Paradisola
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Inserito il - 08/10/2008 : 18:53:32
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Si rinnova per il quarto anno in Marmilla l'appuntamento con l'Olimpiade del gioco tradizionale della Sardegna, che coinvolge i comuni del consorzio Sa Corona Arrubia e altri comuni dell’isola ed è inserita tra i grandi eventi promossi dall'Assessorato al Turismo della Regione. La manifestazione agonistica dedicata alla riscoperta degli antichi giochi di strada si terrà domenica 12 ottobre a Villanovafranca (VS) e sarà preceduta da un convegno il 10 ottobre a Collinas (VS). Le attività ludiche sono svolte da bambini e ragazzi di età compresa tra i 5 e i 16 anni. I partecipanti sono 310 per un totale di 23 giochi tradizionali e 22 comuni della Sardegna rappresentati. Novità importante della presente edizione è la partecipazione di una delegazione di bambini palestinesi provenienti dal campo profughi di Kalandia, che illustreranno giochi e danze della loro cultura. L'iniziativa è patrocinata dalla Regione Autonoma della Sardegna, dall’Assessorato al Turismo, dalla Fondazione Banco di Sardegna, da Sa Corona Arrubia – Consorzio turistico della Marmilla. In collaborazione con: Vento di Terra onlus, Comune di Villanovafranca, Comune di Collinas, Comune di Assolo, Comune di Desulo.
L'idea e la ricerca L'Olimpiade del gioco tradizionale della Sardegna è un progetto di ricerca ideato e coordinato da Roberta Muscas, volto al recupero di uno specifico ambito del patrimonio culturale immateriale della Sardegna, che condivide con i piccoli comuni il rischio di scomparire. Sono proprio i piccoli comuni la cornice che ospita la rassegna, con i loro centri storici dove le piazze e le strade attendono di essere animate dai giochi dei bambini. Non si tratta, evidentemente, di un'operazione da relegare alla sola dimensiona ludica, ma è un intervento che mira alla riscoperta e valorizzazione di modi di vivere la socialità nei piccoli centri, a ristabilire la comunicazione tra vecchie e nuove generazioni, a far scoprire il piacere di giocare insieme e divertirsi con pochi mezzi.
La ricerca demologica condotta nei paesi della Marmilla e in altri centri di diverse regioni storico-geografiche dell’isola, a partire dal 2003, attraverso interviste che hanno coinvolto oltre cento informatori anziani, ha consentito di riportare alla luce ben 300 varianti di giochi tradizionali all'aria aperta, dalle quali sono stati poi selezionati i giochi per l'Olimpiade, con i relativi regolamenti adattati alle esigenze agonistiche della manifestazione. La conoscenza di tale patrimonio è stato, quindi, trasferito a bambini e ragazzi attraverso laboratori-eventi del gioco tradizionale, in vista della partecipazione alla manifestazione agonistica conclusiva. I giochi agonistici selezionati fra il ricchissimo repertorio dei giochi rilevati sono: Su giogu 'e su fusti, Arcu, Cuaddeddus de canna, Cadiredda santa, Cuaddu proceddu, Su xricu, Dinai (a pistincai), Pencaneddu, Badruffa, Biccus, Brillias, Luna monta, Carruccius, Su giogu ‘e su cinieddu, Sattiu cun sa funi, Pimpirimponi, Processionis.
La manifestazione ha anche una sua specifica elaborazione scenografica: teatro dell’evento è sempre stato, per le sue caratteristiche architettoniche, un centro storico della Marmilla. I vecchi selciati incorniciati da antiche case in pietra fanno da sfondo a bambini e ragazzi impegnati nei giochi, che indossano gli abiti sobri dei primi del Novecento, ricreando l'atmosfera di un passato non troppo lontano. Si attua in questo modo il restauro della continuità culturale relativa al gioco tradizionale che rischiava di andare inesorabilmente perduta.
L'originalità dell'iniziativa, la consistente adesione dei partecipanti (finora in totale sono stati coinvolti 56 Comuni) e la massiccia presenza dei visitatori, accorsi perché attratti dalla rievocazione storica degli antichi giochi, hanno decretato fin dai primi anni il successo della manifestazione, oggi riconosciuta tra i grandi eventi di valenza turistica della Regione Sardegna. La manifestazione ha sicuramente una già consolidata rilevanza regionale e mira ad estendere momenti di confronto e di approfondimenti sulla tematica del gioco tradizionale con altri paesi del bacino del Mediterraneo.
Il gemellaggio con la Palestina Il valore antropologico del “Gioco tradizionale” trova un suo grande riconoscimento nel concetto di universalità del gioco. Il gioco in generale, e quello tradizionale in particolare, non hanno limiti territoriali. Il gioco è un unico e grande linguaggio, costituito da gesti, forme, simboli, riti, che accomuna le più disparate culture. L'azione di gemellaggio con la Palestina, attraverso la partecipazione al progetto della ONG “Vento di Terra” promossa in occasione della quarta edizione dell'Olimpiade, consentirà l'attivazione di un processo collaborativo e comunitario nell'ambito del bacino del Mediterraneo, per il sostegno alla difesa del patrimonio culturale (i canti, le danze, i riti cerimoniali nel gioco), al fine di comparare e rafforzare l'identità culturale comune. Nel contesto palestinese, l'invito a ritrovare i sentieri del gioco tradizionale acquisisce il senso di restituire il diritto di giocare ad un'infanzia violata dal conflitto. La partecipazione del gruppo palestinese al progetto ha permesso di valorizzare i percorsi ed i laboratori già attivi nel campo e centrati sulle tradizioni. L'adesione dell'organizzazione “Vento di Terra” al progetto dell'Olimpiade nasce dalla convinzione che l'iniziativa promossa in Sardegna possa rappresentare un'occasione di incontro tra le culture del Mediterraneo. L'Olimpiade del Gioco Tradizionale della Sardegna porterà nell'isola otto bambini provenienti dal campo profughi di Kalandia, vicino a Ramallah. Il Campo Profughi di Kalandia è situato sulla strada di collegamento tra Gerusalemme e Ramallah, adiacente al check point israeliano che separa Gerusalemme dalla Cisgiordania del nord. Il Campo è stato fondato nel 1949 su un'area di 353 dunums (unità di misura araba – 1 dunum=1000 m²). Le autorità israeliane considerano l'area sulla quale sorge il Campo parte della cosiddetta “Grande Gerusalemme”, anche se di fatto è tagliato fuori dalla città dal muro ed è incluso nella zona d'influenza di Ramallah. La delegazione composta dagli otto bambini palestinesi e da tre responsabili della ong Vento di Terra porterà all’Olimpiade il suo prezioso contributo culturale attraverso la rappresentazione della danza tradizionale “Dabka” e tre giochi, scelti fra quelli rilevati attraverso la ricerca: sabaa shuhas (sette pietre), al hejla (zoppino, saltarello), wakaat al harb (è scoppiata la guerra). La dabka è una danza popolare diffusa nei paesi del medio-oriente e rappresenta l’amore per la terra e il proprio paese e soprattutto l’unione tra le persone; esprime sentimenti di gioia e viene praticata in occasioni felici, come i matrimoni, ma anche nascite e giornate di raccolto.
IL CONVEGNO L'organizzazione dell'Olimpiade del gioco tradizionale della Sardegna ha istituito una giornata di studio e riflessione che precederà la giornata dedicata ai giochi: venerdì 10 ottobre a Collinas (VS) si terrà il convegno intitolato: “SEGUENDO I FILI DELL'UNIVERSO DEL GIOCO. POPOLI E PROGETTI A CONFRONT”. Presso l'ex-Montegranatico con inizio alle ore 17.00 l'universo del gioco infantile sarà esplorato sotto diversi punti di vista, secondo il seguente programma:
Apertura lavori e saluti • Franco Cannas, Sindaco di Collinas • Alessandro Merici, Presidente del Consorzio Sa Corona Arrubia
Interventi • Roberta Muscas, Coordinatrice scientifica dell'Olimpiade del gioco tradizionale della Sardegna • Serena Baldini, Rappresentante ONG Vento di Terra • Wesam Subhi Mousa Abu eed, Coordinatore del Centro Giovani di Kalandia • Antonella Prisco, CNR-Istituto di Scienze e di Tecnologie della Cognizione – ricercatrice del progetto La città dei bambini. Coordina i lavori il giornalista Giacomo Serreli
Al termine è prevista un'esibizione dei bambini palestinesi che eseguiranno la “Dabka”.
La manifestazione agonistica La quarta edizione della Olimpiade del gioco tradizionale si svolgerà a Villanovafranca (VS) domenica 12 ottobre e vedrà il coinvolgimento di 310 partecipanti divisi in sette squadre di età compresa tra i 5 e 16 anni, per un totale di 22 comuni rappresentati. La giornata avrà inizio alle 8.45 con la presentazione delle squadre, mentre alle 9.30 si darà il via ai giochi, che si protrarranno anche nel pomeriggio. Alle 15.00 è prevista la rappresentazione dei giochi palestinesi, cui seguiranno le fasi finali dell'Olimpiade. Saranno poi le danze dei bambini arabi, che coinvolgeranno anche i bambini sardi, ad accompagnare la cerimonia di premiazione e la festa finale. Qui di seguito alcune informazioni più dettagliate sullo svolgimento dei giochi
Le Squadre Ciascuna squadra, associata ad un esemplare d'animale appartenente alla fauna sarda sarà abbinata a un colore, tutti simboli racchiusi nelle rispettive bandiere, realizzate con canne e stoffa. Le squadre sono sette: Is topis, bandiera verde (Sanluri); is arritzonis, bandiera arancio (Mogoro, Gonnostramatza, Collinas, Villanovaforru, Lunamatrona); is pibizziris, bandiera bianca (Genuri, Turri, Ussaramanna, Siddi, Pauli Arbarei, Barumini, Villanovafranca); is puddixeddas de acua, bandiera celeste (Villamar); is sitzimurreddus, bandiera grigia (Segariu); is carrogas, bandiera gialla (Assolo), is muvrones, bandiera nera (Desulo).
La Competizione I partecipanti, suddivisi per squadre ed accompagnati da apposito servizio d'organizzazione, verranno accolti e raggruppati nelle relative squadre, ciascuna delle quali partecipa a un uguale numero di discipline, indipendentemente dal numero di giocatori da cui è composta. Le iscrizioni alle gare sono avvenute durante gli eventi laboratoriali che hanno preceduto la manifestazione. L'affidamento dei giochi avviene secondo diversi criteri, quali l'età, il sesso, la propensione dei partecipanti: abilità, dinamica, destrezza. Le gare saranno presidiate da 10 Addetti di Gara appositamente formati, i quali verificheranno l'applicazione dei regolamenti e registreranno i risultati di ciascuna gara.
I Premi Ogni disciplina di gioco prevede un 1°, 2° e 3° classificato, che saranno premiati rispettivamente con medaglia d'oro, d'argento e di bronzo. Il totale delle medaglie vinte, corrispondenti a uno specifico punteggio, concorrerà a stabilire la classifica delle squadre.
Attività collaterali Mostra fotografica della I edizione dell'Olimpiade presso il Museo archeologico “Su Mulinu” di Villanovafranca, con una mostra dei giocattoli ricostruiti nelle precedenti edizioni.
L'infiorata L'infiorata consiste nel colorare grandi disegni fatti nelle strade o nelle piazze con fiori dai colori vivaci. Diffusa soprattutto nel centro Italia, accompagna cerimonie e feste popolari. La Società Amaranto diffonde questo antico rituale nei contesti e nelle situazioni più varie, valorizzandone le potenzialità aggregative e comunicative. Il “pubblico” dell'infiorata non è spettatore passivo ma diventa co-autore dell'evento artistico. Nella versione per l'occasione dell'Olimpiade i fiori vengono sostituiti con segatura colorata e l'immagine del disegno viene progettata sulla base del tema dell'evento: il gioco tradizionale. Verrà realizzata un’animazione per cento metri quadrati.
Servizio ristorazione nel centro storico di Villanovafranca e mostra mercato dei prodotti tipici
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