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Inserito il - 19/06/2008 : 17:17:30 Festa di San Giovanni a Fonni dal 24 al 28 giugno 2008
La festa di San Giovanni Battista, patrono del paese, i momenti più importanti che la caratterizzano sono i seguenti: la sfilata "de S'Istangiartu", il " drappello d'onore di uomini a cavallo", che portano in processione per le vie del paese " Su Cohone de Vrores", un originale e suggestivo pane floreale di Fonni; questo pane rituale ha origini antichissime e il suo significato rimane ancora avvolto dal mistero; "Sa Arrela e' Vrores" dove gli abili cavalieri in costume locale si esibiscono nelle tradizionali "parillas", dimostrazioni acrobatiche con i cavalli in corsa.
Il santo è festeggiato dai fonnesi da oltre 500 anni all'inizio dell'estate, e ancora oggi, il popolo chiama questa ricorrenza sa die de vrores (il giorno dei fiori). Fra le tradizioni che meglio si sono conservate e che caratterizzano la festività del Protettore di Fonni è la corsa dei cavalli, sa 'arrela de vrores. Questa, detta anche il palio di San Giovanni Battista, viene organizzata, oltre che dal Comitato dei festeggiamenti, dalla Società Ippica Fonnese con il patrocinio del Comune. In occasione della festa di San Giovanni Battista viene confezionato su co'one de vrores, il pane dedicato alla festa dei fiori, dall'unica artigiana rimasta a custodire quest'arte antica. Si tratta di una complessa elaborazione composta da una focaccia a forma di torta (40 cm. di diametro e una decina di centimetri di spessore), sulla quale vengono infilati dei bastoncini di canna che reggono 160 pugiones (uccelli) e cinque puddas (galline). Al centro della composizione si trova il nido (cinque centimetri di diametro) decorato con dei chicchi di grano finto e con sopra tre pugioneddos (uccellini). Attorno al nido, vi sono quattro puddas, una delle quali porta sul dorso un pugioneddu. Il tutto è costituito da un impasto di acqua di sorgente con semola molto fina: miele, su pistíddu (mandorle grattugiate), manteca (composto di sostanze grasse fra le quali il burro).
Per la sua preparazione occorrono cinque o sei mesi di lavorazione. Saranno inoltre confezionati altri circa 150 pugioneddos che, una volta terminati i festeggiamenti, verranno distribuiti ai soci, alle autorità, ai parenti ed amici del "cassiere", l'organizzatore dei festeggiamenti civili in onore del Patrono. Il giorno della festa il pane verrà benedetto dal sacerdote appena prima della solenne Minsa 'antada (Messa cantata). Accanto alla statua di San Giovanni sarà portato a braccia in processione dal cassiere e da altri soci che gli daranno il cambio durante il tragitto. Il corteo, aperto dai "Cavalieri della Madonna dei Martiri", attraverserà le vie principali del paese al rintocco delle campane a festa. Al termine della processione i cavalieri di S'Istangiartu riportano su co'one 'e vrores in casa del cassiere. Questo pane rituale lo si può ammirare anche durante la corsa dei cavalli in onore del patrono, sa 'arrela de Santu Juvanni o meglio sa 'arrela de vrores. Innalzato al cielo da un cavaliere in costume che esegue la tradizionale pariglia stando in piedi sulla sella, su co'one suscita ancora oggi grandi emozioni e strappa gli applausi dei presenti. Durante la tradizionale 'arrela 'e vrores' la "Commissione di San Giovanni" offre sos pugioneddos ai cavalieri. Questi si lanciano nelle pariglie con in bocca l'asticella di supporto che tiene su pugione. Su co'one verrà scomposto il 29 agosto, ricorrenza del martirio di Santu Juvanni isconcau (San Giovanni decapitato). Il "nido" assieme alla gallina che ha sul dorso su pugioneddu spetta al cassiere, le altre due galline vanno, una al presidente del Comitato festeggiamenti e l'altra al vicepresidente, mentre sos pugiones saranno distribuiti fra i componenti del Comitato.
Segnalata da Elenia P. |
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