Il presepe vivente di Gergei
Sullo sfondo della Giara di Serri e del Monte Trempu, Gergei - piccolo centro dell’entroterra cagliaritano - onora le tradizioni natalizie con una suggestiva rappresentazione della Natività. Nella notte del 24 dicembre si svolge infatti la rappresentazione del presepe vivente itinerante. Vicoli, stradine in pietra, archi, cantine, granai e stalle del centro storico si animano per ospitare l’evento e fanno da sfondo alla Palestina di duemila anni fa, qui rappresentata dai personaggi in costume d’epoca, dalla ricostruzione delle ambientazioni e dai magici giochi di luce delle torce e delle fiaccole.
Ad accrescere la sacra suggestione, anche il profumo degli incensi e il diffondersi degli odori caratteristici del Natale: caldarroste, mandarini e piatti caldi tipici serviti ai viandanti. Il presepe itinerante mette in scena il viaggio dei due sacri sposi, al cui passaggio si anima, man mano, il villaggio con i suoi abitanti, la rappresentazione degli antichi mestieri e delle scene di vita quotidiana.
I visitatori assistono così alla preparazione della pasta e alla cottura del pane, alla battitura del ferro e alla lavorazione del legno o ai giochi dei bambini che scorazzano per strada. Fino a quando il brusio della piazza viene interrotto dal suono della tromba del banditore che, scortato da soldati romani a cavallo, annuncia al popolo che ciascuno deve recarsi al proprio paese d’origine per il censimento, secondo l’ordine dell’Imperatore.
Mentre prosegue il viaggio di Giuseppe e Maria alla ricerca di un rifugio dove passare la notte, il pubblico ha la possibilità di visitare gli angoli più nascosti di Gergei, dove sono ospitate la Reggia di Erode, l’accampamento dei Re Magi e le locande visitate dai due sposi e il bivacco dei pastori con le loro pecore. Tutti i dialoghi si svolgono rigorosamente in lingua sarda, così come i canti proposti dal coro polifonico che accompagna le scene più rappresentative del Presepe. Il Presepe itinerante si conclude nella piazza della parrocchia di San Vito, dove viene allestita la capanna che accoglie Gesù bambino, interpretato com’è consuetudine, dall’ultimo nato del paese. Dopo la ninna nanna cantata da Maria, si assiste in chiesa alla la solenne messa di mezzanotte. Infine, tutta la comunità si riunisce intorno ad un grande falò per scambiarsi gli auguri e consumare bevande calde e pietanze tipiche del Natale.
Tratto da http://www.8000.it/
Il presepe di pane - Olmedo
Olmedo, dal 16 dicembre al 6 gennaio 2007
Inconsueto e di grande effetto è il Presepe di Pane,realizzato interamente con questa materia, la quale assume le diverse forme del paesaggio e dei personaggi che animano questa sacra rappresentazione.
Il risultato finale, è quello di una iconica e commovente rappresentazione della natività in ambientazione sarda che richiama migliaia di visitatori e fedeli. Viene allestito ogni anno nel periodo natalizio presso la suggestiva Chiesa romanica di N.S. di Talia.
http://www.comune.olmedo.ss.it
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