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Sos ricetta Sebadas

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Autore Discussione: Barbarella
Oggetto: Sos ricetta Sebadas
Inserito il: 13/11/2009 23:07:55
Messaggio:

Ciao a tutte/i voi. Io sono golosissima d qualsiasi cosa contenga anche una minima parte di zucchero!! Ho letto le vostre ricette e visto che sembrate estremamente competenti, qualcuno saprebbe indicarmi la ricetta per preparare delle ottime Sebadas ?(O si chiamano Seadas?) Le ho assaggiate qualche anno fa in una pasticceria vicino a Sassari e ne sono rimasta rapita. Qui da noi le trovo confezionate al Supermercato nel reparto freschi, ma mi piacerebbe cucinarle con le mie manine.
Grazie.

Barbarella

Risposte:


Autore Risposta: Alida
Inserita il: 14/11/2009 00:45:14
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Ci sono due modi di fare le seadas: con la provoletta o casigiolu o con il formaggio fresco lavorato. Io di solito le faccio con la provoletta chiamata anche peretta o casigiolu perchè sono più veloci. Per la pasta: 1 kg. di semola rimacinata due cucchiai di strutto, 450 gr. di acqua tiepida. Per il ripieno: Peretta macinata (al mixer) e buccia di limone grattugiata.
Prepari la pasta violata con la semola, acqua, sale q.b. e strutto. La pasta va lavorata molto bene e fatta riposare. Se non hai l'impastatrice procedi così: amalgami bene gli ingredienti, poi prendi una pentola vuota, la metti sul fuoco e la riscaldi. Calda la metti sopra la palla di pasta che hai preparato. Dopo circa 5' togli la pentola e lavori la pasta con le mani (ciuexi). e così di seguito tante volte finchè la pasta diventa bella elastica. Poi la fai riposare una mezzoretta (io la preparo la sera e la faccio riposare tutta la notte dentro un tovagliolo bagnato). poi procedi così: fai delle sfoglie con la macchina della pasta come quando fai i ravioli. Fai le forme ragionevolmente grandi, ci metti una cucchiaiata di formaggio misto a buccia di limone grattugiato e incolli tutto il perimetro con una pennellata di bianco d'uovo. L'albume in cucina è la colla. Friggi in olio caldo ma non bollente, e perchè si gonfino bene le innaffi sopra mentre friggi con lo stesso olio caldo. Le trasferisci poi in un piatto dove le affoghi con del miele sardo amaro.


Autore Risposta: Rosamunda
Inserita il: 14/11/2009 07:30:41
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Ma Barbarella "SEBADAS" o "SEADAS"? Sappi che sono 2 cose diverse, almeno da noi.Le prime sono un dessert con formaggio fresco chiuso in una sfoglia di pasta e fritta e coperta di miele. La seconda è uno scrigno di pasta contenente un impasto di formaggio ,uova, semola e limone o arancia grattugiata, cotta al forno e può essere anche di ricotta e viene chiamata in alcune zone anche " PARDULA". Tu quale hai mangiato?


Autore Risposta: Turritano
Inserita il: 14/11/2009 08:57:03
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Barbarella, nel mio primo post scherzavo su quel "Sos" che immagino non volesse essere un'articolo ma una "richiesta di soccorso" (un S O S insomma )
Sul merito della ricetta, "seadas" o "sebadas" sono due parole con identico significato. Confermo quanto detto: ce n'è più di una, a secondo della località (cambia la parola: "seadas" - "sebadas" figuriamoci se può non cambiare la ricetta) ma la base è sempre la stessa. Nulla impedisce poi a ciascuno di modificarsela a modo suo, rendendola differente da quella che fanno tradizionalmente nello stesso paese, la quale a sua volta diventa "tradizionale", per cui a un certo punto, anche nella stessa località possono trovarsi seadas "differenti"
Mettiamo il caso che qualcuno di in un paese del nuorese (località dove la parola si pronuncia "sebadas") vada in una zona del logudorese settentrionale, dove la stessa parola si pronuncia "seadas" la ricetta differirà sempre un pochino, la porta nel suo paese e dirà: "ecco questa è la seada, non la sebada". Ma si tratta pur sempre sempre dello stesso dolce. Spero di aver reso l'idea
Adesso devo scappare, ne riparliamo stassera e sarò più preciso su queste ricette
Turritano


Autore Risposta: robur.q
Inserita il: 14/11/2009 16:57:45
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Rosamunda ha scritto:

Ma Barbarella "SEBADAS" o "SEADAS"? Sappi che sono 2 cose diverse, almeno da noi.Le prime sono un dessert con formaggio fresco chiuso in una sfoglia di pasta e fritta e coperta di miele. La seconda è uno scrigno di pasta contenente un impasto di formaggio ,uova, semola e limone o arancia grattugiata, cotta al forno e può essere anche di ricotta e viene chiamata in alcune zone anche " PARDULA". Tu quale hai mangiato?

strana questa cosa di Baunei, in quanto la parola è la stessa, almeno dal puntodi vista etimologico. Comunque le sebadas o seadas generalmente sono le prime mentre le seconde sono chiamate pardulas nel sud e casadinas nel nord anche se sono un po' diverse, perchè nel sud viene usata solitamente la ricotta mentre le casdinas, come dice il nome stesso, sono fatte con formaggio.


Autore Risposta: robur.q
Inserita il: 14/11/2009 16:58:34
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robur.q ha scritto:

Rosamunda ha scritto:

Ma Barbarella "SEBADAS" o "SEADAS"? Sappi che sono 2 cose diverse, almeno da noi.Le prime sono un dessert con formaggio fresco chiuso in una sfoglia di pasta e fritta e coperta di miele. La seconda è uno scrigno di pasta contenente un impasto di formaggio ,uova, semola e limone o arancia grattugiata, cotta al forno e può essere anche di ricotta e viene chiamata in alcune zone anche " PARDULA". Tu quale hai mangiato?

strana questa cosa di Baunei, in quanto la parola è la stessa, almeno dal punto di vista etimologico. Comunque le sebadas o seadas generalmente sono le prime mentre le seconde sono chiamate pardulas nel sud e casadinas nel nord anche se sono un po' diverse, perchè nel sud viene usata solitamente la ricotta mentre le casadinas, come dice il nome stesso, sono fatte con formaggio.


Autore Risposta: Turritano
Inserita il: 14/11/2009 23:54:51
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Allora: pasta e formaggio fresco sono gli ingredienti base, sempre!
La pasta con farina di semola (grano duro) lavorata come ha descritto Alida, a macchina o semplicemente col mattarello, con sale e strutto (quest’ultimo è indispensabile), pentola calda o altri sistemi si possono usare se l’ambiente è freddo.
Formaggio fresco, ma non troppo (deve essere “biskhidu”), altrimenti non “fila” o anche di “casizolu” non stagionato (e già cominciano le differenze!) tagliato in pezzettini, a scaglie o anche grattugiato. Ingredienti aggiuntivi: prezzemolo (indispensabile, sempre), poi a piacere (ma se ne può fare anche a meno) scorza di limone o arancio grattugiata. Si mischia il tutto in una ciotola grande. Si fa riposare per qualche tempo.
Si stende la pasta col mattarello (o a macchina), si tagliano dei dischi di dimensione opportuna, seghettati al margine, si mette in mezzo un cucchiaio circa di formaggio con gli altri ingredienti, si sovrapone un altro disco di pasta e si chiude. La seada è pronta per essere fritta.
Una volta fatte, si possono conservare per qualche tempo o cuocere subito.
Si mette, a fuoco lento, abbondante olio d’oliva in un tegame e, appena comincia a fumare, si buttano dentro le seadas. Quando sono dorate si tolgono, si mettono in un piatto e si servono calde, condite con zucchero o miele (di qualunque essenza) oppure al naturale, senza dolcificanti, questione di gusti. Questa è la “seada” (“sebada”) originale, poi nessuno vieta a nessuno di fare tutte le modifiche che vuole e magari chiamarla con nomi diversi.
Turritano


Autore Risposta: Barbarella
Inserita il: 15/11/2009 01:12:52
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Grazie mille a tutti quanti!
Mi sono procurata tutti gli ingredienti necessari e questa domenica la passerò a sperimentare le varie ricette che mi avete così gentilmente inviato.Speriamo bene! Generalmente con i dolci me la cavo piuttosto bene, ogni domenica preparo qualcosa di nuovo che poi il lunedì offro come assaggino ai clienti del mio bar, magari preparerò delle mini seadas da offrire.
Un bacione e grazie ancora.


Autore Risposta: Incantos
Inserita il: 15/11/2009 09:18:01
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Turritano, il prezzemolo nelle seadas non è indispensabile Io trovo che sia indispensabile la buccia di limone


Autore Risposta: Turritano
Inserita il: 15/11/2009 09:45:51
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Incantos ha scritto:

Turritano, il prezzemolo nelle seadas non è indispensabile Io trovo che sia indispensabile la buccia di limone

Ci risiamo con le differenze che, a questo punto, possono essere tante quante le persone che preparano questo piatto.
Su pedrusimimula fa parte della ricetta originaria, così come lo strutto e su casu biskhidu. Non si metteva altro e, per dolcificante, si usava solo su mele (di qualunque essenza). Nei tempi andati il prezzemolo c'era sempre, in ogni orto di ogni paese, limoni ed aranci no, erano difficili da trovare (non c'erano i negozi e i supermarket di oggi) e nei paesi ognuno metteva in vendita i prodotti del proprio orto (allora c'erano "sos bandidores").
Essendo sas seadas un dolce tradizionale di gente di paese, la cui economia si basava sulla pastorizia e su una agricoltura essenziale, le sedas non potevano che essere così. Restail fatto che c'era sempre quello che preferiva più strutto o meno strutto, formaggio di un certo tipo anziché di un altro, si usava olio di lentischio anziché di oliva e così via. Così, se a qualcuno non piaceva il prezzemolo non lo metteva, ma stai tranquilla:è quell'erba aromatica che faceva parte della ricetta originale, non il limone o l'arancio
Saluti
Turritano


Autore Risposta: Incantos
Inserita il: 15/11/2009 09:54:44
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Turritano io non ho detto che il prezzemolo non rientrasse negli ingredienti della ricetta originale.. ho detto che non è indispensabile


Autore Risposta: Turritano
Inserita il: 15/11/2009 20:24:52
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Hai ragione, Incantos, bisogna intendersi sul significato o sul senso delle parole. Con "indispensabile" io non intendevo dire che senza il prezzemolo non si possono fare le seadas, per le quali gli ingredienti base sono solo "pasta e formaggio". Intendevo dire invece che il prezzemolo, pur non essendo un elemento base, è indispensabile come aggiuntivo per il sapore particolare che da alle seadas, il sapore originale, antico di questo nostro dolce. Se poi uno ne vuol fare a meno e aggiungere qualche altro condimento, può farlo benissimo. Sempre di seadas si tratta, anche se allora, non si potrà dire che siano quelle originali
Adesso permettetemi una osservazione, una stranezza: in origine il titolo di questa discussione era (almeno così mi sembra di ricordare) "Sos ricetta seadas", adesso è diventato "Sos ricetta sebadas"!
Pur avendo i termini "seadas" e "sebadas" uguale identico significato e la stessa origine etimologica, "seadas" (come già detto) è la dizione del Logudorese Settentrionale e Occidentale, "sebadas" quella del Logudorese Centro/orientale (per capirci: nel nuorese)
E allora, dirà qualcuno, dov'è la "stranezza"?
Nel fatto che, avendo assaggiato Barbarella questo piatto "in una pasticceria vicino a Sassari", il termine da usare dovrà essere necessariamente "seadas" e non "sebadas".
Pignolo? e sì, lo ammetto, ma senza nessun intento polemico: a volte mi piace precisare, anche per evitare confusione fra gli utenti, alcuni dei quali potrebbero non conoscere determinati particolari delle cose sarde
Turritano


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