V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
UtOld |
Inserito il - 30/03/2009 : 15:09:26 Conoscere la storia aiuta ad affrontare in maniera più consapevole il presente e la realtà in cui viviamo o meglio questo è quanto dobbiamo tenere in considerazione quando programmiamo e ipotechiamo il nostro futuro o quello dei nostri figli. Quasi mai l’uomo fa tesoro di queste esperienze, ed è quindi inevitabile che la Storia si ripeta in maniera ciclica con i suoi momenti negativi o positivi a seconda dei tempi e dei luoghi.. Piccola premessa per raccontare luoghi e persone di una Sardegna antica come testimonia questo articolo apparso sulla rivista mensile della Consociazione Turistica Italiana nel Settembre del 1938, ma di un’attualità impressionante .
LA PESCA NELLE ACQUE INTERNE DELLA SARDEGNA.
1° Parte La pesca nelle acque interne, chiamata anche pesca valliva, ha una grande importanza per l’alimentazione ittica dei paesi non rivieraschi. Parecchio pesce squisito che si trova sui mercati è spesso il prodotto di peschiere, bacini, laghi artificiali, fiumi e stagni salsi. Nelle acque interne possono trovarsi pesci di mare e pesci di fiume, secondo la località e la stagione. In Sardegna vi sono numerosissimi stagni costieri d’acqua salsa, parecchi rii di molta pescosità e tre grandi bacini artificiali: quelli del Tirso, del Coghinas, e di Bunnari. Il lago artificiale creato con lo sbarramento del fiume Tirso ha un’estensione di circa 2100 Kmq. Con 35 milioni di mc. D’acqua. L’altro grande bacino artificiale, il lago di Cogninas, ha una capacità di 25 milioni mc. D’acqua, e un’estensione di Kmq.2477. Il terzo lago artificiale quello di Bunnari, contiene 600 mila mc. D’acqua. Oltre a questi esistono altri bacini naturali di minore importanza, ma tutti adatti per un’intensa produttività ittica. I corsi d’acqua pescherecci sono anch’essi numerosi, e mescolandosi con l’acqua salsa e lasciando un deposito alluvionale nelle zone costiere dell’isola, formano i caratteristici stagni. Ad occidente abbiamo quello di Santa Gilla, il più importante, e poi quelli di Is Brebeis, Maestrale, S.Caterina, Marceddi, Corru de s’Ittiri, Sassu, Cabras, Mistras, Calich, Asinara; ad oriente: Saline, S.Teodoro, Cala S.Anna, Posada, Curcurica, Tortolì e Colostri.
Cabras - Canale di immissione della peschiera.
Nomi da leggenda e da fiaba, e paesaggi veramente fiabeschi sono quelli che si stendono a ridosso delle dune costiere, squallidi, silenziosi, deserti, popolati di folaghe bluastre, di fenicotteri rosa e di anatre loquaci. Eppure i pesci più pregiati (muggini, spigole, orate, anguille) sono pescati proprio in queste distese immobili, dove spesso regna la malaria.
(Continua)
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11 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
UtOld |
Inserito il - 22/04/2009 : 08:34:36 Come dicevo in apertura di Topic ...la cronaca giornalistica del 1938 è sempre di Attualità come dimostra questo comunicato stampa del Presidente della Regione Sardegna.
COMUNICATO STAMPA
Cagliari, 21 aprile 2009
Il Presidente della Regione, Ugo Cappellacci, e l'Assessore dell'Industria, Andreina Farris, hanno incontrato questa mattina i pescatori di Santa Gilla per discutere le problematiche riguardanti la laguna cagliaritana.
Dopodomani la vertenza sarà affrontata in un vertice promosso dall'Assessore regionale dell'Agricoltura, Andrea Prato. "Santa Gilla - ha dichiarato - costituisce una ricchezza straordinaria che non possiamo più lasciare al suo destino". Nel recente incontro con il "Tavolo azzurro" il problema della laguna è stato manifestato dal responsabile regionale di Legapesca, Mariano Mocci, che ha evidenziato problemi di vigilanza e di inquinamento dello stagno.
L'assessore Prato ha ribadito il pieno sostegno della Regione per il rilancio e la tutela ambientale di Santa Gilla, chiedendo nel contempo un Piano industriale per valorizzare al meglio questa risorsa, e per offrire opportunità di lavoro al maggior numero di famiglie. A tutt'oggi questo Piano non è ancora pervenuto, e l'incontro in calendario per giovedì costituirà l'occasione per accelerare la discussione sull'emergenza della laguna cagliaritana.
Ufficio Stampa Regione
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sararubiu |
Inserito il - 09/04/2009 : 12:13:52 Aldo, non so' come ringraziarti per questo viaggio nel passato!!! Resta di fatto, che, se fosse per me, rientrerei in Sardegna pure domani ... Indovina un po' qual'e' il problema principale ?!? ... Lo stesso che mi ha fatto venir via anni fa' ... Comunque, rientro ogni anno almeno per le vacanze .
Di nuovo, Grazie !!! Sara.
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Anto |
Inserito il - 31/03/2009 : 22:04:02 Complimenti Aldo...un buon lavoro....grazie. Anto |
Tizi |
Inserito il - 31/03/2009 : 13:40:14 grande Aldo come sempre.....tutto molto interessante |
Marialuisa |
Inserito il - 31/03/2009 : 09:18:03 Aldo , potremmo mai ringraziarti per quanto ci stai regalando ?
Con gratitudine
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UtOld |
Inserito il - 30/03/2009 : 22:15:02 Ultima parte
Il più importante stagno è, come abbiamo detto, quello si S.Gilla, separato dal golfo di Cagliari per mezzo di un istmo lungo circa 10 chilometri, che comunica col mare per mezzo tre aperture, attraverso cui sale il pesce in date stagioni. In questo stagno la pesca si aggira intorno ai 700 quintali all’anno, e rifornisce giornalmente il mercato di Cagliari con abbondanza di muggini, anguille, ghiozzi, spigole e triglie. Questo stagno è anche importante per la grande produzione di sale che si ricava dalla parte di <Macchiareddu> e che annualmente ammonta a trecentomila tonnellate e viene esportato persino in Islanda.
Pescatori di Gabras al lavoro
La fama peschereccia della Sardegna giunge fin nei più lontani paesi e persino gl’inglesi, pur avendo nella loro patria i bacini dell’Irlanda e della Scozia, vengono nella nostra isola non soltanto per cacciare la stupenda pernice turchesca e il raro muflone, ma anche per pescare il <salmo macrostigma> che è una trota squisitissima. Tra le bellezze e le ricchezze dell’isola anche questo è un pregio da valorizzarsi come si merita.
Fine
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UtOld |
Inserito il - 30/03/2009 : 21:58:29 4° Parte
Questa pesca delle acque interne non è affatto trascurabile. Nel Veneto, dove esiste un’attrezzatura perfetta, le valli da pesca, nel 1935, gettarono sul mercato ben quattro milioni e mezzo di chilogrammi di pesce squisito. La Sardegna non può vantare certamente una attrezzatura simile a quella delle valli venete; ma è in netta ripresa, grazie ad una vera e propria bonifica peschereccia, che si basa su studi precisi. L’allevamento del pesce si deve fondare su esatte conoscenze biologiche e idrauliche. Non si creda che per popolare una distesa d’acqua basta seminarvi del pesce. Si rischia di perdere raccolto e seme, e ciò con non lieve danno finanziario, perché ad esempio, le orate (novellame) raggiungono il prezzo di 230 lire al mille.
Pescatore di Cabras
La mancanza di plancton , cioè del cibo di cui si nutre il novellame, come pure una temperatura o una densità non adatte, basterebbero a rendere deserte le acque. Un tempo questi bacini godevano di grande floridezza. Lo stagno di Calich era una volta chiamato delle Peschiere tanto il suo prodotto era abbondante
(Continua) |
UtOld |
Inserito il - 30/03/2009 : 16:01:49 3° Parte Studiando bene le abitudini dei pesci, l’uomo dispone le sue reti nei punti più propizi alla cattura. Un filo d’acqua dolce è lasciato cadere dall’ultimo canale della peschiera, ed è questa l’esca più pericolosa. S’insinua nell’acqua salsa, gira per i canali, giunge nel bacino, addolcendo l’acqua e diminuendone la densità. Il pesce l’avverte subito, e poiché è il tempo in cui desidera l’acqua dolce, si mette alla sua ricerca, nuotando controcorrente. Incontra gli sbarramenti in punta ai quali è disposto un passaggio obbligato più o meno grande, e in essi avviene una prima selezione, secondo la grossezza del pesce. Così le camere della morte si popolano. Il pesce sospetta l’insidia, si dibatte, nuota convulsamente lungo gli argini; ma, ahimè! Gli argini non sono più deserti e silenziosi .
Cabras – Il guardiano della Peschiera
Capanne di canne sono sorte sulle rive; i pescatori che vi si rifugiano sono pronti alla cattura. Si attende la notte: quando questa giunge, le zattere di canna navigano dolcemente lungo le siepi; qualche barca percorre le acque che i pescatori percuotono con i remi per spaventare il pesce, il quale si dirige frettolosamente verso le trappole. Le reti affondano e tornano su cariche di preda. Il raccolto è abbondante, la stagione quasi sempre propizia.
(Continua) |
UtOld |
Inserito il - 30/03/2009 : 15:30:59 2° Parte Come procede la pesca in questi stagni salsi? Un bacino cintato – la cosiddetta < valle > - luogo di pascolo, di coltura, di selezione del pesce, è attraversato da piccoli argini in fila, da canali artificiali, dighe di fango, sottili siepi di canne, chiusini e chiaviche, sbarramenti e trappole, e in fondo a tutto questo si trova la cosiddetta camera della morte. Il pesce che vi si può catturare, viene in parte dal mare con le periodiche <montate> al tempo degli amori o della crescita, e in parte viene <seminato>.
Cabras – Pescatore che pesca i muggini col coppo.
I raccoglitori, a primavera, si recano alle foci dei fiumi, muniti di fittissime reti con cui pescano il <novellame> e cioè le migliaia di pesciolini appena sgusciati dall’uovo. Riuniti in appositi recipienti, vengono trasportati in prossimità delle valli ed ivi lasciati in libertà. Il <novellame> non è però lanciato a casaccio, bensì contato accuratamente, spartito secondo le qualità e riunito entro speciali recinti, dove l’acqua ha densità e temperature diverse. Se il plancton (il cibo) e abbondante, se la valle è stata sistemata convenientemente, il pesce vi pascola in libertà fino a raggiungere dimensioni considerevoli, la quale cosa per le anguille avviene dopo sei o sette anni dalla semina. Ma l’anguilla è il pesce di più lenta crescita,come dicono i pescatori. Invece, per le altre qualità un milione di <novellame> seminato può dare dopo un anno 40 mila Kg. Di pesce pregiato.
(Continua) |
ziama |
Inserito il - 30/03/2009 : 15:13:21 come non detto.....ho visto la correzione ora!
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ziama |
Inserito il - 30/03/2009 : 15:11:43 Aldo, ma e' giusta la didascalia della foto?
Sto cercando di individuare il pescatore che aggiusta le reti....ma non lo vedo mica! |
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