aveva da subito riscosso, fin dai primi mesi, un’accoglienza favorevole nel settore commerciale anche se, nel settore passeggeri, avrebbe dovuto ancora affermarsi. Una delle innovazioni più significative, per quei tempi, era la possibilità di imbarcare mezzi leggeri e pesanti direttamente dalla poppa del traghetto attraverso un portellone mobile, contrariamente a quanto avveniva fino ad allora con le merci che, mediante delle gru, venivano imbragate e caricate dall’alto nella stiva della nave.
I dati trasportistici legati all’anno 1966 erano di 14.674 mezzi gommati, 149.877 tonnellate di merci varie, 13.632 autovetture e 37.579 passeggeri trasportati.
Il “Canguro Bianco” inaugurò il 20 febbraio 1968 il nuovo collegamento Genova–Barcellona in gestione alla Canguro Iberia costituita nel 1967 con sede legale a Roma e di esercizio a Genova, con un capitale di 10 miliardi e con compartecipazione della spagnola Ybarra - Bergie & C. Con il completamento delle tre unità la Società fu in grado di mantenere un servizio trisettimanale le linee: Genova – Porto Torres: Genova (lu me ve ore 18.00)– Porto Torres(ma gi sa 07.00-19.30) con ritorno a Ge (me ve do 08.00); Genova – Cagliari: Genova(do ma gi ore 14.00 – Cagliari(lu me ve 14.00-18.00)rientro a Genova (ma gi sa ore 14.00); Genova – Olbia - Arbatax: Genova(sa 18.00) – Olbia (dom 06.00-08.00)– Arbatax(dom 12.00-14.00)– Olbia( dom 18.00-20.00)- Genova(Lun 08.00); Genova - Barcellona: mediante la rotazione delle navi. Le linee riscossero grandissimo successo e obbligarono la Tirrenia (Statale) a correre ai ripari, trasformando le unità in servizio ed ordinando una serie di nuovi traghetti (Poeti).
Nel 1969 l’andamento delle Società Navi Traghetto e Traghetti Sardi continua il a svilupparsi positivamente sotto ogni aspetto. I noli introitati nell’anno ascendevano a 4,7 miliardi, con un incremento del 32% rispetto all’anno precedente.
Cogliendo l’opportunità di accaparrarsi una grossa fetta del traffico merci carrellato per la Sardegna e Sicilia in pieno sviluppo, le due compagnie consorelle, Traghetti Sardi e Società Navi Traghetto, fecero costruire inoltre a Marina di Carrara due navi traghetto tutto merci, poi estese a quattro unità. La “Canguro Grigio” e “Canguro Biondo” destinate alla Traghetti Sardi e la “Canguro Giallo” e Canguro Fulvo” alla Società Navi Traghetto, immettendole sulle linee Genova – Livorno – Cagliari - Napoli, Genova - Livorno - Napoli - Catania, Genova - Livorno - Olbia - Cagliari - Arbatax.
Dal 1967 al 1970 le sorti delle compagnie prosperarono per la mancanza di concorrenza qualificata e grazie al sempre crescente interesse turistico, mentre sulla linea per Barcellona entrò in linea la “Canguro San Sebastian” da 7536 t.s.l. con sistemazioni per 1000 passeggeri. Dal 1970 però la Tirrenia mise in linea 6 nuove navi tipo “Poeta” ricuperando le posizioni perdute, decisa a eliminare un pericoloso concorrente sulle rotte di sua spettanza e nell’agosto 1973 richiese il noleggio di tre delle quattro tutto-merci “Canguro Biondo” e “Grigio”(scadenza noleggio marzo 1979) ribattezzandole “Staffetta Tirrenica”, “Staffetta Adriatica” e “Staffetta Jonica”, acquistando in seguito le prime due il 14 giugno 1974 e restituendo solo il “Canguro Grigio” nell’ottobre 1978.
Dal 15 febbraio 1972 all’agosto 72 la linea di Barcellona con partenza da Genova il martedì alle ore 13.00 viene prolungata a Valencia. Nel 1973 gli oneri del personale e gli enormi aggravi portuali assorbirono ben il 44% dei noli percepiti dalla Società, nonostante i ritocchi dei prezzi di trasporto visti gli aumenti.
Nel 1974 per fronteggiare la concorrenza della Tirrenia ed essendo venuta meno anche la sovvenzione della Regione Sicilia per la linea Napoli - Palermo venne decisa la fusione delle due Società nella nuova Linee Canguro S.p.A. con sede a Genova unificando i servizi amministrativi e la gestione delle linee: con la chiusura definitiva della Palermo - Napoli nel luglio 1975. Le due navi “Canguro Azzurro” e “Rosso” furono trasferite alla Livorno - Cagliari e nel novembre dello stesso anno, in collaborazione con la Grandi Traghetti S.p.A del Gruppo Grimaldi, che vi impiegò il traghetto “Freccia Rossa”, venne iniziata una linea commerciale per il Mar Rosso da Genova per Gedda e Port Sudan con il “Canguro Fulvo”. Ancora nel 1975 venne potenziata la linea per Barcellona che grazie all’entrata in servizio di una seconda unità , la “Canguro Cabo San Jorge” di bandiera spagnola venne essere prolungata a Palma de Majorca.
L’andamento del bilancio nel 1975 per la Società “Linee Canguro” chiudeva con una perdita di lire pari a 1.560.000, senza ammortamenti, che sommata agli esercizi degli anni precedenti ammontava a circa 3 miliardi.
Nonostante l’ottimo avvio della sua attività la Linea Canguro si trovò in difficoltà economiche causate dalle tariffe politiche praticate dalla Compagnia sovvenzionata Tirrenia. A quel momento, in particolare nel settore passeggeri. non c’è più stato spazio per i privati. La Linea Canguro nel 1976 dovette noleggiare alla Tirrenia a partire dal mese di luglio per tre anni il “Canguro Bianco” e “Canguro Verde” (scadenza noleggio giugno 1979) da adibire alle linee Genova - Cagliari e Genova – Porto Torres. Il noleggio delle due navi ed equipaggi avrebbe dovuto rappresentare una parziale soluzione ai problemi della Società che si era trovata a gestire 5 unità da passeggeri in un settore che salvo la stagione estiva era ultraservito. Ciononostante, per la stagione estiva 1976, la “Canguro Azzurro” e “Canguro Rosso” vennero tolte dalla Livorno - Cagliari per passare alla Genova - Porto Torres lasciando il “Canguro Bruno” per la linea di Barcellona.
Nel settembre 1977 la Tirrenia avvalendosi di una clausola apposta all’atto del noleggio del “Canguro Bianco" e "Canguro Verde” richiese il noleggio della “Canguro Fulvo” per cui le linee Canguro furono costrette a noleggiarlo (scadenza noleggio ottobre 1978) togliendo così la nave dalla linea per il Mar Rosso, anche se il nome “Staffetta Ligure” non fu mai dato.
Il “Canguro Fulvo” fu sostituito per il Mar Rosso dalla “Canguro Azzurro” e “Canguro Rosso” con risultati negativi per la loro inidoneità come traghetti misti a svolgere un servizio esclusivamente merci. Inevitabilmente. i due traghetti furono tolti a fine settembre 1977 e disarmati a Genova. Nel novembre 1977 vennero ceduti alla Trasporti Marittimi Combinati S.p.A. (Tramaco) assumendo i nuovi nomi di “Espresso Azzurro” ed “Espresso Rosso” noleggiate quindi dal gruppo Maglieviras.
La “Canguro Bruno” dal gennaio 1977 inaugurò il nuovo collegamento Livorno - Palermo lasciando ai due traghetti spagnoli la linea per Barcellona fino all’aprile 1978 quando, sfumate le trattative per una vendita all’estero, venne noleggiata alla Compagnia Trasmediterranea di Barcellona per il traffico con le Baleari. Agli inizi del 1979 vennero restituite tutte le unità noleggiate: il “Canguro Grigio” ritornò alla linea commerciale Livorno - Cagliari e Cagliari – Napoli insieme al Corriere del Sud” acquistata dalla Adriatica fino al rientro del “Canguro Fulvo” nell’ottobre dello stesso anno.
“Canguro Bianco” e “Verde#148;, sottoposti a migliorie nelle sistemazioni passeggeri, ripresero nella stagione estiva i collegamenti per Cagliari, Porto Torres e Barcellona. Il “Canguro Bruno” restituito ad aprile iniziò un collegamento Ancona - Patrasso. Con la ripresa dell’attività della stagione 1979 tutte le unità cambiarono colori ai fumaioli introducendo un simpatico logo a forma di canguro al posto dell’ovale bianco sulla fascia rossa. Si progettò anche una linea sperimentale Imperia - Porto Torres e i due Canguri vi effettuarono alcuni viaggi nel corso del 1980 mettendo in evidenza la carenza di attrezzature del porto ligure tali da sconsigliare la prosecuzione dell’iniziativa.
Alla fine del 1980 la situazione delle Società finanziarie che sostenevano la Linea Canguro si aggravarono al punto che la compagnia non potendo fronteggiare, da sola, gli oneri dei servizi fu costretta a disarmare all’inizio del 1981 le proprie navi. I due traghetti spagnoli vennero venduti nello stesso periodo dalla Ybarra alla Compagnia Trasmediterranea lasciando solo il “Canguro Bruno” in servizio per Barcellona dopo lavori di ammodernamento; il “Canguro Fulvo” fu noleggiato alla Grandi Traghetti del gruppo Grimaldi per la linea Genova-Libia; il “Canguro Grigio” dopo un breve noleggio alla Sea Star di Ancona per il Mar Rosso rientrò a Genova il 9 novembre proveniente da Brindisi (Cap.Leo) e venne disarmato. A dicembre fu noleggiato per qualche viaggio alla Ignazio Messina di Genova per la linea della Libia. La “Canguro Fulvo” fu venduta nel 1981, con il nome di “Mauro Devoto”, alla Cantieri S. Maria di La Spezia, società che dopo un mese fallì. Sempre nei primi mesi del 1981 la “Canguro Bianco” fu noleggiata a scafo nudo alla Adriatica di Venezia per le linee dalmate partendo da Genova il 25 giugno alle ore 16,30 diretta a Bari, in previsione dell’acquisto da parte della stessa avvenuto nel luglio 1982.
Malgrado la grande crisi all’apertura della stagione turistica 1981 la Linea Canguro riprese i servizi per la Sardegna e per la Spagna con la “Canguro Verde” e “Bruno”, ma il 15 ottobre il “Canguro Verde” al rientro a Genova dal suo ultimo viaggio venne venduta alla Fayez Shipping & Trading di Gedda che lo ribattezzò ”Durr”, partendo da Genova il 8 dicembre alle ore 15.25 diretta a Suez e poi impegato nel trasporto di pellegrini nel Mar Rosso.
Nell’estate 1982 l’attività del “Canguro Bruno” rimase limitata alla linea della Spagna con viaggi programmati nella formula minicrociere di tre giorni, ma anche l’ultimo “Canguro” il 25 ottobre1982 venne venduto alla Compagnia di Gedda assumendo il nome “Yum”. Dal 15 febbraio ad agosto 1982 venne aperta la linea servita con Canguro-merci Genova - Barcellona - Valencia. Si concludeva così l’attività delle Linee Canguro S.p.A. pioniera nel campo delle costruzioni navali e nelle tecnologie dei trasporti via mare.
A cura di: Maurizio Gadda e Salvatore Di Martino
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Barbaricina |
Inserito il - 23/06/2011 : 16:47:11 Anto... con questo articolo mi hai fatto venire in mente che ho viaggiato su quelle navi, ricordo la "Canguro Rosso"... mi sa di aver provato anche la "Canguro Bianco" ma una sola volta...
caspiterina se passa il tempo.... |
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