V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
milly73 |
Inserito il - 05/09/2010 : 14:04:50 SA STOIA
Tanti anni fa sa stoia veniva utilizzata come giaciglio per il riposo, per fare sa stoia bisogna raccogliere nel mese di luglio sa spadua (tifa), un'erba palustre che cresce spontanea sulle sponde dei piccoli specchi d’acqua. La caratteristica principale della tifa a foglia larga è il suo interno spugnoso che dona la giusta morbidezza alla stuoia. Sa spadua va esposta al sole
sa spadua pronta per essere lavorata va bagnata per renderla morbida
strumento rudimentale usato per realizzare "sa stoia", da noi lo chiamano "cuaddu de fai stoisa"
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15 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
milly73 |
Inserito il - 15/06/2012 : 14:32:45 Quest'anno ho voluto assistere alla raccolta della tifa, è bello vivere certe esperienze per poterle raccontare
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milly73 |
Inserito il - 02/04/2012 : 20:57:09 | sartinocchja ha scritto:
Speriamo ... veramente bello il servizio Milly, molto molto interessante fai i complimenti a tua madre è bravissima.
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Grazie infinite, perdono mi sei "sfuggita" . |
milly73 |
Inserito il - 02/04/2012 : 14:20:59 @ Druuna Grazie , lo spero tanto anche io |
Druuna |
Inserito il - 31/03/2012 : 14:23:08 Sei fantastica Milly...io posseggo una "stoia" giuntami dalla mia nonna materna, ma mi sono sempre chiesta di quale materiale fosse fatta e, soprattutto, con quale procedimento. Ti ringrazio tantissimo, spero davvero che le nostre tradizioni vengano riscoperte e portate avanti!!! |
sartinocchja |
Inserito il - 31/03/2012 : 11:36:45
è un piacere per me spero che con il passare del tempo queste tradizioni non vadano perdute. [/quote]
Speriamo ... veramente bello il servizio Milly, molto molto interessante fai i complimenti a tua madre è bravissima. |
milly73 |
Inserito il - 26/03/2012 : 22:28:12 | Paradisola ha scritto:
Mi ero perso questa discussione grazie per averla segnalata Milly
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| Verosardo ha scritto:
Mai visto prima d'ora il procedimento così completamente dettagliato. Grazie Milly.
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è un piacere per me spero che con il passare del tempo queste tradizioni non vadano perdute. |
Verosardo |
Inserito il - 26/03/2012 : 12:06:38 | Paradisola ha scritto:
Mi ero perso questa discussione grazie per averla segnalata Milly
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Mai visto prima d'ora il procedimento così completamente dettagliato. Grazie Milly. |
Paradisola |
Inserito il - 26/03/2012 : 10:11:29 Mi ero perso questa discussione grazie per averla segnalata Milly |
trifola |
Inserito il - 06/09/2010 : 15:53:42 | milly73 ha scritto:
per Boletus Sardus e trifola mi fa piacere che abbiate apprezzato l'argomento
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Cara milly73 oltre a farmi ringiovanire mi fai anche commuovere. Salude e trigu.
trifola
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milly73 |
Inserito il - 06/09/2010 : 13:48:53 per Boletus Sardus e trifola mi fa piacere che abbiate apprezzato l'argomento |
milly73 |
Inserito il - 06/09/2010 : 13:43:30 | Nevathrad ha scritto:
Bellissimo topic Milly!!!! Tua madre è bravissima!!!! Riesce a fare delle "cuciture" dritte dritte che io... manco a macchina!!!! Ha un po' l'andamento di un punto macchina fatto a mano. mhm... deve essere sì comodo starci su... E' importante lo spessore che si ottiene con la tifa? Nel senso si può anche farlo più alto o poi crea dei problemi di struttura?
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grazie !! sono sicura anche anche tu riusciresti a fare delle"cuciture dritte", perchè in "su cuaddu de fai stoiasa" ci sono delle scanellature che ti aiutano.Per quanto riguarda lo spessore più tifa metti e più grossolana viene, però ricordiamo che prima veniva utilizzata per coricarsi, quindi lo spessore serviva per isolare.Che bella sensazione quando ti ci sdrai, non è rigida ne fastidiosa anzi.....
inserisco un'altra foto cosi si vede la scanellatura per eseguire le cuciture dritte dritte
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milly73 |
Inserito il - 06/09/2010 : 13:15:34 | babborcu ha scritto:
grazie milly!!! e' ovvio che prima lecordicelle non erano di naylon.. ma spago o funicelle di giunco fino ritorto... la stuoia nel passato non era limitata alla campagna o a dimore temporanee ,ma era in molti centri ilnormale giaciglio dei poveri,, per le nostre popolazioni anche il letto a volte era un oggetto di lusso.. ma la stuoia e' molto pratica.. fresca d'estate,discretamente morbida e si arrotola liberando gli spazi e puo' essere facilmente trasportata ( e'anche molto leggera) in logudoro si chiama "odijedda" e viene eseguitaa con la tifa anche qui che si chiama "uda" da cui il nome,, viene costruita allo stesso modo con su cabaddettte de sa odijedda,, ma molti esemplari non risultano tagliati ai lati bensi' piegati all'interno di modo che terminino in una serie di curve.... non so se maccurry ha una foto della stuoia ittirese da postare...
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ti ringrazio moltissimo per aver inserito ulteriori informazioni riguardo l'argomento e spero, se McCarry ha una foto della tipica stoia ittirese, che la voglia condividere con noi, a me farebbe piacere vederla
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Nevathrad |
Inserito il - 06/09/2010 : 07:50:10 Bellissimo topic Milly!!!! Tua madre è bravissima!!!! Riesce a fare delle "cuciture" dritte dritte che io... manco a macchina!!!! Ha un po' l'andamento di un punto macchina fatto a mano. mhm... deve essere sì comodo starci su... E' importante lo spessore che si ottiene con la tifa? Nel senso si può anche farlo più alto o poi crea dei problemi di struttura? |
trifola |
Inserito il - 05/09/2010 : 20:39:34 Grazie milly 73, mi hai riportato indietro di sessanta anni.
Salude e trigu.
trifola
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Boletus Sardus |
Inserito il - 05/09/2010 : 20:02:55 bellissimo ... grazie Milly non avevo mai visto come si costruisce sa stoia |