V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
mujer |
Inserito il - 05/11/2009 : 22:22:58 L'associazione Turistico Culturale Pro Loco MASULLAS, organizza la 10^ "sagra del melograno". Degustazione di melagrana e i suoi derivati. Presentazione, degustazione e vendita del vino novello "prima macerazione. Spettacolo musicale col gruppo Boghes Antigas. Degustazione di castagne arrosto e vino locale. Spettacolo folkloristico.
Masaullas 8 novembre 2009 ore 17:30
Purtroppo non sono riuscita ad allegare la locandina che mi è arrivata via mail in PDF |
15 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
Turritano |
Inserito il - 09/02/2010 : 23:18:55 | Nevathrad ha scritto:
Non sarà, Turri, che chi si occupa di tassonomia o di paleobotanica, magari, ha delle competenze maggiori e, soprattutto informazioni più fondate, delle nostre?
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Scusa Neva, mi sono accorto solo ora di questo tuo post Se non ti dispiace sposto la la mia risposta nella discussione "Il mio giardino" Turritano
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Turritano |
Inserito il - 09/02/2010 : 23:14:11 | Dixi64 ha scritto:
a me piacerebbe piantare un albero melograno nel mio campo, pero' vorrei dei suggerimenti in merito, .....
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Mettere a dimora una pianta di melograno non è difficile. E non è difficile neanche trovarla nei vivai. Un pò più problematico è trovare la qualità giusta. Ce ne sono a frutti più o meno grandi, con grani da molto scuri a quasi bianchi, più o meno dolci, con semi più o meno duri. Acune insipide e altre addirittura acide. Io dico, se non e di colore granato (rosso scuro), che melagranata è? D'altro canto, generalmente, quelle con colore più scuro (ricco di polifenoli) hanno un sapore più intenso, caratteristico di questo frutto, ma anche semi più duri. Ma non dobbiamo dimenticare che il clima della zona in cui si coltiva il melograno non è di secondaria importanza. Ci sono piante di melograno perfino in Germania, nella valle del Reno. Ma il sapore e la dolcezza di quei frutti, non sono paragonabili a quellli coltivati da noi in Sardegna Turritano |
luca56 |
Inserito il - 28/01/2010 : 08:50:42 Per Dixi64, se non hai ancora trovato il melograno prova a consultare il catologo dei Fratelli Ingegnoli " http://www.ingegnoli.it/negozio/ind...-mollar.html " puoi richiederlo anche online. Mi sembra però strano che i vivai della tua zona (sempre ben forniti) non ne abbiano in catalogo. |
Giuseppe |
Inserito il - 28/01/2010 : 08:37:04 | Dixi64 ha scritto:
a me piacerebbe piantare un albero melograno nel mio campo, pero' vorrei dei suggerimenti in merito, magare dove comperare la pianta che dia nel tempo buoni frutti. Ho visto che li vende pure la Bakker boh! Grazie
Bruno
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Hai risolto il tuo problema del melograno? Hai chiesto notizie a Masullas? Saluti Giuseppe |
Dixi64 |
Inserito il - 11/12/2009 : 15:56:27 a me piacerebbe piantare un albero melograno nel mio campo, pero' vorrei dei suggerimenti in merito, magare dove comperare la pianta che dia nel tempo buoni frutti. Ho visto che li vende pure la Bakker boh! Grazie
Bruno |
Giuseppe |
Inserito il - 06/12/2009 : 16:45:43 | Giuseppe ha scritto:
| Peter ha scritto:
| Sarrokesu ha scritto:
Caro Giuseppe, non son tanto informato e preciso, come dici tu, ho solo voluto evidenziare un piccolissimo errore ! Comunque dai dati che purtroppo ho dovuto ricavare dal "Dizionario Botanico Sardo " di Peppino Congia, ho ricavato i nomi in sardo, che sicuramente tuuti conosciamo: Arenada; Punica granatum L.; Melograno. Arenada arbada; Punica granatum L.; Melograno frutto scuro, Melograno frutto vaiano, Vaiana. Arenada bra; idem; idem; idem, idem. Appartiene alla famiglia delle Punicacee. La pianta, originaria del nord africa e del Medio e Vicino Oriente, fù importata in Sardegna quasi sicuramente dai Fenici. Ho degli altri libri sardi di botanica ma non ho trovato nulla d'interessante riguardo al Melograno e alla Melagrana. So che il suo succo, come è stato già detto è ricco di Potassio, Fosforo, Vitamine A e B e tanti sali minerali ed è indicato contro il tumore della prostata e di altre malattie intestinali. E' un antiossidante, la corteccia e le radici del tronco contengono tannino. Inoltre dalla spremitura dei suoi semi si ricava una bevanda molto buona: la Granatina. Aspettiamo notizie migliori e più complete da altri amici del forum. saluti, Sarrokesu.
P.S. - A proposito, un proverbio della mia zona dice: "S'arrisu 'e s'arenada, lompia a terra e scuartarada". Sicuramente riferito al frutto maturo che si apre e sembra voglia ridere???
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Saranno contenti gli amici di Masullas? Non si era parlato mai tanto del melograno e della melagrana. Sono ancora in attesa delle loro risposte e, in particolare, della attivissima Pro Loco. Peter, per parte sua, è stato esauriente anche perché, in un certo senso, giocava in casa (essendo medico naturista). Ma il mio quesito resta (anche se io gioco in casa, ma per altri motivi): la melagrana appartiene ancora al bagaglio terapeutico della medicina popolare della Sardegna? In quali malattie era indicata? Contro quali malattie trova ancora indicazioni popolari nell'isola? Giuseppe
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E' probabile che la melagrana non abbia avuto una larga diffusione nell'armamentario della medicina popolare della Sardegna. Oppure la melagrana non è largamente diffusa nell'isola, con andamento stagionale. Oppure le nostre ricerche non sono state troppo attente o troppo fortunate e la letteratura è scarsa. Insomma solo adesso ho trovato (la fonte principale, ovviamente, è Nando Cossu) le seguenti indicazioni popolari: is bremi(ni)s intestinali (particolarmente dei bambini) oltre l'aglio e altre erbe; su dabori de dentis oltre gli altri numerosi trattamenti; su sudori de peis quando le sudorazioni erano dovute al caldo, al lavoro, al tipo delle scarpe e diventavano continue e fastidiose. In questi casi erano indicate, per applicazioni locali, le foglie del melograno o del lentisco e il decotto di crusca. Giuseppe |
Giuseppe |
Inserito il - 22/11/2009 : 12:31:59 | Peter ha scritto:
| Sarrokesu ha scritto:
Caro Giuseppe, non son tanto informato e preciso, come dici tu, ho solo voluto evidenziare un piccolissimo errore ! Comunque dai dati che purtroppo ho dovuto ricavare dal "Dizionario Botanico Sardo " di Peppino Congia, ho ricavato i nomi in sardo, che sicuramente tuuti conosciamo: Arenada; Punica granatum L.; Melograno. Arenada arbada; Punica granatum L.; Melograno frutto scuro, Melograno frutto vaiano, Vaiana. Arenada bra; idem; idem; idem, idem. Appartiene alla famiglia delle Punicacee. La pianta, originaria del nord africa e del Medio e Vicino Oriente, fù importata in Sardegna quasi sicuramente dai Fenici. Ho degli altri libri sardi di botanica ma non ho trovato nulla d'interessante riguardo al Melograno e alla Melagrana. So che il suo succo, come è stato già detto è ricco di Potassio, Fosforo, Vitamine A e B e tanti sali minerali ed è indicato contro il tumore della prostata e di altre malattie intestinali. E' un antiossidante, la corteccia e le radici del tronco contengono tannino. Inoltre dalla spremitura dei suoi semi si ricava una bevanda molto buona: la Granatina. Aspettiamo notizie migliori e più complete da altri amici del forum. saluti, Sarrokesu.
P.S. - A proposito, un proverbio della mia zona dice: "S'arrisu 'e s'arenada, lompia a terra e scuartarada". Sicuramente riferito al frutto maturo che si apre e sembra voglia ridere???
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Forse Sei interessato come la pianta venne (e viene) impiegato nella zona mediterranea come rimedio popolare: Traduzione Google da: http://www.pfaf.org/database/plants...ica+granatum
Il melograno ha una lunga storia di utilizzo di erbe risalenti a più di 3.000 anni [238].
Tutte le parti della pianta contengono alcaloidi insolito, noto come 'pelletierines', che paralizzano cestodi in modo che siano facilmente espulsi dal corpo tramite un lassativo [238]. La pianta è anche ricca di tannino, che lo rende un efficace astringente. È utilizzato esternamente per il trattamento degli scarichi vaginali, ulcere della bocca e le infezioni della gola [238]. L'intera pianta, ma in particolare la corteccia, è antibatterica, antivirale ed astringente [21, 46, 57, 89, 176, 194]. Questo rimedio deve essere usato con cautela, overdose possono essere tossici [21, 218]. • I fiori sono usati nel trattamento di dissenteria, mal di stomaco e tosse [218]. Insieme con le foglie e semi, sono stati usati per rimuovere cestodi [4]. • I semi sono emollienti e stomachico [4, 240]. • Il frutto è un mite astringente e refrigerante in alcune febbri e soprattutto in disturbi biliari [4]. E 'anche cardiaca e stomachico [240]. • La buccia del frutto è utilizzato nel trattamento della dissenteria amebica, diarrea ecc [4, 238]. Si tratta di un rimedio specifico per l'infestazione da tenia [254]. • La corteccia del gambo è emmenagoga [218]. • Sia il gambo e le cortecce di radice sono utilizzati per espellere la tenia [4]. Usare con cautela, la corteccia della radice può causare avvelenamento grave [7]. La corteccia viene raccolta in autunno ed essiccata per un uso successivo [238]. • Il pericarpo secco in decotto con altre erbe è utilizzato nel trattamento della colica, dissenteria, leucorrea etc [218].
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Saranno contenti gli amici di Masullas? Non si era parlato mai tanto del melograno e della melagrana. Sono ancora in attesa delle loro risposte e, in particolare, della attivissima Pro Loco. Peter, per parte sua, è stato esauriente anche perché, in un certo senso, giocava in casa (essendo medico naturista). Ma il mio quesito resta (anche se io gioco in casa, ma per altri motivi): la melagrana appartiene ancora al bagaglio terapeutico della medicina popolare della Sardegna? In quali malattie era indicata? Contro quali malattie trova ancora indicazioni popolari nell'isola? Giuseppe |
Nevathrad |
Inserito il - 22/11/2009 : 00:28:55 | Turritano ha scritto:
| Nevathrad ha scritto:
Non sarà, Turri, che chi si occupa di tassonomia o di paleobotanica, magari, ha delle competenze maggiori e, soprattutto informazioni più fondate, delle nostre?
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Questo è sicuro. Il fatto, cara Neva, è che io attingo, per fare le mie "umilissime critiche", proprio a testi botanici (o anche paleobotanici), e proprio per questo mi rendo conto che le origine di molte piante (melograno, albicocco ecc. ) date per certe, non hanno alcun fondamento certo e documentato. Ma sono solo supposizioni basate più che altro su ritrovamenti di piante selvatiche in natura. Supposizioni che poi, altri "botanici" scrivendo i loro testi, prendono per certe, generando confusione. Sai quante piante di "melograno selvatico", "spontaneo", ho trovato io in Sardegna? Saluti Turritano
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però Turri, non ciurlare nel manico, perchè quelli che hanno detto che dal medio oriente il melograno si è trasferito nell'area mediterranea e non viceversa, qualche ricerchina con metodi scientifici l'avranno pur fatta e, a me, non è mai capitato di leggere diversamente... Alla stessa maniera di quelli che col microscpio a scansione e qualche altra moderna diavoleria, hanno spostato piante succulente da una parte all'altra. Non so quanti melograni spontanei tu abbia trovato qui, ma di sicuro in Cappadocia è pieno (come pure di gelsi). |
Turritano |
Inserito il - 22/11/2009 : 00:12:38 | Nevathrad ha scritto:
Non sarà, Turri, che chi si occupa di tassonomia o di paleobotanica, magari, ha delle competenze maggiori e, soprattutto informazioni più fondate, delle nostre?
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Questo è sicuro. Il fatto, cara Neva, è che io attingo, per fare le mie "umilissime critiche", proprio a testi botanici (o anche paleobotanici), e proprio per questo mi rendo conto che le origine di molte piante (melograno, albicocco ecc. ) date per certe, non hanno alcun fondamento certo e documentato. Ma sono solo supposizioni basate più che altro su ritrovamenti di piante selvatiche in natura. Supposizioni che poi, altri "botanici" scrivendo i loro testi, prendono per certe, generando confusione. Sai quante piante di "melograno selvatico", "spontaneo", ho trovato io in Sardegna? Saluti Turritano |
Peter |
Inserito il - 21/11/2009 : 22:22:49 | Sarrokesu ha scritto:
Caro Giuseppe, non son tanto informato e preciso, come dici tu, ho solo voluto evidenziare un piccolissimo errore ! Comunque dai dati che purtroppo ho dovuto ricavare dal "Dizionario Botanico Sardo " di Peppino Congia, ho ricavato i nomi in sardo, che sicuramente tuuti conosciamo: Arenada; Punica granatum L.; Melograno. Arenada arbada; Punica granatum L.; Melograno frutto scuro, Melograno frutto vaiano, Vaiana. Arenada bra; idem; idem; idem, idem. Appartiene alla famiglia delle Punicacee. La pianta, originaria del nord africa e del Medio e Vicino Oriente, fù importata in Sardegna quasi sicuramente dai Fenici. Ho degli altri libri sardi di botanica ma non ho trovato nulla d'interessante riguardo al Melograno e alla Melagrana. So che il suo succo, come è stato già detto è ricco di Potassio, Fosforo, Vitamine A e B e tanti sali minerali ed è indicato contro il tumore della prostata e di altre malattie intestinali. E' un antiossidante, la corteccia e le radici del tronco contengono tannino. Inoltre dalla spremitura dei suoi semi si ricava una bevanda molto buona: la Granatina. Aspettiamo notizie migliori e più complete da altri amici del forum. saluti, Sarrokesu.
P.S. - A proposito, un proverbio della mia zona dice: "S'arrisu 'e s'arenada, lompia a terra e scuartarada". Sicuramente riferito al frutto maturo che si apre e sembra voglia ridere???
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Forse Sei interessato come la pianta venne (e viene) impiegato nella zona mediterranea come rimedio popolare: Traduzione Google da: http://www.pfaf.org/database/plants...ica+granatum
Il melograno ha una lunga storia di utilizzo di erbe risalenti a più di 3.000 anni [238].
Tutte le parti della pianta contengono alcaloidi insolito, noto come 'pelletierines', che paralizzano cestodi in modo che siano facilmente espulsi dal corpo tramite un lassativo [238]. La pianta è anche ricca di tannino, che lo rende un efficace astringente. È utilizzato esternamente per il trattamento degli scarichi vaginali, ulcere della bocca e le infezioni della gola [238]. L'intera pianta, ma in particolare la corteccia, è antibatterica, antivirale ed astringente [21, 46, 57, 89, 176, 194]. Questo rimedio deve essere usato con cautela, overdose possono essere tossici [21, 218]. • I fiori sono usati nel trattamento di dissenteria, mal di stomaco e tosse [218]. Insieme con le foglie e semi, sono stati usati per rimuovere cestodi [4]. • I semi sono emollienti e stomachico [4, 240]. • Il frutto è un mite astringente e refrigerante in alcune febbri e soprattutto in disturbi biliari [4]. E 'anche cardiaca e stomachico [240]. • La buccia del frutto è utilizzato nel trattamento della dissenteria amebica, diarrea ecc [4, 238]. Si tratta di un rimedio specifico per l'infestazione da tenia [254]. • La corteccia del gambo è emmenagoga [218]. • Sia il gambo e le cortecce di radice sono utilizzati per espellere la tenia [4]. Usare con cautela, la corteccia della radice può causare avvelenamento grave [7]. La corteccia viene raccolta in autunno ed essiccata per un uso successivo [238]. • Il pericarpo secco in decotto con altre erbe è utilizzato nel trattamento della colica, dissenteria, leucorrea etc [218].
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Peter |
Inserito il - 21/11/2009 : 22:07:05 | Sarrokesu ha scritto:
Caro Giuseppe, non son tanto informato e preciso, come dici tu, ho solo voluto evidenziare un piccolissimo errore ! Comunque dai dati che purtroppo ho dovuto ricavare dal "Dizionario Botanico Sardo " di Peppino Congia, ho ricavato i nomi in sardo, che sicuramente tuuti conosciamo: Arenada; Punica granatum L.; Melograno. Arenada arbada; Punica granatum L.; Melograno frutto scuro, Melograno frutto vaiano, Vaiana. Arenada bra; idem; idem; idem, idem. Appartiene alla famiglia delle Punicacee. La pianta, originaria del nord africa e del Medio e Vicino Oriente, fù importata in Sardegna quasi sicuramente dai Fenici. Ho degli altri libri sardi di botanica ma non ho trovato nulla d'interessante riguardo al Melograno e alla Melagrana. So che il suo succo, come è stato già detto è ricco di Potassio, Fosforo, Vitamine A e B e tanti sali minerali ed è indicato contro il tumore della prostata e di altre malattie intestinali. E' un antiossidante, la corteccia e le radici del tronco contengono tannino. Inoltre dalla spremitura dei suoi semi si ricava una bevanda molto buona: la Granatina. Aspettiamo notizie migliori e più complete da altri amici del forum. saluti, Sarrokesu.
P.S. - A proposito, un proverbio della mia zona dice: "S'arrisu 'e s'arenada, lompia a terra e scuartarada". Sicuramente riferito al frutto maturo che si apre e sembra voglia ridere???
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Sarrokesu |
Inserito il - 21/11/2009 : 22:00:38 C'è sempre quel "FORSE" che ho scritto riguardo all'importazione del melograno da parte dei fenici.
sarrokesu |
Nevathrad |
Inserito il - 21/11/2009 : 21:39:02 | Sarrokesu ha scritto:
PALEOBOTANICA, sapevo già cos'è, non c'era bisogno di fare il copia-incolla dalla Treccani. Io ho solo risposto a quanto mi hanno chiesto, se avevo altre notizie del frutto e dell'albero in discussione, ciò che non sapervo l'ho letto su dei libri che trattano la materia: la botanica. Poi se non devo credere che il melograno , forse, sia stato importato in Sardegna dai fenic i, come ho letto, allora l'aria fritta c'è per davvero.
Un'altra cosa, volevo chiedere a Nevathard, hai mai avuto notizie di risultati di studi di paleobotanica riferiti a scavi archeologigi in Sardegna?
Saluti a tutti, Sarrokesu.
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Forse sarebbe meglio che rileggessi il tuo post precedente, così sarebbe più chiaro il motivo del copiancolla della definizione di paleobotanica. Nel primo post dici che "libri che posseggo, che certamente non danno la certezza dei contenuti divulgati, ma questo è relativo a molte questioni, noi 4/5000 anni orsono non eravamo qui e dunque non lo sappiamo." quindi metti in dubbio le tesi di chi professionista del settore (perchè sicuramente chi ne ha determinato la provenienza lo è) dice che i melograno provenga da altre zone. O ho frainteso? Fatto è però che (anche se non è certo un fatto determinante) in Turchia e ai piedidel Caucaso e altrove si trova ancora allo stato spontaneo. Quanto alla tua domanda, la risposta è no, perchè non mi interesso di archeologia, anche se seguo molti argomenti interessanti sul forum., e anche se sono collezionista di caudiciformi e di succulente, non mi interesso certo di paleobotanica. Qualcosa agli altri ladovrò pur lasciare! Ma d'altronde l'argomento dicui parlavamo è di ordine generale |
Sarrokesu |
Inserito il - 21/11/2009 : 18:53:27 PALEOBOTANICA, sapevo già cos'è, non c'era bisogno di fare il copia-incolla dalla Treccani. Io ho solo risposto a quanto mi hanno chiesto, se avevo altre notizie del frutto e dell'albero in discussione, ciò che non sapervo l'ho letto su dei libri che trattano la materia: la botanica. Poi se non devo credere che il melograno , forse, sia stato importato in Sardegna dai fenici, come ho letto, allora l'aria fritta c'è per davvero.
Un'altra cosa, volevo chiedere a Nevathard, hai mai avuto notizie di risultati di studi di paleobotanica riferiti a scavi archeologigi in Sardegna?
Saluti a tutti, Sarrokesu. |
Nevathrad |
Inserito il - 21/11/2009 : 12:53:04 | Sarrokesu ha scritto:
E' giusto porre delle obiezioni e dei dubbi su certe questioni, come la risposta che ho dato io in merito alle conoscenze del melograno e dei suoi frutti. Io ho risposto solamente su ciò che di certo ho conoscenza, ma per le altre questioni circa l'introduzione in Sardegna di detta specie, beh questo l'ho dovuto leggere sui libri che posseggo, che certamente non danno la certezza dei contenuti divulgati, ma questo è relativo a molte questioni, noi 4/5000 anni orsono non eravamo qui e dunque non lo sappiamo. E' lo stesso problema di ciò che è documentato, che è storia, da quello che non lo è, che è solo supposizione, quindi sono problemi che rimangono e rimarranno aperti. Comunque riprendiamo tutti insieme le ricerche, specialmente fra i nostri anziani, così raccoglieremo notizie più dettagliate. Saluti a tutti, Sarrokesu.
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Dal vocabolario Treccani:
Paleobotanica paleobotànica s. f. [comp. di paleo- e botanica]. – Denominazione moderna della scienza che con lo studio dei resti fossili di vegetali, sia estinti sia tuttora viventi, tende alla conoscenza della storia evolutiva delle piante, delle variazioni climatiche, floristiche e vegetazionali nelle ere geologiche, contribuendo alla ricostruzione di ambienti antichi; le conoscenze paleobotaniche sono utilizzate anche per risolvere problemi di stratigrafia geologica e per avanzare ipotesi cronologiche in archeologia. Penso che noi, in prima persona, possiamo aggiungere molto poco, perchè, altrimenti, potremmo inficiare qualsiasi dato, solo perchè a noi piace l'idea di essere "primi". E rischieremmo, spesso, di parlare di aria fritta...
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