Secondo appuntamento con Pia Deidda: Lanusei 29/04
IL ROMANZO “E CANTAVAMO ALLA LUNA” E' STATO ISPIRATO DA UN LUOGO FISICO A ME CARO
Chi, come me, ha vissuto a Lanusei negli anni Sessanta-Settanta ancora ricorda certe domeniche o festività passate al bosco Seleni quando le famiglie arrivavano alle prime ore del mattino per riuscire ad accaparrarsi i tavoli di granito migliori posizionati sotto i lecci.
Era un momento aggregativo e socializzante che creava movimento e fermento ed interrompeva per qualche ora il silenzio e la solitudine del bosco millenario. Le famiglie apprestavano vere e proprie tavolate con pranzi pantagruelici, dove non poteva mancare l'arrosto di maialino allo spiedo fatto negli appositi spazi.
Chi ha vissuto quei momenti non ha dimenticato l'acqua gelida e pura che sgorgava di getto dalla sorgente e dalle altre due fontane minori. Il Selene (o meglio Seleni alla sarda) è sempre stato il vanto della cittadinanza lanuseina, orgoglio da mostrare al forestiero e bene da godere.
Come dimenticare l'orrore che suscitò in tutti l'incendio che scoppiò un giorno di un anno lontano degli anni Settanta? (Perchè non ci ricordiamo più quel momento? Ho chiesto a tanti lanuseini la data precisa ma non ne ho avuto notizia certa.
Eppure sono questi momenti che non devono essere dimenticati, che ci fanno capire quanto siamo legati ad un posto fisico, e quanto questo posto sia di un valore inestimabile da tramandare alle generazioni future!).
Tutta la popolazione accorse a spegnerlo spinta da una forza generata da un senso di comune appartenenza. Morivano lecci secolari, castagni possenti e verdeggianti, scompariva un fertile sottobosco; se ne andava una parte di noi.
Ricordo quel momento ancora con grande commozione, il sole che stava tramontando dietro il monte divenne rosso di brace. Noi lanuseini quel giorno avemmo paura, non stavamo perdendo solo una parte del nostro patrimonio paesaggistico e naturalistico, stavamo perdendo una parte della nostra storia.
Eppure, in quegli anni, nessuno di noi era pienamente consapevole di cosa fosse realmente la storia del nostro bosco. Conoscevamo l'esistenza di quell'ammasso di pietre, sulle quali bambini si andava a giocare, come resti di un antico nuraghe. Ma nulla di più.
Gli studi fatti da La Marmora ai primi dell'Ottocento o da Angelino Usai nella nostra epoca erano a conoscenza di pochi. Chi di noi sapeva dell'esistenza del bronzetto della sacerdotessa oggi conservato a Cagliari? Chi del pane rituale di farina di ghiande che facevano le nostre ave nuragiche?
Oggi, invece, dopo gli scavi iniziati negli anni Ottanta, siamo a conoscenza della rilevanza storico-archeologica che riveste il sito del Seleni: importante insediamento nuragico con pozzo sacro, grande villaggio all'intorno del nuraghe con centinaia di capanne e due grandi tombe dei giganti che fanno ipotizzare un importante centro religioso legato al culto delle acque e dei defunti. Io, allora bambina, qualcosa sognavo quando mi protendevo dalla roccia dove sorgevano le rovine del nuraghe. Gennaccìli, Genna 'e Cili , Porta del Cielo, era chiamato il nuraghe e il masso che si protendeva sulla vallata. Chissà quale antico passato si era svolto lassù. Chi aveva vissuto in quel bosco alto di Ogliastra? Oggi a distanza di quarant'anni ho preso la penna in mano e ho intessuto una storia, fantastica certo, non ha pretese di storicizzazione, ma che mi permette di rendere narrativamente con gli occhi della fantasia che cosa poteva essersi svolto lassù tanto tempo fa.
Ricercare le nostre origini non con i metodi scientifici dell'archeologo ma con quelli della passione letteraria che può avere la forza di ricreare l'aurea del mito.
Anche perchè, nel frattempo, in questi ultimi decenni, tanto si è andati avanti nella ricerca storico-archeologica dell'antico popolo sardo. E, non sorprende, se si paragonano altri siti sardi, di sentire parlare di culto delle acque, di culto alla luna, di incunaboli, di riti funebri legati a luoghi particolari.
Luoghi sacri come il bosco Seleni/Selene che della Luna ricorda con il termine greco il suo legame con l'astro notturno e con il suo antico culto.
Pia Deidda
http://zeniaeditrice.blogspot.com
E cantavamo alla luna - Pia Deidda
E cantavamo alla luna Zenia editrice Nuoro
L'Ecomuseo delle Acque della Barbagia Sadali presenta il nuovo romanzo di Pia Deidda Sadali 25 Aprile ore 17,00 presso grotte Is Janas, con l'intervento di Eliano Cau.
Accompagnamento musicale del duo "Spruadentis" Lidia Lai e Roberto Palmas
Airam, ultima sacerdotessa di un antico culto lunare nuragico officiato in Ogliastra, vive il dolore di non aver ancora avuto una figlia femmina alla quale tramandare i suoi poteri divinatori e oracolari. La consapevolezza della fine del suo mondo diventa più concreta all'arrivo dei romani che si impongono come conquistatori e dominatori.
Ispirandosi ai resti nuragici presenti nel bosco Selene di Lanusei in località Genna 'e Cili (Porta del Cielo) l'autrice costruisce, con una narrazione intensa e poetica, un frammento dell'antica storia sarda avvolgendola in un'aura mitica.
Arzachena: mostra chiese campestri Gallura
Arzachena: dal 9 al 25 aprile - orari: 9/12.30 - 17/19.30
per informazioni contattatemi pure
promossa dall'Assessorato al Turismo del Comune e dalla Pro Loco di Arzachena, è curata dall'Associazione Nostra Sardegna, da chiesecampestri.it in ed in collaborazione con l'Archeo Club di Olbia
Considerata la grande quantità di foto esposte, oltre cento, il parroco don Cossu ha messo a disposizione la chiesetta di San Pietro, nel centro storico e la cripta sotto la chiesa parrocchiale
l'esposizione coincide con la Settimana della Cultura e l'intento è di promuoverla alla comunità locale e soprattutto alle scolaresche, oltre che turisti che in questo periodo primaverile visitano il territorio alla ricerca di luoghi alternativi da scoprire
Wild in Porto Conte - Fotografia naturalistica
Ciao a tutti! Nei giorni 29-30 aprile e 1 maggio si terrà presso il Parco di Porto Conte (Alghero - SS) la IV edizione del Workshpo di Fotografia Naturalistica. Il Ws, patrocinato dal Parco, consentirà una full immersion fotografica in questo splendido angolo di Sardegna. Per informazioni: info@longufresu.it info@pulchralab.com oppure: http://www.longufresu.it/WS.html Colgo l'occasione per augurare a tutti i Paradisolani una serena e felice Pasqua. Ciao, Gio
Atlantide e i nuraghe
Convegno organizzato dalla Biblioteca Provinciale di Cagliari
Atlantide e i nuraghi: incontro - dibattito a Monte Claro sabato 30 aprile 2011
Un incontro-dibattito sul tema Atlantide e i nuraghi. E’ l’ultima delle iniziative organizzate dalla Biblioteca provinciale, che ha chiamato intorno ad un tavolo alcuni studiosi di differenti discipline per discutere sull’identificazione della Sardegna nuragica con l’isola descritta da Platone nel racconto su Atlantide.
All'incontro-dibattito promosso dalla Provincia di Cagliari e previsto per sabato 30 aprile, alle ore 17.00, nella sala conferenze del Parco provinciale di Monte Claro, prenderanno parte: Giulio Angioni, antropologo dell’Università di Cagliari, Alfonso Stiglitz, archeologo del Comune di San Vero Milis, Paolo Bernardini, archeologo dell’Università di Sassari, Antonio Ulzega, geologo dell’Università di Cagliari, Alessandro Usai, archeologo della Soprintendenza per i Beni Archeologici per le province di Cagliari e Oristano e Mauro Perra, direttore del Parco e Museo “Genna Maria” di Villanovaforru.
L’incontro, aperto a tutti e con ingresso libero, sarà curato e moderato da Pierluigi Montalbano.
Gli studiosi interverranno domandandosi se con Atlantide, Platone intendesse veramente costruire un mito o se semplicemente volesse “edificare nobili menzogne” , come peraltro non si preoccupa di nascondere nel suo “Racconto fenicio”, nel testo del suo scritto più conosciuto: “La Repubblica”. Quale il fine nascosto della mitopoiesi antica e moderna? Ci si chiederà inoltre quali sono le ragioni del collasso dei nuraghi e del loro abbandono sulla base dei dati che ci provengono dai sempre più numerosi scavi di tali monumenti.
Informazioni: Biblioteca Provinciale di Cagliari, Vico XIV San Giovanni, 8/12 - 09127 Cagliari
Tel. + 39 0704092901 – Fax +39 0704092902 - email: biblioteca@provincia.cagliari.it
Link dell'evento: http://pierluigimontalbano.blogspot...lioteca.html
Carloforte - Sagra del cus cus tabarchino
Carloforte - Sagra del cus cus tabarchino
Da Venerdì, 29 Aprile 2011 A Domenica, 01 Maggio 2011
Venerdì 29 aprile 2011: Dalle ore 10:00 alle ore 24:00 Sabato 30 aprile 2011: Dalle ore 10:00 alle ore 24:00 Domenica 1 maggio 2011: Dalle ore 10:00 alle ore 24:00
a Carloforte - Isola di San Pietro (CI) Da Piazza Carlo Emanuele -lato strada- a tutto Corso Cavour
Località : Carloforte Contatto : http://www.isoladisanpietro.org/man...cuscus/2011/
Decimomannu - Santa Greca 2011
Decimomannu - Santa Greca Da Sabato, 30 Aprile 2011 A Lunedì, 02 Maggio 2011
L’ASSOCIAZIONE SANTA GRECA IN COLLABORAZIONE CON IL COMUNE DI DECIMOMANNU ORGANIZZANO I FESTEGGIAMENTI IN ONORE DI: SANTA GRECA VERGINE E MARTIRE Decimomannu 30 Aprile-08 Maggio 2011
PROGRAMMA RELIGIOSO
Sabato 30 Aprile ore 17.30 Vestizione del simulacro della Santa. Ore 18.30 Incontro del simulacro della Santa con la Sua Reliquia, segue S. Messa.
Domenica 01 Maggio ore 8.00-9.30 SS. Messe. Ore 10.30 Solenne processione per le vie del paese, con l’itinerario: Via Nazionale, Via Satta, Via Leopardi, Via Verga, Via Petrarca, Via Fontana Nuova, Via Vittorio Emanuele, Via Regina Elena, Via Riu Concias, Via Parrocchia, Via Santa Greca. Con la partecipazione di gruppi folk, l’accompagnamento della Banda Musicale “Vincenzo Bellini” e delle launeddas di San Gavino Monreale. Al rientro Santa Messa solenne e omelia tenuta da Don Elenio Abis con l’accompagnamento del coro polifonico di Decimomannu. Ore 17.00-19.00 SS. Messe.
Lunedì 02 Maggio ore 8.00 SS. Messe. Ore 10.30 Santa Messa “Benedizione e sacra unzione degli ammalati” Ore 18.00 Santa Messa e separazione della reliquia.
Domenica 08 Maggio Ottava di santa Greca ore 10.45 processione con i simulacri di santa Greca e Nostra Signora del Rosario, col seguente itinerario: Corso Umberto, via Parrocchia, via santa Greca. Ore 11.00 S. Messa solenne e supplica alla Madonna del Rosario, rientro del simulacro della Madonna in parrocchia.
PROGRAMMA CIVILE
Sabato 30 Aprile ore 20.30 Serata musicale con: Associazione culturale “La piazza viva” scuola d’arte le muse – Piazza santa Greca.
Domenica 01 Maggio ore 20.00 Esibizione dei gruppi folk di: Milis e Serdiana. - Piazza santa Greca. Ore 22.00 Spettacolo Pirotecnico della Ditta Piano di Dolianova. - Piazza santa Greca
I FESTEGGIAMENTI SI TERRANNO IN PIAZZA SANTA GRECA SALVO DIVERSA INDICAZIONE. L’ASSOCIAZIONE SANTA GRECA RINGRAZIA LA POPOLAZIONE, GLI SPONSOR E TUTTI COLORO CHE HANNO COLLABORATO ALLA RIUSCITA DELLA FESTA.
ASSOCIAZIONE SANTA GRECA Mameli Giancarlo (Presidente), Corbia Paolo (V. Presidente), Piras Antonello (Cassiere), Figus Pino (Segretario), Alba Maria Grazia, Alba Paola, Cadoni Bianca, Carboni Maria Teresa, Carta Mercede, Cherubino Carmelo, Cocco Caterina, , Fais Luciano, Foddis Zaira, Furcas Lauretta, Locci Antonino, Mallica Antonio, Marigosu Giovanni, Martis Mario, Melis Carlo, Melis Giovanna, Meloni Antonino, Mostallino Maria, Murtas Maria Giovanna, Obili Marisa, Orrù Anna, Pinna Graziella, Sanna Angelo, Schirru Luigina, Tinti Andrea, Trudu Vicenza. Località : Decimomannu
Sestu - Concerto del I Maggio - 2° Ed. 2011
Domenica I Maggio p.v. a Sestu si svolgerà la seconda edizione della Festa del Lavoro con il Concerto Musicale che vedrà la partecipazione di importanti gruppi sardi e isolani come di seguito riportati.
ore 18:00 - GM Drum School/Bateras Beat;
ore 19:00 MANIAL-FM (Cagliari);
ore 19:30 WAS (Guspini)
ore 20:00 END. (Cagliari)
ore 20:30 GIORGIO CANALI & ROSSOFUOCO (Ferrara)
ore 22: 30 OFFLAGA DISCO PAX (New wave da Reggio Emilia)
Sestu – Piazza I Maggio – inizio ore 18,00.
Dies Domini fra Coralità e Folclore
Venerdì 29 e sabato 30 aprile 2011 si terrà a Sestu la seconda edizione della manifestazione artistico – musicale e folcloristica “Dies Domini fra coralità e folclore” organizzata dall’Associazione Culturale T.A.M. T.A.M” di Sestu con il contributo del Comune di Sestu, in concomitanza con i festeggiamenti di San Giorgio Martire Patrono di Sestu. La manifestazione mira a mettere in luce e valorizzare alcune fra le realtà corali che operano a Sestu e svolgono sia l’attività di animazione della liturgia, sia un’importante azione culturale e sociale per la comunità sestese. L’iniziativa vuole rievocare anche l’antica usanza (che in passato coinvolgeva la comunità di Sestu all’uscita della Messa) attraverso la proposta de “Su ballu tundu” in Piazza di Chiesa che veda protagonisti i cittadini sestesi guidati dai componenti del gruppo Folk “I Nuraghi” di Sestu e del Gruppo Amatoriale “Amori e Tradizioni”, con l’accompagnamento dei suonatori S. Manca e R. Cannas. L’ingresso alle iniziative in programma è gratuito.
|