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Eventi per
venerdì 6 luglio 2007

Musiche nel Sinis - 6-7-8 luglio
Musiche nel Sinis
Suoni, arte, gusto, architettura

6-7-8 luglio
Cabras - Riola Sardo




I LUOGHI
Un luogo che evoca una natura ancestrale, dove il rapporto con l’uomo è ancora scandito dai riti di un tempo. “Musiche nel Sinis” vuole valorizzare soprattutto un’area magica come quella compresa tra Cabras, la Peschiera Mar’e Pontis, San Salvatore e Riola Sardo, fino alle cave di Cuccuru Mannu.
La manifestazione prenderà il via venerdì 6 luglio e fino a domenica 8 luglio proporrà al pubblico più di quindici eventi che spaziano dalla musica al racconto, dall’arte visiva agli spettacoli teatrali, fino agli appuntamenti dedicati all’enogastronomia.
La zona del Sinis offre una variegata molteplicità di paesaggi, che permette di approfondire anche agli stessi sardi la conoscenza di un’area di grande pregio. “Musiche nel Sinis” mette in stretta relazione i singoli eventi con i luoghi che la ospitano. Ogni giornata si terrà in una zona differente. Le location non sono soltanto scenari suggestivi ma diventano parte integrante di spettacoli e concerti.
E’ il caso della Peschiera Mar’e Pontis, in cui si apre la manifestazione. Il benvenuto sarà affidato proprio ai pescatori del consorzio. Un modo per creare da subito un legame fra la realtà quotidiana del luogo e i visitatori. E per introdurre il pubblico a quello che è concepito come un “evento non evento”: un’iniziativa culturale priva delle strutture imponenti che caratterizzano i grandi festival estivi dell’isola, ma che vuole mettere in primo piano, accanto agli artisti di primo livello, la realtà locale e le sue peculiarità.
La seconda giornata sarà una full immersion nel mondo dei sensi. Teatro, arte, musica e narrativa si concentreranno nelle cave di arenaria di Cuccuru Mannu, a Riola Sardo, dove finalmente sarà aperto al pubblico il Parco dei Suoni “Sinnos”. Un luogo che è il risultato di un progetto di recupero ambientale curato da un pool di architetti: una struttura futuristica perfettamente integrata tra le vecchie cave dismesse. Il parco è concepito come un luogo in perenne trasformazione dedicato alla divulgazione delle più diverse forme d’arte. Ma è soprattutto uno scenario culturale, che si propone di creare un punto d’incontro e di produzione per progetti artistici.
Dopo il rito del lavoro quotidiano e l’esperienza dei sensi, “Musiche nel Sinis” si chiude in una zona dedicata al culto religioso. Il villaggio di San Salvatore, costruito attorno al santuario, farà da sfondo alla giornata conclusiva della manifestazione. Con le sue piccole case di origine bizantina, oggi trasformate in novenari, San Salvatore è un luogo che ha attraversato i secoli e oggi è ancora meta dei pellegrini durante la festa annuale della “Corsa degli scalzi”.
Tra sacro e profano, sarà proprio qui che prenderà il via la festa finale che chiuderà il sipario sulle tre giornate.

GLI EVENTI
La volontà di dare vita a una manifestazione non convenzionale, che punta i riflettori sui luoghi, non mette in secondo piano l’offerta artistica. Ma vuole sottolineare la valenza culturale delle aree scelte come scenari naturali. E così lo spettacolo dedicato a Italo Calvino, con la pianista Rita Marcotulli e la voce narrante di Daniele Formica, il 6 luglio, prenderà vita nella Peschiera Pontis, che subito dopo ospiterà il jazz del Woodstore Quintet. Il 7 luglio al Parco dei Suoni si potrà assistere allo spettacolo teatrale di Leonardo Capuano e ascoltare il progetto originale “Mediterranean Meeting”, con il grande contrabbassista Miroslav Vitous che si unirà al trio di Enzo Favata, U.T. Gandhi e Daniele Di Bonaventura in un concerto che sarà accompagnato dall’action painting di Mariano Chelo. L’atmosfera spirituale e raccolta di San Salvatore metterà in risalto le note della violinista Anna Tifu, e nella data conclusiva, l’omaggio a Aurelio Porcu, il grande suonatore di launeddas da poco scomparso.
Ma le tre giornate offriranno molti altri appuntamenti: i momenti dedicati ai racconti, poco dopo la mezzanotte, gli incontri gastronomici con i pescatori del consorzio e l’esperto Giovanni Fancello, e poi ancora mostre, visite guidate e la grande festa finale che sarà affidata alle sonorità acustiche dell’Armeria dei Briganti, tra swing e jazz manouche.
Di grande interesse, inoltre, le due mostre allestite per l’occasione: “Le memorie del luogo” presso la Peschiera Pontis e “Il silenzio del suono. A tre passi … dal suono” di Laura Turra presso il Parco dei Suoni “Sinnos”.

L’ORGANIZZAZIONE
La manifestazione è organizzata dall’Area Marina Protetta “Penisola del Sinis e Isola Mal di Ventre” e dall’Associazione Jana Project nell’ambito delle azioni di valorizzazione promosse dal Gal Montiferru-Barigadu-Sinis con il contributo dell’Unione Europea (iniziativa comunitaria Leader +) e dei Comuni di Cabras e Riola Sardo.

VISUALIZZA IL PROGRAMMA

Tutte le informazioni sul sito www.musichenelsinis.it
Organizzazione:
Jana Project tel. 079 952118 / info@janaproject.com /
Area Marina Protetta Penisola del Sinis tel. 0783 290071

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Mare e Miniere 2007
Mare e Miniere riparte. Il progetto itinerante che coinvolge quattordici Comuni della provincia Carbonia-Iglesias, finalizzato alla valorizzazione e allo sviluppo turistico e culturale del territorio, si prepara a percorrere da luglio a settembre l’appassionante cammino tra gli appuntamenti di musica e teatro lungo la magia dei paesaggi che caratterizzano le aree di grande valore storico-archeologico e minerario, a pochi passi dalle incantevoli spiagge e calette, sul mare. Una proposta ricca di iniziative musicali e teatrali, i cui palcoscenici, nei quali la storia si intreccia con il presente, saranno gli stessi affascinanti scenari naturali scelti tra i luoghi più significativi del territorio Sud-occidentale della Sardegna: il Tempio di Antas (Fluminimaggiore), l’Arena Fenicia di S.Antioco, l’antica Tonnara di Carloforte, la Miniera Rosas di Narcao, la Miniera di Montevecchio, il villaggio minerario di Ingurtosu (Arbus), Porto Paglia, Monte Sirai. Straordinari siti nei quali poter vivere e ri-scoprire attraverso il suono e le parole, le forme dell’architettura punico-romana, il sistema di insediamento della fortezza fenicio-punica, il quadro culturale legato alla pesca del tonno testimoniato dalle tonnare, le infrastrutture minerarie che rappresentano un patrimonio rilevante dell’archeologia industriale, i colori, i profumi, come via per ritrovare le ricchezze più profonde della terra sulcitana, il bello e il bene di una genuina convivenza tra l’arte, la musica, gli uomini, la natura, la cultura.
Un intenso cartellone di circa trenta spettacoli dal vivo, uno solo per ogni giornata della rassegna, aperto a tutte le fasce di età e di pubblico dal valore artistico inestimabile con nomi illustri di respiro nazionale e internazionale, guiderà il pubblico in una atmosfera fuori dal comune capace di coinvolgere e affascinare, alla scoperta di artisti eccezionali che amano varcare i confini della sperimentazione e del confronto alla ricerca delle pure emozioni. Non mancheranno le produzioni musicali originali che vedranno proprio la luce in questa rassegna, come quella molto attesa di Elena Ledda e la raffinata pianista romana Rita Marcotulli, o quella di Michael Nyman, il compositore e maestro del minimalismo tra i più grandi del mondo insieme a Estrella Morente, la giovane voce del flamenco moderno, o la produzione di alta qualità che vede coinvolti i più importanti musicisti sardi, per un concerto avvincente ricco di novità, ospiti e tante sorprese.
In sintonia con il filo conduttore della rassegna che lega l’ambiente con le espressioni artistiche, l’allestimento per i concerti e le pièce teatrali prevede piccoli e discreti palchi, lontano dalle imponenti strutture tecniche, ma all’altezza nel dare voce alla forza della parola e degli strumenti, e far sì che si possano confondere nella calma acustica della memoria, dei battiti lontani delle antiche miniere, della terra, del cielo e dell’acqua, tra gli azzurri silenzi e il soffio del vento. Oltre al cartellone anticipato in conferenza stampa Mare e Miniere lascerà per tutto il corso della programmazione una finestra aperta dedicata ad alcune sorprese che faranno da cornice al filo conduttore della manifestazione che lega la tradizione con le novità.
La rassegna è organizzata dalla Regione Autonoma Sardegna, dalla Provincia Carbonia- Iglesias, dalla Società Umanitaria e dal Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna mentre la direzione artistica è affidata a Mauro Palmas, il musicista e autore di spicco della musica sarda, di recente entrato nella rosa dei vincitori del Premio Maria Carta per la carriera ultraventennale ricca di produzioni originali e votata all’inesauribile passione che esporta e porta avanti da anni sulle sonorità della Sardegna e sulle contaminazioni dal mondo.
Carbonia, Iglesias, Arbus, Buggerru, Carloforte, Fluminimaggiore, Gonnesa, Guspini, Narcao, Portoscuso, Santadi, Sant’Antioco, Sant’Anna Arresi e Villamassargia sono i Comuni che prenderanno parte a “Mare e Miniere 2007”. Percorsi guidati di archeologia industriale e classica saranno affiancati inoltre a momenti di degustazioni enogastronomiche.

PROGRAMMA


LUGLIO
Il percorso di Mare e Miniere 2007 che si dipana negli itinerari inconsueti tra i gioielli inediti delle culture e delle sonorità mediterranee, apre il sipario il 4 luglio nella sede della Società Umanitaria di Milano dove, in occasione della presentazione della rassegna alla stampa nazionale, verrà proposto nella serata il film-concerto “Cainà”.
L’opera, un vecchio film in bianco e nero risale al 1922 ed è stata recuperata grazie al lavoro di restauro della pellicola della Cineteca Sarda di Cagliari. Un progetto che ha permesso allo storico film muto, dedicato al dramma della giovane caprara dell’entroterra sardo, Cainà, di resuscitare dagli archivi polverosi ed essere così proposto nella sua versione inedita, al pubblico. Mauro Palmas ha scritto le musiche originali per proporle nella veste inconsueta ed emozionante di un concerto dal vivo, come colonna sonora speciale delle straordinarie immagini in bianco e nero che raccontano e rappresentano in parte il mondo di una società sarda ancora arcaica e chiusa, ancorata a regole ataviche e immutabili.
Il 14 luglio l’apertura ufficiale delle danze di Mare e Miniere è data in consegna alla voce strepitosa di Antonella Ruggiero con l’avvincente spettacolo dal titolo “Stralunato Recital”, un percorso musicale che tocca i più grandi successi dell’artista e abbraccia i diversi generi dal pop alla musica sacra fino ai brani di alcuni celebri cantautori italiani (De Andrè, Battisti, Tenco) scoprendo sempre nuove modalità di arrangiamento e interpretazione. La cantante sarà accompagnata da Paolo Di Sabatino al pianoforte, Ivan Ciccarelli alle percussioni, Roberto Colombo al basso e Carlo Cantini, violino, melodica e dilruba.
Un’altra tappa per l’indimenticabile ex voce dei Matia Bazar che traccia da anni il suo intenso percorso verso le raffinate sperimentazioni attraverso il contatto con le diverse musiche del mondo.
Il giorno dopo l’appuntamento è con il “Solo” di Vincenzo Zitello, l‘arpista concertista, polistrumentista e compositore italiano considerato tra i più bravi del mondo per l’innovativa e formidabile interpretazione della musica celtica e new age, dal sorprendente impatto sonoro. Primo divulgatore dell’arpa celtica in Italia è stato allievo del francese di Alan Stivell con il quale ha perfezionato i suoi studi in arpa baltica, dopo anni di apprendistato si è fatto apprezzare per le sue composizioni originali.
Il 20 luglio lo spazio scenico è per il teatro-concerto “al buio” scritto da Romano Usai e da Salvatore Bonafede, prodotto dal Teatro Art’In Scena di Bergamo insieme al Teatro Adriano dlf. In scena gli attori Manuela Loddo e Paolo Zambon diretti da Romano Usai sulle musiche di Salvatore Bonafede. Progetto luci e immagini di Alberto Molinari per Art’In Scena e Movie Multimedia. Il buio, mistero e paura, è l’incognito compagno di viaggio per chi emigra, è angoscia, polvere, fango, per chi sta sotto, chiuso in un angusto spazio, ma è anche il colore che ti fa contare le stelle, nell’amore è complicità dei sensi. Il buio è.
Il 21 luglio lo spettacolo di Massimo Carlotto “La terra della mia anima”, porta tra le suggestive scenografie sulcitane lo spettacolo tratto dal romanzo omonimo dello scrittore padovano, cagliaritano d’adozione. Racconta la vita di un contrabbandiere vissuta perennemente in “frontiera”, tra i confini di terra e di mare, attraversata in mille modi avventurosi. Il racconto è in prima persona e le memorie del contrabbandiere permettono anche di rappresentare una parte della storia d’Italia dal ’45 ai giorni nostri. Una vita straordinaria di un uomo fuori dal comune, soprattutto estraneo agli stereotipi del fuorilegge che, alla fine della “carriera” e purtroppo anche della vita, riflette sul passato e sul presente, tirando le somme di un’esistenza di “frontiera”.
Insieme a Carlotto voce narrante anche Ricky Gianco, voce e chitarra, Patrizio Fariselli al pianoforte, Maurizio Camardi alle percussioni per la regia di Velia Mantegazza.
Il 22 chiude il mese di luglio di Mare e Miniere l’autentica leggenda del rock italiano, Ricky Gianco, fondatore dei mitici Dik Dik e del Clan di Celentano. Con lo spettacolo “Precipito, precipito!” arriva tra le suggestioni di Mare e Miniere per proporre la carrellata di successi indimenticabili come “Pregherò”, “Ti cercherò”, “E’ la fine”, “Il vento dell’est” e tanti altri che hanno fatto la storia della canzone italiana dagli anni ’60 a giorni nostri. Un concerto nel quale Gianco ripercorre la sua lunga carriera ricordando attraverso la musica, storie, canzoni, aneddoti, le numerose amicizie che lo hanno visto al fianco di importanti personaggi da Gaber, a De Andrè, Sergio Endrigo, Luigi Tenco, Gino Paoli, fino ai Beatles. Ad accompagnare Ricky Gianco sul palco di nuovo il pianista Patrizio Fariselli (fondatore degli storici Area) e il sassofonista padovano Maurizio Camardi.


AGOSTO
Agosto si apre sulle dolci note del mare catalano di Franca Masu. Il 2 la cantante algherese arriva tra le testimonianze naturali del Sulcis-Iglesiente con il suo quartetto composto da Marcello Peghin alla chitarra, Fausto Beccalossi all’accordeon e Salvatore Maltana. Un tuffo In “Aquamare”, il progetto che rivela il percorso emotivo e la nostalgia della voce tra le più interessanti del Mediterraneo. Aquamare è il canto della solitudine, è un canto d’amore dedicato alle donne attraverso la raffinatezza e l’eleganza vocale di Franca Masu.
Il 5 agosto immerso nella bellezza degli scenari minerari sarà il “Canto d’Ebano”, il progetto di Gabriele Mirabassi, uno dei massimi virtuosi del clarinetto a livello internazionale, dedicato al legno scuro africano del suo strumento e agli artigiani italiani che lo fanno suonare. Titolo che dà il nome anche al nuovo lavoro discografico dell’autore, di prossima uscita con Egea Records. Nel quartetto anche Peo Alfonsi alla chitarra, Salvatore Majore al contrabbasso e Francesco D’Auria alla batteria, per dare vita insieme a un repertorio formato da composizioni originali tra jazz e musica classica.
Il 6 agosto il progetto musicale “inVento” proporrà le suggestioni sonore di Mauro Palmas alle mandole, Fabio Furia al clarinetto e il Quartetto d’Archi Accademia (Francesco Pilia - violino, Marco Fois - violino, Giorgio Musio - viola e Federico Sanna - violoncell) sulle immagini dirette da Romano Usai e riprese da Alberto Molinari. Una suite tra musica e immagini che racconta piccole storie trasportate dal vento tra realtà e immaginazione.
L’11 agosto protagonista indiscusso sarà l’insostenibile leggerezza dell’ud (il liuto arabo) di Anouar Brahem, il grande musicista e compositore tunisino molto incline alla contaminazione di matrice e araba e mediterranea che ironicamente si definisce “Un enfant de la tradition che si è preso molte libertà”. Un concerto unico, un’atmosfera, uno stato d’animo che esprime la poetica del maestro e rappresenta la metafora della leggerezza, non solo per la sua cassa armonica ma anche per il timbro levigato dal tempo.
Il 16 agosto un affascinante viaggio nelle tradizioni e nelle melodie del Sud Italia contaminate dai suoni e colori del Mediterraneo sulle note travolgenti del violino di Lino Cannavacciuolo. Il musicista virtuoso e compositore di talento affascinato dalla sperimentazione e alla continua ricerca di nuovi linguaggi musicali arriva nell’isola con la sua musica vibrante e una presenza scenica travolgendo capace di lasciare il pubblico senza fiato fin dalle prime note.
Il 17 agosto dà il via alla serie delle produzioni musicali originali e, quale omaggio alla Sardegna, non potevano che partire con il progetto dedicato alla musica dell’isola e ai suoni genuini della tradizione, aperto alle musiche del mondo e al confronto stimolante con le diverse culture che si incrociano nel Mar Mediterraneo. Sul palco sotto il cielo stellato di agosto ci saranno i più importanti rappresentanti della musica sarda, per percorrere in due ore indimenticabili di concerto le più belle melodie che hanno cantato la Sardegna oltremare, lasciandosi contaminare piacevolmente dalla musica mediterranea, dai linguaggi espressivi che arrivano dall’oriente, dall’occidente, fino a fondersi talvolta con le note del jazz. Una produzione di soli musicisti sardi dalle mille sorprese con incursioni musicali di artisti speciali inaspettati.
Il 23 agosto un’altra produzione speciale vedrà riuniti sul palco i tre beniamini della musica giovane d’autore italiana: Max Gazzè, Paola Turci e Marina Rei. Il progetto, tra i più interessanti dell’estate 2007, si intitola “Di Comune Accordo” e ha avuto il suo battesimo proprio in questi giorni a Rimini (30 giugno). L’originale trio si esibirà in una versione totalmente acustica dove i generi differenti e le spiccate personalità dei protagonisti si fondono nella passione comune di stare insieme, divertendosi. I tre si scambieranno canzoni e ruoli, reinventando i loro brani ormai più che celebri. Il piglio istrionico di Max, la sua ironia stralunata e la straordinaria inventiva come bassista, sarà mitigata dalla voce calda e sensuale di Paola, dalla purezza della sua chitarra e dall’eleganza delle sua presenza scenica, e rinvigorita dalla esuberanza dai tratti un po’ felini delle percussioni e della voce inconfondibile di Marina. Un concerto “unplugged” da non perdere.
Il 24 agosto la musica della Spagna e dell’America del Sud si incontrano nelle voci incantevoli di Ana Karina Rossi e Beatriz Lozano per un concerto che richiama la “Passione Iberoamericana”, ovvero l’essenza delle sonorità dei canti degli “indios” e dei “bianchi”, tra ritmi e melodie “nere” e musiche spagnole influenzate dai caratteri arabi. Una appassionante immersione nella milonga, nel tango, nel tonos e nelle tonadillas, cantato dalle due splendide artiste uruguaiane, accompagnate dalle chitarre di Fabrizio Capoleooni e Adriàn Fioramonti.
Il 25 arriva la musica senza frontiere della Banditaliana, il progetto decennale di Riccardo Tesi, il compositore e progettista d fama internazionale, considerato uno dei musicisti più audaci e autorevoli della nuova scena world europea che vanta collaborazioni con i grandi della musica etnica, del jazz e della canzone d’autore. Con la Banditaliana insieme a Maurizio Geri, chitarra, Claudio Carboni, sax, e Ettore Bonafè alla batteria Riccardo Tesi si spinge tra le forme e i riti della tradizione toscana, i profumi mediterranei, le improvvisazioni jazz e la canzone d’autore, in un caleidoscopico repertorio di composizioni originali.
Il 28 agosto dominerà il palcoscenico lo spettacolo “Pangea”, un reading-concerto nel quale la voce superba di Simonetta Soro, darà vita leggendoli, ai testi di Mariangela Sedda sulle musiche del Quartetto d’Archi Accademia
Il 30 agosto lo spettacolo per bambini “Storie di tempo e di vento” ideato e diretto da Romano Usai. In scena gli attori Manuela Loddo e Paolo Zambon raccontano le storie legate al tempo, il tempo che vola via e non torna più. Nessuno ha tempo per Carlotta, la bambina interprete di un viaggio-sogno nella sua soffitta, che di studiare non ne vuole proprio sapere, perché se studia le rimane poco tempo per giocare. Ma il tempo è come il vento, trasporta via ogni cosa, anche l’attenzione dei genitori per i bambini, dei fratelli per le sorelle. E’ solo una questione di tempo, meglio studiare forse, non perdere tempo e apprendere giocando. Le scenografie e i costumi sono di Art’In Scena, le musiche di Manuela Loddo e il video di MovieMultimedia.

SETTEMBRE
Un concerto da brivido apre il mese di settembre. Il 1° arriva Michael Nyman, uno dei più grandi compositori del mondo legato alla corrente musicale della scena contemporanea di Philip Glass, Steve Reich, John Adams e Wim Mertens, segnalato tra i nomi di punta della rassegna. Le colonne sonore per i film di Peter Greenway e per “Lezioni di Piano” di Jane Campion gli hanno regalato il successo internazionale consacrandolo a compositore tra i più importanti del Novecento. Il musicista inglese tiene concerti in tutto il mondo mentre decine di registi lo inseguono per fargli comporre le musiche dei loro film.
Il 2 settembre un altro nome di risonanza mondiale sbarca nell’edizione 2007 di Mare e Miniere: Estrella Morente, la giovane cantante andalusa originaria di Las Gabias, considerata nel panorama musicale del flamenco moderno una delle voci più belle, è giunta all’apice del successo grazie a Pedro Almodovar che nel suo film “Volver” ha usato la sua voce per far interpretare a Penelope Cruz il brano celebre di Carles Gardel. Un’artista eccezionale il cui punto forte è la sua straordinaria capacità di saper far parlare il cuore mescolando tradizione e modernità. Figlia del maestro Enrique Morente, il suo debutto internazionale risale all’età di soli sedici anni e il primo album a venti, lanciato sotto il prestigioso marchio della RealWorld di Peter Gabriel. Oggi ha ventisei anni ed è richiestisssima in tutti i festival internazionali.
Il 3 settembre l’appuntamento è con la seconda inedita produzione originale che vedrà la luce proprio in occasione di Mare e Miniere. I due protagonisti della scena musicale internazionale Michael Nyman e Estrella Morente si riuniranno in un progetto che li vedrà insieme per la prima volta sullo splendido palcoscenico che getta lo sguardo verso le bellezze del paesaggio sulcitano. Il minimalismo di Nyman proiettato verso nuove e ardite traiettorie tra sacro e profano, incontra la sensualità e la passione della voce flamenco di Estrella. Un avvenimento unico.
L’8 settembre Daniele Di Bonaventura (bandoneon) e Marcello Peghin (chitarra 10 corde) presentano il nuovo progetto musicale “Elegiaco”, un ricco percorso musicale tra gli echi del tango, del jazz e del folklore sud americano, tenendo sempre presenti le proprie origini mediterranee che evocano le tarantelle e le danze in una magica mescolanza tra la cultura europea e sudamericana. Un concerto nato dall’esigenza dei due musicisti di attraversare i luoghi più intimi del suono attraverso l’elegia dell’anima.
Sempre a Settembre la formazione sarda “Pater Mediterraneo” (date da definire) un interessante ensamble di sei elementi provenienti da differenti percorsi musicali di matrice classica e jazzistica: Pina Muroni, voce, Peppe Albanese alla percussioni, Paolo Spanu al basso, Giovanni Sanna Passino, tromba, Luca Sirigu, piano e Mauro Mibelli alle chitarre.
Le sonorità del gruppo spaziano con disinvoltura tra le aree del Mediterraneo dove abitano le melodie spagnole, africane e tzigane che si aggiungono alle loro composizioni originali scritte nei vari dialetti della Sardegna e alle rivisitazioni di alcuni brani tradizionali tra cui la Corsicana, il Duru Duru, la Danza di Desulo, il Deus ti salvet Maria. La loro originalità è stata premiata nel 2003 con il Premio Maria Carta. Un riconoscimento che giunge dopo un disco e una fortunata tournèe europea.
Il loro primo cd “Pater Mediterraneo” è pubblicato nel 2002 dal catalogo Tronos – distributore di Musica e Cultura Sarda; il secondo “Terre di Confine” è di recente pubblicazione (2006) e raccoglie altre produzioni originali arricchite da rivisitazioni di brani tradizionali sardi.
L’ultimo appuntamento (data da definire) che chiude il sipario del fitto calendario di Mare e Miniere sarà con “Abbas’Abba”, il magico concerto etno-jazz di Gavino Murgia e il suo ensamble di otto musicisti che vede nel cast straordinario i grandi protagonisti della musica sarda. La cantante algherese Franca Masu, il chitarrista Marcello Peghin, Salvatore Maltana al contrabbasso, Carlo Sezzi alla batteria, i Tenores Gòine di Nuoro, il "teknoartista" Giacomo Verde, la voce recitante di Gianni Cossu e quella del poeta estemporaneo Antonello Mura, oltre allo stesso Gavino Murgia ai sassofoni, al duduk e ai flauti.

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