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Nota Bene: A Orani (Nuoro) si tesseva una singolare stoffa con ordito di lino e canapa e trama di lana nera di pecora, mediante una tecnica ,diversa da quella dell'orbace, che dava una superficie lucida e quasi iridescente. Il tessuto era utilizzato per la gonna nuziale e festiva ed era detto ISCARRAMAGNU , con termine che deriva dal bizantino " scaramanion" riferito a preziosi abiti di corte. La medesima stoffa si ritrova in costumi popolari spagnoli.



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Eventi per
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 lunedì 3 dicembre 2012

Pompu- Pani e....

Cagliari - Pro Loco in città


SABATO 8 DICEMBRE 2012

Ore 16:00 Inaugurazione con le autorità e i rappresentanti UNPLI

Ore 17:00 Apertura stand cultura e Promozione delle pro loco

Ore 17:30 Serata Folk

Ore 19:00 Apertura stand gastronomico UNPLI Comitato Pro Loco Provincia di Cagliari
Degustazione: malloreddus alla campidanese - salsiccia arrosto - pane - caldarroste - vino


DOMENICA 9 DICEMBRE 2012

Ore 10.30 Assemblea Provinciale delle Pro Loco
Ore 11:30 Apertura stand cultura e Promozione delle Pro Loco
Dalle Ore 12:30 fino alle 20:00
Degustazioni delle Pro Loco con le loro specialità gastronomiche ( prodotti e piatti tipici )

Ore 14:30 fino alle ore 16:30
balli in Piazza e canti popolari con Emanuele Garau e i suoi musicisti

Ore 16:30 Sfilata dell’abbigliamento popolare dei paesi partecipanti

Ore 17:30 Serata Folk

Ore 20:00 Chiusura della manifestazione

PRO LOCO PARTECIPANTI:
1- ASSEMINI
2- BARRALI
3- BURCEI
4- CAGLIARI
5- CASTIADAS
6- DECIMOMANNU
7- ESCOLCA
8- GESICO
9- GUAMAGGIORE
10- ISILI
11- MANDAS
12- MONASTIR
13- MONSERRATO
14- MURAVERA
15- ORTACESUS
16- PIMENTEL
17- PULA
18- QUARTU SANT'ELENA
19- QUARTUCCIU
20- SAMATZAI
21- SAN BASILIO
22- SANT'ANDREA FRIUS
23- SARROCH
24- SELARGIUS
25- SELEGAS
26- SENORBI
27- SERRI
28- SESTU
29- SETTIMO SAN PIETRO
30- SILIUS
31- UTA
32- VILLA SANPIETRO
33- VILLASOR

Siligo - Festa della salsiccia


Siligo è un paese a pochi chilometri da Sassari in cui da ben 32 anni a questa parte viene organizzata dalla Pro Loco "La Festa della Salsiccia e del vino" incentrata su una delle produzioni tipiche ed eccellenze del territorio, sa Sartizza silighesa!

PROGRAMMA

Sabato 8 Dicembre:
Ore 15:00 Apertura Stands e spettacolo itinerante con artisti di
strada
Ore 18:00 Manifestazione itinerante a cura del gruppo
sassarese "ZEPPARA"

Domenica 9 Dicembre:
Ore 10:00 Apertura Stands
Ore 11:00 II Edizione "CorSalsiccia - Siligo", gara podistica
per le vie del paese
Ore 15:00 Manifestazione itinerante col gruppo "BOGHES
ANTIGAS"
Ore 18:00 Spettacolo itinerante con i "THURPOS" di Orotelli

Durante le due giornate lo stand della Pro Loco rimarrà aperto da sabato 8 dalle ore 15 per tutta la durata della festa con panini e vino a volontà!! Si potranno degustare prodotti tipici della nostra terra in tutti gli stands allestiti nel paese.
Stands di prodotti artigianali e tradizionali abbelliranno le vie del paese.

Incontri di musica popolare-Ghilarza
Il Gruppo Onnigaza organizza a Ghilarza gli "Incontri di Musica Popolare", durante i quali si tengono seminari, conferenze, incontri sulla musica della tradizione. Quest'anno, per la XXVII edizione,
sabato 8 dicembre 2012, alle ore 16,30 nella Torre Aragonese, sarà la volta di "Sonos de festa - rapporti tra musica e fasta in
Sardegna" con il relatore etnomusicologo Marco Lutzu.
Nel corso dell'incontro verranno delineati i rapporti che intercorrono in Sardegna tra le musiche di tradizione orale e le feste. Con
l'ausilio di documenti audio video originali, si discuterà su come ogni festa abbia le proprie musiche e, allo stesso tempo, come le
musiche siano in grado di qualificare gli spazi e i luoghi della festa.

Info: www.gruppoonnigaza.it%20%20w....blogspot.com

Sono venuta a conoscenza di questa manifestazione tramite la Provincia di Oristano "Assessorato al turismo"

Leonardo Cabizza

presentazione Libro: I Giganti di Pietra
http://www.uniss.it/php/proiettoreT...heca9479.xml

"Giganti di pietra", presentazione del libro sulle statue di Mont'e Prama all'Università di Sassari
Mercoledì 5 dicembre alle 18.00 in aula magna




SASSARI. Sarà presentato mercoledì 5 dicembre alle 18.00 nell'aula magna dell'Università di Sassari il volume "Giganti di pietra - L'Heroon che cambia la storia della Sardegna e del Mediterraneo", a cura di Alessandro Bedini, Carlo Tronchetti, Giovanni Ugas e Raimondo Zucca (Fabula editore, Cagliari 2012). L'evento sarà introdotto dal Rettore dell'Università di Sassari professor Attilio Mastino e vedrà la partecipazione di Marco Edoardo Minoja, Soprintendente per i Beni archeologici delle province di Sassari e Nuoro.

Il libro sulle statue di Mont'e Prama, scritto dagli autori dello scavo, fornisce per la prima volta un quadro complessivo e filologicamente rigoroso, basato sui risultati acquisiti sul campo e sui confronti e dibattiti sviluppatisi tra gli autori stessi durante la stesura del volume. Gli autori hanno fatto emergere una datazione attendibile dell'Heroon, collocata negli ultimi decenni dell'VIII secolo a.C. Nel volume inoltre è pubblicata la pianta completa dello scavo, ad oggi inedita, ottenuta dall'unione delle piante degli scavi Bedini e Tronchetti; un'operazione che ha consentito agli archeologi di approfondire l'analisi dei dati e raggiungere maggiori certezze.

I guerrieri di pietra sono stati scoperti casualmente nel 1974 nella zona del Sinis, a Cabras; oggetto di varie campagne di scavo entrate nel vivo nel '79, i frammenti delle statue sono stati conservati nei magazzini del museo archeologico di Cagliari, fino al restauro che si è concluso l'anno scorso. I giganti si trovano ora a Sassari nel Centro di restauro di Li Punti, in attesa di trovare un'altra collocazione.

Alla presentazione del volume interverranno Alberto Moravetti, Alessandro Bedini e Carlo Tronchetti.




http://www.fabulaeditore.com/archeo...-pietra.html

L’Heroon di Monte Prama rappresenta la novità archeologica più interessante degli ultimi decenni nelle vicende della Sardegna e del Mediterraneo occidentale nei primi secoli del I millennio a.C. Infatti non si conosceva, fino ad oggi, nell’area compresa tra la Grecia e l’Atlantico, un complesso così imponente e organicamente pensato; i manufatti del periodo che conosciamo ad oggi sono o contemporanei in Grecia, o posteriori in Italia, e non sono aggregati in strutture così monumentali. Dal momento della scoperta, nei primi anni ’70 del secolo scorso, sono state formulate ipotesi diverse sulla forma e sul significato del monumento.

Questo libro, scritto dagli archeologi autori dello scavo, fornisce per la prima volta un quadro complessivo e filologicamente rigoroso, basato sui risultati acquisiti sul campo e sui confronti e dibattiti sviluppatisi tra gli autori stessi durante la stesura del volume. Il restauro condotto dal Laboratorio di Li Punti della Soprintendenza di Sassari, da poco completato con estrema cura, ha consentito un più approfondito studio e comprensione delle sculture.

Gli autori, basandosi sulla loro esperienza di scavo, hanno proposto per la prima volta due dati importanti: una datazione attendibile dell’Heroon, collocata negli ultimi decenni dell’VIII secolo a.C. e una sua ricostruzione, rappresentata nel libro in modo virtuale con un disegno. È pubblicata inoltre la pianta completa dello scavo, ad oggi inedita, ottenuta con l’unione delle piante dello scavo Bedini e dello scavo Tronchetti; un’operazione che ha consentito agli archeologi di approfondire l’analisi dei dati e raggiungere maggiori certezze.

Allo stato attuale degli scavi, che dovranno essere completati, l’Heroon misura circa 50 metri, con le statue collocate sulle lastre tombali, e con numerosi betili e modelli di nuraghe a fianco e dietro. Questo complesso rappresenta la monumentalizzazione, avvenuta nell’ultima fase di utilizzo, di un sepolcreto il cui inizio risale al IX secolo. Un così imponente complesso pone il problema del suo significato, della società che è stata in grado di produrlo e dei suoi contatti politici e culturali con i popoli del Mediterraneo.

Il saggio di Raimondo Zucca analizza la situazione della penisola del Sinis, mettendo in luce la straordinaria densità di nuraghi e villaggi, una consistente continuità pur nei processi di trasformazione tra secondo e primo millennio a.C., il popolamento e i molteplici contatti favoriti dall’area portuale di Tharros fin dall’età protostorica. Ciò consente di affermare che vi erano le condizioni materiali e le conoscenze per la costruzione di un monumento di questa importanza.

Carlo Tronchetti analizza la società dell’età del Ferro, e individua nell’emergere di “aristocrazie” il contesto nel quale l’Heroon è stato costruito. La società aristocratica viveva in case a corte centrale dotate di più ambienti, in villaggi che venivano trasformandosi in centri protourbani, e avevano raggiunto condizioni economiche di relativa ricchezza. La costruzione del santuario si deve a un gruppo familiare allargato, emergente nella società aristocratica, che disponeva delle risorse umane e materiali necessarie. I tipi rappresentati nelle sculture (arcieri, guerrieri, pugilatori, attorniati dai modelli di nuraghe e dai betili) mostrano i valori politici e religiosi elaborati da una famiglia che si descriveva come un’élite. Il complesso era volto a celebrare gli antenati, protettori del gruppo, un elemento essenziale per definire l’appartenenza aristocratica.

Giovanni Ugas analizza la stagione delle aristocrazie, con particolare attenzione alla società, alle relazioni con gli altri popoli del Mediterraneo e alla cultura materiale.

Partendo dall’analisi stilistica Alessandro Bedini individua in modelli orientali l’origine di un flusso culturale che venendo dal Vicino Oriente si diffonde in Grecia, nell’Italia peninsulare fino alla Sardegna e, di qui, arriva nell’Europa che si affaccia sul Mediterraneo. Senza trascurare, tuttavia, la forte impronta locale che ha reinterpretato i modelli. Le campagne di scavo sono documentate da Bedini e Tronchetti con la cronaca dell’attività del gruppo che ha condotto gli scavi, le relazioni di scavo, l’analisi dei materiali e una ricca documentazione iconografica, comprendente fotografie, piante e disegni.

L’iconografia del volume comprende le foto di tutte le sculture ricostruite nel Laboratorio di Li Punti e di molti significativi particolari, e inoltre una ricostruzione virtuale dei tre tipi di personaggi, disegnata espressamente per Fabula editore, come la ricostruzione dell’Heroon, secondo le indicazioni degli autori del volume.

Allo stato attuale della documentazione molti problemi sul valore e sul significato storico di Monte Prama rimangono aperti; gli autori hanno presentano le proprie ipotesi che, in particolare sulla cronologia della costruzione e della distruzione dell’Heroon, presentano soluzione diverse. Bedini e Tronchetti concordano sostanzialmente sulla cronologia di costruzione dell’Heroon, in base ai loro dati di scavo, mentre per la data di distruzione evidenziano la mancanza di dati che permettano di proporre un’ipotesi certa. Ugas, al contrario, dissentendo dagli autori degli scavi, retrodata la cronologia della costruzione dell’Heroon e indica una data precisa per la sua distruzione, non oltre un paio di decenni dopo la costruzione, basandosi su una problematica lettura dei dati di scavo, qui editi.

Questo volume rappresenta una base di partenza. Gli scavi ulteriori, che ci si augura siano intrapresi a breve, e la discussione della comunità scientifica potranno gettare nuova luce su Monte Prama e, di riflesso, sulla storia della Sardegna protostorica e su quella del Mediterraneo occidentale.

Michel Godard e Gavino Murgia a Sassari
Domenica 9 dicembre il cartellone di Rocce Rosse&Blues Winter's Edition propone al Teatro Verdi di Sassari (unica data in Sardegna) un viaggio straordinario nel barocco di Michel Godard, uno dei suonatori di tuba e serpente più notevoli d'Europa, dedicato al grande compositore Claudio Monteverdi.

Ma, come ogni vero musicista jazz, Godard, o semplicemente Monsieur Tuba, il cui straordinario virtuosismo lo rende unico nel mondo della musica europea sia classica e jazz, usa il lavoro del grande compositore cremonese solo come fonte di ispirazione per poi dargli un tocco nuovo e contemporaneo.

Egli è abilmente sostenuto in questo progetto da un trio barocco composto dal mezzosoprano Guillemette Laurens, da Bruno Helstroffer al theorbo e da William Dongois al cornetto barocco, che completano il progetto insieme allo speciale duo jazz composto dal sassofonista Gavino Murgia, sassofonista jazz tra i più conosciuti e apprezzati nel panorama internazionale e una delle più belle voci di basso della Sardegna, e dallo stesso Michel Godard.

Nel cd "The Trace of Grace" realizzato in Francia lo scorso anno, si aggiunge a questa formazione lo straordinario bassista americano Steve Swallow e la voce e il sax di Gavino Murgia.

Una intesa profonda tra i due musicisti Godard-Murgia con una certa affinità con il "suono primordiale del sud". Un imperdibile viaggio nella storia della musica occidentale, dal Rinascimento ad oggi tra jazz, improvvisazione e tradizione. "Ho incontrato diversi anni fa Gavino in Sardegna", ricorda Godard. "È stato grazie a lui che ho scoperto la musica etnica sarda. Ho subito sentito una profonda connessione tra la musica tradizionale della sua bellissima isola e la musica antica francese che suonavo con il mio strumento, il serpentone, lo strumento di legno che della tuba è progenitore diretto. Abbiamo deciso così di avviare un progetto comune. Ma Gavino è anche un sassofonista jazz fantastico. E questo ci ha permesso di produrre un mix completo di tutte le culture che ci hanno influenzato."


I biglietti e tutte le informazioni sono disponibili presso Greenticket.it e presso il Box Office di Cagliari e Sassari.

Info: Box Office -V.le Regina Margherita n° 43 Cagliari - tel. 070/657428 - info@boxofficesardegna.it
 
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 martedì 4 dicembre 2012
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 mercoledì 5 dicembre 2012
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 giovedì 6 dicembre 2012
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 venerdì 7 dicembre 2012
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 sabato 8 dicembre 2012
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 domenica 9 dicembre 2012
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