Forum Sardegna
    Forum Sardegna

Forum Sardegna
 

    


Nota Bene: Un immenso patrimonio culturale e tradizionale Sardo è il canto a poesia o gara poetica. La sua origine (non della gara ma dell'improvvisazione) si perde nella notte dei tempi. La gara vera e propria sul palco, pare sia nata a Ozieri nel settembre 1896 in occasione della festa in onore della Madonna del Rimedio. L'ideatore fu Antonio Cubeddu, famoso poeta locale nato a Ozieri nel 1863 e deceduto a Roma nel 1955 all'età di 92 anni. Fino ad allora la poesia era cantata o recitata nelle feste paesane, senza un palco, una giuria, un compenso economico e senza un invito ufficiale dagli organizzatori. In un ambiente prettamente maschile, cercarono fortuna, esibendosi sul palco anche due donne, Caterina Porcu di Ossi e Maria Farina di Osilo.



 Tutti i Forum
 Cultura in Sardegna
 Tradizioni popolari
 Pungas: Chi ne possiede?

Nota: Devi essere registrato per poter inserire un messaggio.
Per registrarti, clicca qui. La Registrazione è semplice e gratuita!

Larghezza finestra:
Nome Utente:
Password:
Modo:
Formato: GrassettoCorsivoSottolineatoBarrato Aggiungi Spoiler Allinea a  SinistraCentraAllinea a Destra Riga Orizzontale
Inserisci linkInserisci EmailInserisci suonoInserisci Mp3Inserisci pdfInserisci file multimediale Inserisci Immagine Inserisci CodiceInserisci CitazioneInserisci Lista
   
Video: Inserisci Google video Inserisci Youtube Inserisci Flash movie
Icona Messaggio:              
             
Messaggio:

  * Il codice HTML è OFF
* Il Codice Forum è ON

Faccine
Felice [:)] Davvero Felice [:D] Caldo [8D] Imbarazzato [:I]
Goloso [:P] Diavoletto [):] Occhiolino [;)] Clown [:o)]
Occhio Nero [B)] Palla Otto [8] Infelice [:(] Compiaciuto [8)]
Scioccato [:0] Arrabbiato [:(!] Morto [xx(] Assonnato [|)]
Bacio [:X] Approvazione [^] Disapprovazione [V] Domanda [?]
Seleziona altre faccine

 
 
 
 

V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
Etnostudy Inserito il - 18/11/2011 : 12:18:22
Salve a tutti. Mi sono appena laureata in Antropologia culturale con una tesi specialistica sulla medicina popolare in Sardegna. Un capitolo della mia tesi era specificatamente dedicato ai brevi e alle pungas. Qualcuno tra voi ne possiede e sarebbe disposto a farmene fotografare il contenuto?
15   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
Etnostudy Inserito il - 21/11/2011 : 16:53:53
Sì, conosco la rosa di Gerico. Anch'io ne possiedo una, ma è molto più recente! Con tutta quest'orgia di informazioni, ti sei appena candidato a diventare uno dei miei informatori-chiave!
ampuriesu Inserito il - 20/11/2011 : 19:24:38
Se li vuoi vedere e fotografare non esitare a contattarmi ma non me la sento di aprirli Comunque per la datazione non ci sono rpoblemi... quello della paura è stato confezionato dal canonico Demuro della cattedrale di Catselsardo verso gli anni 45/50, quello contro le armi da fuoco risale alla guerra precedente alla prima guerra mondiale, (guerra d'Africa se non sbaglio), e dello stesso periodo di quest'ultimo risalgono anche quello delle partorienti e quello per il bestiame. Quello che ha mia zia per le minacce di aborto risale alla fine del 700 perchè ho rifatto la fodera e dentro ci sono solo tre medaglie enormi di bronzo e niente altro. Ti dico che risalgono al 700 perchè conosco quel genere di medaglie che erano difusissime durante la dominazione spagnola per poi essere adottate definitivamente dal popolo sardo.
Anche io conosco molti berbos (in gallura sono detti PARAULI FOLTI),per esempio curo con la preghiera il fuoco di Sant'Antonio (ho gente in casa tutti i giorni) e dopo tre giorni il male sparisce definitivamente, conosco quelle per i vermi dei bambini, per trovare gli oggetti smarriti, per allontanare gli uccelli da un campo, per l'orzaiolo, del malocchio conosco quattro rituali diversi, per arrestare le perdite di sangue dal naso, per fermare le emorraggie, contro i temporali, per sciogliere le fatture e magari qualche altra che ora non ricordo di sapere. La mia famiglia aveva in casa un canonico, fratello di mio bisnonno e questo prete ha lasciato in eredità alla famiglia tutte queste preghiere che ci tramandiamo di generazione in generazione.
Conosci la rosa angelica? Ne ho una che la mia famiglia la possiede da oltre 400 anni. E' una rosa di legno (rosa di Gerico) che è stata benedetta per essere utilizzata durante il parto; quando qualche donna deve partorire, metto in acqua la rosa recito la preghiera e quando si rompono le acque la rosa inizia ad aprirsi. Quando il parto avviene, la rosa è completamente aperta. Mi dirai che la rosa di gerico si apre sempre a contatto con l'acqua... la mia l'ho lasciata una settimana in acqua e non si è aperta e quando la metto in acqua per un parto, rimane anche tre o quattro giorni senza muvere un ramo e appena si rompono le acque si a pre in un baleno. Mistero della fede...
Mia zia raccontava che l'ostretica che girava in paese non credeva alla storia della rosa e quado la vedeva aperta voleva portarla dal medico per farla vedere. Appena usciva da casa di mia iniziava a chiudersi. portata nuovamente in casa riprendeva ad aprirsi; forse perchè lei non credeva si richiudeva perchè per tutto c'è una spiegazione ma davanti alla fede spiegazioni logiche non c'è ne sono.
andromeda Inserito il - 20/11/2011 : 17:18:06
si, in effetti è così.
Etnostudy Inserito il - 20/11/2011 : 15:04:21
Il vecchio ordinamento, praticamente! Una collega!
andromeda Inserito il - 20/11/2011 : 15:00:02
pura curiosità. io ho mi sono laureata a Sassari in Lettere moderne con indirizzo demoetnoantropologico.
Etnostudy Inserito il - 20/11/2011 : 14:46:37
Sì, perchè?
andromeda Inserito il - 20/11/2011 : 14:31:30
E' interessante il tuo lavoro. pensare che queste cose resistono ancora è un buon segno. ti sei laureata a Sassari?
Etnostudy Inserito il - 20/11/2011 : 13:45:39
Grazie a tutti per la gentilezza e la velocità di risposta! Vi spiego in poche parole in cosa consiste la mia ricerca che, se tutto va bene (speriamo!) dovrei riuscire a continuare negli anni a venire. Per farla breve, è un'analisi di tutti gi aspetti e le credenze relative al magico in Sardegna, di cui cerco di stabilire lo "stato" attuale di diffusione (quanto è sviluppata la credenza? è in fase di regressione o meno? etc.). Sono ormai 5 anni che ricerco sul campo e speriamo che possa continuare per almeno i prossimi tre anni. Stare a contatto con guaritori e pratici mi ha consentito di compiere un vero e proprio apprendistato, per cui conosco vari verbos e meighinas, compresi quelle per confezionare e "riconsacrare" gli amuleti. Naturalmente, come scrive ampuriesu, il contenuto delle formule magiche o dei sacchetti degli amuleti conta relativamente: io stessa mi sono data un "codice d'onore" per cui non le pubblico e non le rendo note, a meno che non mi venga espressamente richiesto dalla persona che me ne fa dono (molte formule magiche o preghieras che alcuni sostengono debbano essere segrete erano un tempo patrimonio di tutti, o almeno, di chi si sentisse in grado di poterle utilizzare e solo in anni recenti sono diventate eredità esclusiva di alcune famiglie, per cui a volte mi è stato richiesto di scriverle per consentirne la diffusione). A livello della ricerca, però, anche se non vengono pubblicate, ha hanno per me molta importanza: le parole contenute nelle formule, allo stesso modo che gli oggetti contenuti nelle pungas e nei breves, mi consentono di poterne fornire la datazione e l'analisi simbolica. Mi è quindi capitato in più di un'occasione che mi venissero dati breves ormai logori, che io ho provveduto a fotografare anche nelle componenti interne e a riconfenzionare nuovamente, dopo aver recitato la preghiera apposita e inserendo il vecchio sacchettino dentro uno nuovo, restaurando le scritture o le immagini sacre contenute con la carta di riso etc, per preservarli per gli anni a venire. Alcune pungas, inoltre, sono confezionate in maniera tale da poter essere facilmente aperte (alcune di esse costituiscono infatti degli "amuleti cumulativi", ossia di generazione in generazione gli oggetti contenuti al loro interno crescono di numero, e la loro efficacia aumenta). Così non ne ho mai, in nessun caso, sminuito l'efficacia. Non mi permetterei mai, infatti, di mettere le mani sui ricordi di chi custodisce con cura il proprio amuleto e di violare segreti: compio solo una sorta di restauro e li classifico, cercando di capirne componenti e significato. Spesso chi li possiede è felice di sapere cosa contengono, anche se non riferisco mai nello specifico le formule magiche (che, per essere efficaci, devono rimanere sconosciute al portatore), perchè si viene a conoscenza di possedere ricordi di famiglia (fotografie, santini antichi, piccoli reliquiari, medaglie al valore etc.). Dunque se qualcuno è diposto a farmeli fotografare, chiusi o aperti, sarei molto grata di farlo e anche di poterne ipotizzare datazione e significato simbolico. Se l'argomento può interessare, inoltre, vi posto le immagini di alcuni breves o pungas che mi sono stati donati o prestati, così possiamo confrontarci sul loro utilizzo o significato, se si va! Grazie a tutti!
ampuriesu Inserito il - 20/11/2011 : 11:25:36
Petru2007 ha scritto:

ampuriesu ha scritto:
. Nella zona di Ittiri queste medaglie mi sa che si chiamano "fortalesa" o qualcosa del genere.



In Gallura si dice "fultalesa", termine molto simile, per indicare gli amuleti artigianali, che contengono vari ingredienti, talvolta anche strani. Attualmente però è più usato il termine "punga".

@Ampuriesu
Hai mai sentito dire se tra gli ingredienti si usano (o usavano) testicoli di topo e occchi di corvo, avvoltoio o altri uccelli rapaci?


si ne ho sentito parlare ma io mi limito a credere solo a quelle di origine cristiana. Se venivano confezionate da persone civili e non da religiosi, usavano mettere al loro interno oltre che a oggetti sacri, anche un seme di ruta che secondo la tradizione allontana i demoni.
milly73 Inserito il - 19/11/2011 : 15:47:46
@ ampuriesu
Grazie
Petru2007 Inserito il - 19/11/2011 : 12:37:43
ampuriesu ha scritto:
. Nella zona di Ittiri queste medaglie mi sa che si chiamano "fortalesa" o qualcosa del genere.



In Gallura si dice "fultalesa", termine molto simile, per indicare gli amuleti artigianali, che contengono vari ingredienti, talvolta anche strani. Attualmente però è più usato il termine "punga".

@Ampuriesu
Hai mai sentito dire se tra gli ingredienti si usano (o usavano) testicoli di topo e occchi di corvo, avvoltoio o altri uccelli rapaci?

ampuriesu Inserito il - 19/11/2011 : 11:26:14
milly73 ha scritto:

Mi spiegate gentilmente cosa sono le pungas ?

Le pungas (in gallurese "li punghi") sono dei sacchetti di stoffa che solitamente confezionavano le suore di clausura nelle quali al loro interno si trovano immagini sacre, preghiere, pezzi di stola, cera benedetta ecc. Il tutto per preservare chi le indossa, da eventuali malocchi, sfortuna ecc.
Quelle antiche che si trovano qui nella mia zona, venivavano preparate da persone comuni come noi ma che avevano il dono della fede e conoscevano particolari rituali e preghiere che venivano recitate durante il loro confezionamento.
Alcune (quella che ha mia zia per esempio, contiene tre grosse medaglie di bronzo e basta. Sono legate tra di loro e cucite dentro un sacchetto che non va aperto. Nella zona di Ittiri queste medaglie mi sa che si chiamano "fortalesa" o qualcosa del genere.
Quelle che ho io dal tatto si nota che in qualcuna ci sono solo fogli scritti mentre in altre ci sono fogli ma anche qualcosa di metallo. quella contro le armi da fuoco,da poco gli ho cambiato la veste perchè logora e sporca, al suo interno ho trovato il foglio di chiamata in guerra di un mio antenato piegato in più parti. Questo foglio avvolge la punga che è chiusa da un laccio di stoppa legato a croce come si confezionano i regali quindi è impossibile sapere cosa contenga.
Le medaglie utilizzate per confezionare li punghi, le conosco perchè ne ho diverse e le uso per togliere il malocchie e segnare il fuoco di Sant'Antonio. Poi a seconda del loro utilizzo ci si deve attenere a delle regole (parlo sempre per la gallura); quella contro gli aborti per esempio, si cede dietro consegna di un pegno. Per esempio quando la do a qualche donna mi faccio dare un anello o meglio la fede e la tengo sino a che non mi rende il breve.
milly73 Inserito il - 19/11/2011 : 10:47:19
Mi spiegate gentilmente cosa sono le pungas ?
ampuriesu Inserito il - 19/11/2011 : 08:31:55
Carissima, ne possiedo diverse e molto antiche appartenute alla mia famiglia paterna. Ho quella contro le armi da fuoco, quella contro gli aborti l'altra per le malattie del bestiame e una per combattere la paura. Posso fartele vedere fotografare ma non aprire; secondo la tradizione se aperte perdono la sua efficcacia e porta male. In fondo poco importa sapere il contenuto... conta la fede che uno ha e proprio in base alla fede questi sacramentali hanno effetto. Comunque se sei interessata mandami messaggio privato così ti faccio avere il mio numero di cellulare.
Petru2007 Inserito il - 18/11/2011 : 18:34:27
Prima di tutto, complimenti vivissimi alla nuova dottoressa; per il resto nel forum c'è qualcuno esperto nel settore, sicuramente non tarderà a farsi sentire.

Herniasurgery.it | Snitz.it | Crediti Snitz Forums 2000