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Una cella per Gramsci
10 celle per 10 artisti, più una cella che un 11esimo artista realizzerà ex novo con materiale di riciclo, per 11 Lettere di Antonio Gramsci.
Non è un'operazione matematica, è un evento.
Le “celle” sono in realtà i minuscoli muristenes in basalto che circondano, nelle campagne di Villanova Truschedu, la chiesa campestre dedicata al vescovo di Cagliari San Gemiliano, dove per 3 giorni – il 26, 27, 28 aprile 2013 - si respireranno cultura e momenti di incontro/confronto.
Le 11 lettere di Gramsci saranno la fonte d’ispirazione per le opere degli 11 artisti che dovranno interpretarle: Francesco Casale- Federico Coni-Fabrizio Da Pra- Marco Lorenzetti- Ilaria Marongiu- Michele Marrocu- Tonino Mattu- Marco Pili- Mauro Podda- Massimo Spiga- Marie Claire Taroni.
L’evento, organizzato dalla Biblioteca Gramsciana Onlus, dalla Pro Loco di Villanova Truschedu con la collaborazione di Nur s.n.c., Consulta Giovanile, Centro Servizi Culturali, Liberos, Ondulor e il Comune di Villanova Truschedu, ha calamitato e riscosso la mia attenzione e il mio plauso.
Fossi facebookiana lo omaggerei con “mi piace”, ma non lo sono e che mi piaccia lo scrivo qui, a modo mio. Per svariati motivi per si incrociano e si intersecano.
1) Perché si commemora il 76esimo anniversario della morte di Gramsci ( 27 aprile 1937), che rivivrà nella rivisitazione delle sue pagine. Ricordare il patrimonio che ci ha lasciato Gramsci non è mai abbastanza.
2) La “location”(passatemi il brutto termine): perfetta. Tra querce e odorosi lentischi, il novenario di San Gemiliano richiama tempi ben più antichi di quel XVII sec.al quale risale la costruzione della chiesa: tra i muristenes , un nuraghe che si indovina essere stato imponente pare voglia testimoniare, con tenacia inossidabile, che altre genti avevano scoperto e abitato qual posto.
3) L’idea: i muristenes che rappresentano le celle delle prigioni di Gramsci. Originale e attinente, specie se i ricordi che inseguo non mi ingannano: mi pare infatti che le "celle” non abbiamo altre aperture oltre quella d'ingresso.
4) La varietà e la ricchezza del programma: convegni, dibattiti, mostre, presentazioni di libri, recital di canzoni, letture. Ovvero come ripercorre antiche strade con gli strumenti e lo spirito del presente. E con la voglia di costruire il futuro, che dovrà avere comunque radici nella conoscenza della nostra cultura.
Festa
Buonasera, vorrei avere per favore, notizie dei vari eventi per la festa de" sa dia de sa Sardinia". Grazie Mariellina
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