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Paradisola

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Inserito il - 13/09/2007 : 11:14:46  Link diretto a questa discussione  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Paradisola Invia a Paradisola un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Musica per il cinema dal 20 al 23 settembre a Carloforte
con la prima edizione del festival "Creuza de Mà".


Un festival dedicato alla musica per film: quattro giorni di proiezioni, concerti, incontri con musicisti e gente di cinema, in programma dal 20 al 23 settembre a Carloforte, nell’isola di San Pietro. Il titolo, "Creuza de Mà", è preso in prestito da una famosa canzone di Fabrizio De Andrè, e non è un caso: nelle intenzioni del suo direttore artistico, il regista Gianfranco Cabiddu, il festival vuol essere anche un omaggio al grande cantautore, genovese di nascita e sardo d’adozione, scomparso otto anni fa.

Genovese e sarda è del resto anche Carloforte, e saranno piazze, strade e cinema del paese dove la parlata ligure è di casa, a far da cornice alla manifestazione organizzata dall’associazione culturale Backstage con il contributo dell’Assessorato allo Spettacolo e Attività Culturali della Regione Autonoma della Sardegna, del Comune di Carloforte, della Provincia di Carbonia-Iglesias, della Fondazione Banco di Sardegna, del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna e dell’Endesa Italia, e con la collaborazione di Società Umanitaria, Centro Cinema Città di Cesena e Angelo Cocco SRL Concessionario Citroen.

"Creuza de Mà" parte da un assunto: "Il Cinema è spettacolo genuinamente ‘popolare’ da godersi con gli occhi e con le orecchie. Né più e né meno come il Melodramma", spiega Cabiddu nelle note di presentazione. E aggiunge: "‘Creuza de Mà’ (...) focalizza la sua attenzione sull’aspetto musicale del lavoro cinematografico, un campo ancora poco frequentato da tutti i festival italiani". Con questa prerogativa, l’appuntamento carlofortino partecipa al progetto "Le Isole del Cinema", pensato come un unico festival articolato in quattro manifestazioni diverse, ognuna ospitata da un’isola della Sardegna e ciascuna incentrata su un particolare aspetto del cinema: il lavoro attoriale per il festival "La valigia dell’attore", che si è svolto in giugno alla Maddalena; la messa in scena e la regia invece per "Una notte in Italia" di Tavolara, in luglio; la scrittura e la sceneggiatura, per "Pensieri e Parole" dello scorso agosto all’Asinara; e ora, appunto, la musica nel cinema con "Creuza de Mà" a Carloforte.

La musica nel cinema

Dal pomeriggio alla sera inoltrata: un palinsesto fitto di appuntamenti, tutti gratuiti, attende il pubblico nelle quattro giornate in luoghi e spazi diversi del paese. La fascia pomeridiana è dedicata alle proiezioni e agli incontri con musicisti, registi, attori e studiosi, per ragionare dai rispettivi punti di vista sul rapporto fra musica e cinema, alla scoperta di stili e metodi compositivi diversi, e del legame inscindibile sul piano drammaturgico ed espressivo tra e suoni e immagini.

Si comincia giovedì 20 con un evento emblematico delle relazioni possibili fra i due codici: la proiezione (alle 17:30 al cinema Mutua) di un classico del cinema muto, "Femmine folli", girato nel 1921 da Erich Von Stroheim e per l’occasione musicato dal vivo dal Rigel Quartet, un ensemble sassarese di chitarristi (Daniela Barca, Carlo Doneddu, Caterinangela Fadda e Stefano Macciocu).

Federico Fellini e Nino Rota, un binomio imprescindibile quando si parla di cinema e musica. Il fecondo sodalizio del regista romagnolo col compositore milanese sarà al centro di una tavola rotonda (venerdì 21, alle 18:30 al cinema Cavallera) con il critico cinematografico Luca Bandirali, il regista ascolano Giuseppe Piccioni e i suoi colleghi sardi Antonello Grimaldi e Gianfranco Cabiddu. Ma l’omaggio all’autore per antonomasia delle colonne sonore per i film di Fellini attraversa come un filo rosso il festival di Carloforte: "La strada" (giovedì 20), "Le notti di Cabiria" (venerdì 21) e "Otto e mezzo" (sabato 22) sono i titoli di un trittico felliniano con musiche di Nino Rota in visione (alle 18:30) al cinema Cavallera.

Spetterà ancora a Luca Bandirali il compito di approfondire il discorso su musica e immagini attraverso i film di volta in volta in scaletta incontrandone i diversi artefici: venerdì 21 (ore 17) eccolo dunque al cinema Mutua con Giuseppe Piccioni e il compositore Michele Fedrigotti, l’uno regista e l’altro autore delle musiche di "La vita che vorrei", la pellicola (del 2004) che si potrà poi vedere in serata (alle 21).

Sabato 22 (sempre alle 17 al cinema Mutua) Bandirali incontra invece di Wim Mertens, atteso in serata (alle 21, a Porta Leone) da un concerto in duo con la violinista Gudrum Vertcampt. Il musicista belga è autore di diverse colonne sonore per il cinema, ma occupa un posto speciale quella per "Il ventre dell’architetto", il film del 1987 di Peter Greenaway sullo schermo del cinema Cavallera domenica 23 (alle 19).

Un salto di vent’anni separa il lavoro del regista inglese da "Le ragioni dell’aragosta" di Sabina Guzzanti, fresco reduce dall’ultimo festival di Venezia e approdato da pochi giorni nelle sale cinematografiche. Ambientato in Sardegna, vede tra i protagonisti Pierfrancesco Loche, mentre Riccardo Giagni ne firma le musiche (insieme a Maurizio Rizzato). L’attore sardo (che è anche un valente musicista) e il compositore romano saranno gli ultimi ospiti di Luca Bandirali, domenica 23 intorno a mezzogiorno al cinema Cavallera in una sorta di prologo alla visione (alle 17) de "Le ragioni dell’aragosta".

La musica dal vivo

Suoni e immagini nei film dunque, ma non solo. Se il pomeriggio di "Creuza de Mà" è all’insegna delle proiezioni e degli incontri sul tema, la sera tiene banco la musica dal vivo. Ma sarà anche in questo caso il cinema a dettare la regola delle varie proposte in cartellone.

Spetta alla Banda Musicale "Città di Carloforte" il compito di fare gli onori di casa con un repertorio di temi celebri di film, trascritti e arrangiati ad hoc: giovedì 20 (a partire dalle 21) in concerto in piazza Repubblica, le sere successive (alle 20:30) in giro invece per le strade e le piazze del paese.

Ci saranno naturalmente anche le partiture de "Il ventre dell’architetto" sul leggio del pianoforte di Wim Mertens per il suo concerto di sabato 22 (ore 21) a Porta Leone con Gudrum Vertcampt al violino. Ma la scaletta annuncia brani tratti anche dalle musiche composte dal belga per altri film, come "Je pense à vous" dei fratelli Dardenne (1991), "Fiesta" di Pierre Boutron (1995) e il più recente "Der Lebensversicherer" di Bülent Akinci (2005). Sarà in ogni caso un grande evento, forse il più atteso del festival: un’occasione per apprezzare dal vivo un musicista raffinato ed eclettico, dalla cifra stilistica personale e riconoscibile, difficile da etichettare.

Più semplice definire invece la musica della Big Band della Scuola Civica di Musica di Cagliari, al centro dei riflettori l’ultima sera, domenica 23, sempre a Porta Leone (ore 21): il jazz è senz’altro il campo d’azione del vasto organico (oltre venti elementi) diretto da Paolo Carrus, uno dei volti più noti della scena sarda di questa musica, che approda a Carloforte con un repertorio di temi tratti da colonne sonore e debitamente arrangiati.

Lo stesso Carrus è anche tra i protagonisti dello spazio "dopofestival", appuntamento che ogni sera chiude, intorno alle 23 sul Lungomare, l’intenso programma di "Creuza de Mà": il pianista sarà di scena sabato 22 alla testa di un quartetto con Giuseppe Murgia al sax alto, Corrado Salis al contrabbasso e Alessandro Garau alla batteria che, analogamente alla Big Band, si misurerà in chiave jazz con una selezione di musiche per film.

Altri suoni e atmosfere con i protagonisti del momento "dopofestival" delle serate precedenti. Giovedì 20 spazio ancora al Rigel Quartet: reduce dalla sonorizzazione del film "Femmine folli", proporrà un ideale "viaggio musicale" intorno al mondo, alla ricerca di musica e di suoni tipici delle regioni "visitate" sulle corde delle sue quattro chitarre, dalla Spagna all’America Latina.

Venerdì 21 è invece il turno dell’enfant du pays Mario Brai, chitarrista e violinista da tempo impegnato in un originale progetto di rielaborazione della tradizione musicale tabarkina e mediterranea. Attivo con il gruppo Marenostrum, per l’occasione si presenta in duo con Mauro Mulas al pianoforte e all’elettronica, e un programma che annuncia musiche da film, ma non solo.

Appuntamenti collaterali

Altre iniziative accompagnano le quattro giornate del festival. "Sguardi nel tempo" è una mostra di fotografie itinerante per le vie del paese: allestita in collaborazione con il Centro Cinema Città di Cesena, raccoglie immagini colte sui set del cinema di ieri e di oggi. Del gruppo romano Vondelpark è invece il progetto di sonorizzare strade, piazze e negozi del paese, mescolando e montando musiche tratte da colonne sonore. Infine "Clip de Mà", una videocronaca in tempo reale del festival con immagini e testimonianze girate, montate e proiettate nei Foyer dei cinema Mutua e Cavallera dai Ragazzi del Centro di Aggregazione Giovanile di Carloforte.

Per maggiori informazioni su "Creuza de Mà": www.festivalcarloforte.org




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